Capitolo 50

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Suga's pov

Apro gli occhi con un'energia mai vista, coprendoli poi subito con le mani.
Un sorriso enorme è nato sul mio viso e non vuole saperne di scemare.
Lo abbiamo fatto.
Lo abbiamo fatto sul serio.
Quasi fatico a crederci, e il fatto che Daichi non sia qui non aiuta granché.

Sospiro, facendo cadere le braccia lungo i miei fianchi.
Ovviamente non potevo farlo rimanere, già è stato un rischio farlo qui con i miei che sarebbero potuti arrivare da un momento all'altro, ma comunque.
Mi sarebbe piaciuto svegliarmi e vederlo al mio fianco.
Magari anche nudo.
Sarebbe stato un bel bonus.
Ma va bene anche così.
Prima o poi succederà.
Sono felice.
Non vedo l'ora di vederlo di nuovo.
Quanto manca a lunedì?

Dei passi si avvicinano alla mia porta.
Mi lancio le coperte e una maglietta addosso.
La porta si apre mentre mi porto molto casualmente una mano sul collo.
《Buongiorno》mi sorride mamma entrando.
《E-eilà!》quasi balbetto io.
《Tutto bene ieri?》mi sorride.
Affondo nel mio letto mentre annuisco nel modo più naturale possibile.

《A che ora siete rientrati?》mi interesso quindi, cercando di riportare gli occhi di mamma su di me e non sulla mia stanza.
Che non sono troppo sicuro che Daichi abbia preso tutta la sua roba.
Meglio non rischiare.
《Non vuoi saperlo》risponde stanca.
La guardo curioso qualche istante prima di vederla cedere.
《Alle quattro passate》cