Daichi's pov
Appena Koushi stacca il telefono mi trattengo a stento dal lanciarlo contro il pavimento.
Mi limito a lasciarmi cadere contro il muro e a sospirare pesantemente.
Che cazzo.
Lo stress che ho addosso oggi non accenna a diminuire, anche se ora ho pure l'ansia per la reazione di quello stronzo.
Cosa dovevo fare esattamente?
Non lo so.
Fanculo.Mi costringo a prendere un respiro profondo.
Devo calmarmi.
Tornare al solito me.
Se non lo fai peggiorerai le cose.Ma quella stronza dall'altra stanza non sembra molto d'accordo.
Alla quinta volta in cui prova ad aprire la porta perché "non ho sentito risposte, quindi posso entrare a pulire" giuro che sono a tanto così dall'aprire solo per tirarle un pugno.
《Cazzo》mi faccio scappare invece, scattando in piedi.
Non si picchiano le donne non si picchiano le donne non si picchiano le donne.
《Ho capito, sto uscendo!》anche se questa se lo meriterebbe in pieno.Mi chiudo in camera mia, musica in cuffia e cervello spento.
Ma mai una volta che i social facessero quello che chiedo.
Forse è perché mi ci sto sforzando, ma sta di fatto che nel giro di un'ora mando tutto a quel paese e vado a farmi una corsa.
Corro fino a non sentirmi più le gambe, finché non scende il buio e la mia rabbia non si affievolisce.
Solo a quel punto mi concedo di fermarmi a prendere fiato.
Mi piego in due, poggiando le mani sulle gambe e cercando di tenere in questo modo su il mio corpo dolorante.
Devo trovare una fontanella.
O un distributore automatico. Qualcosa, va.
Ho sete.《Daichi?》mi sento invece chiamare.
Alzo gli occhi, scandagliando i dintorni finché non riconosco l'origine della voce.
《Oh, Michimiya, sei tu》la saluto con una mano.
《Tutto okay?》mi si avvicina lei.
Annuisco senza troppa convinzione.
《Tranquilla》
《Sicuro...?》insiste ancora.
Quanto ce l'ho scritto in faccia?
O forse è un po' di intuito femminile.
Non saprei.
Abbasso gli occhi.
《Fa niente》Lei mi guarda qualche momento prima di accettare la mia risposta.
《Okay. Ma se vuoi parlare sono qui》decide.
Annuisco di nuovo, pronto a ricominciare a correre, quando lei mi blocca ancora.
《Vuoi sederti?》propone.
La guardo.
《È un po' che cammino》si giustifica.
O mi giustifica.
È evidente che vuole solo far riposare me.
Resto fermo qualche altro secondo, per poi sospirare e seguirla verso una panchina.
Appena mi siedo quasi mi sciolgo.
Non avevo notato di essere così stanco.E lei...
Non mi mette pressione.
La vedo lanciarmi piccole occhiate, ma non apre bocca finché non lo faccio io.
《Tu...》mi decido a cedere.
Si gira immediatamente verso di me.
《Ecco, come te la cavi coi consigli di...》arrossisco.
《Di coppia》
Lei sgrana gli occhi, imporporandosi a sua volta.
《I-io?》balbetta, per poi ridacchiare ansiosa.
《Penso di essere nella media》Si decide quindi a prendere a sua volta un respiro profondo e a guardarmi negli occhi.
《Ti piace una ragazza?》il mio cuore accelera.
Più o meno.
Non è...
Ingoio a vuoto e abbasso lo sguardo.
E per la prima volta sono solo io a decidere di dirlo.
《Sto con Suga》
《Oh》è il suo primo commento.
《Capisco》
Azzardo un'occhiata verso di lei, vedendo solo un sorriso triste e rassegnato, sorriso che cerca di diventare sincero appena nota il mio sguardo.《È successo qualcosa con lui, vero? È per questo che sei triste》il mio cuore rallenta e inizio a tornare tranquillo.
《Ti va di raccontare?》la vedo alzare imbarazzata le spalle.
《Non so che consigliarti sennò, mi dispiace》
E poi porta le mani avanti.
《Non servono tutti i dettagli, tranquillo》mi scappa una risatina e acconsento, iniziando nuovamente a fare vagare lo sguardo.《Ecco, prima eravamo al telefono》inizio.
《Io ero un po' alterato per colpa di mia madre》
Mi guarda confusa.
《Non abbiamo questo gran bel rapporto》chiarisco.
《Oh》le scappa.
《Mi spiace》
Alzo le spalle.
Ci sto facendo l'abitudine.《Dicevi》incalza quindi.
Inizio a torturarmi le dita.
《E...》ingoio a vuoto, cercando le parole per farle capire senza dirle troppo.
Koushi non penso ne sarebbe troppo felice, e avrebbe anche ragione.
《Lui era preoccupato per una cosa e io non sapevo come aiutarlo. Ho provato a consigliargli qualcosa, ma... diciamo che forse sono suonato un po' troppo scazzato. A mia discolpa stavo litigando con mia madre nel mentre》inizio.
《E lui mi ha risposto male e ha iniziato a dire che tanto se la poteva vedere da solo e che ero uno stronzo》Ingoio a vuoto e allontano lo sguardo.
《E lì potrei essermi arrabbiato anche io e aver alzato la voce》
《Non ti ho mai visto urlare fuori dal campo》si rende conto lei.
Scuoto le spalle.
《Di solito non lo faccio. Preferisco incassare e non rispondere》Michimiya mi guarda negli occhi, capendo cosa sto per dire.
《Ma già avevi incassato troppo con tua madre》finisce infatti per me.
Annuisco.
《Esatto》《E poi》continuo dopo qualche attimo, cercando di dare un senso alle parole che voglio dire.
《Si è zittito e si è messo a piangere. Da un attimo all'altro. Il secondo prima urlava e quello dopo piangeva. E poi mi ha staccato il telefono in faccia》concludo.
La ragazza mi guarda confusa e leggermente apprensiva.
《Si è messo a piangere?》Annuisco, per poi afflosciarmi sulla panchina e rilassare la schiena contro di essa.
《Non...》e sospiro.
《Gli capitano delle reazioni strane, ma piangere...》non è tanto il pianto la cosa strana, ma che dopo tutto quello sfogo di rabbia si sia spento così di botto.
La ragazza mi si avvicina un attimo, la mente palesemente già in procinto di decriptare quello che è successo.
《Che tipo?》Il suono di una notifica, anzi, più precisamente di una serie di notifiche a brevissima distanza l'una dall'altra la deconcentrano.
Prende il telefono e mette su una faccia totalmente stufa.
《Giuro che lo blocco》sbotta, posando il telefono senza nemmeno leggere i messaggi.
《Chi è?》mi incuriosisco io.
Magari lo conosco e posso farci due chiacchiere per farlo smettere.
Non mi sembra molto contenta di queste attenzioni.
《Naoto della 3-2》come non detto.La guardo con gli occhi sgranati per qualche secondo di troppo.
《Naoto》mi scappa.
《Naoto》ripete lei, per poi guardarmi confusa.
《Lo conosci?》
Abbasso lo sguardo.
《Era...》ingoio a vuoto.
《Stava con Suga》
《Quel viscido?!》si infervora immediatamente lei.
《Dimmi che con lui era diverso》
Faccio una faccia eloquente e lei sospira sconsolata.《È insistente da far schifo, gli ho detto che non mi interessa una decina di volte ma lui è ancora convinto che riuscirà a farmi cambiare idea. Sono a tanto così dal dirgli che sono lesbica, anche se a questo punto dubito servirebbe a qualcosa》sbotta quindi, per poi tornare a guardarmi.
《E Sayori mi ha detto che appena non ottiene quello che vuole alza facilmente la voce. E le mani》la sua voce si è notevolmente abbassata.
《Cazzo》sussurro.
Non che non me lo aspettassi, alcuni di quei "succhiotti" che apparivano a volte sulla pelle del grigio erano troppo lividi per non esserlo.
Ma lui non mi ha mai detto niente e io non ho mai insistito.
Forse avrei dovuto.Vedo a quel punto Michimiya balzare in piedi e puntarmi un dito contro.
《Vai ad abbracciare il tuo ragazzo. Adesso》mi intima.
《Non voglio sapere cosa gli ha fatto ma quella reazione è sicuramente colpa sua》
La guardo qualche secondo prima di alzarmi a mia volta.
《Sono le nove passate》le faccio notare.
Quella alza gli occhi al cielo.
《La notte è giovane》Abbasso quindi i miei sui miei vestiti rigorosamente della famosissima marca "sudore e terra".
《Non posso presentarmi a casa sua così》lei sembra quindi rendersi conto della situazione.
Incrocia le braccia.
《Domani mattina a scuola allora》decide.
Con questo sono d'accordo.
《Non voglio scuse》riporta quindi gli occhi nei miei.
《Solo le tue a Sugawara-san》
La sicurezza e determinazione nel suo sguardo sono contagiose.
《Grazie》ne avevo bisogno.
Lei sorride.
Anche questa volta cerco di ignorare le piccole ombre dietro di esso.
《Se hai bisogno ci sono sempre》•
Angoletto dell'authorZau
Oggi ho litigato con la burocrazia romana
Ma
Finalmente
Dopo mesi che ho cambiato residenza
Anche io ho un medico di baseeeeee
In culonia eh
Ma meglio di niente oh hahahahaMa vabbè
Poi
Mh
Ho bua al pancino senza un particolare motivo
Che belle le intolleranze casuali
E
...
Basta
Torno al computer che ho una consegna tra non molto e ancora devo lavorare troppo qwq
Ciau~Ash
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Best Friend ~Daisuga
RomanceSuga e Daichi sono amici da quando ogni loro compagno ne ha memoria. Ad Asahi piace raccontare che lo siano diventati nell'esatto momento in cui si sono ritrovati per la prima volta insieme, uniti dalla paura del coach il giorno del loro primo allen...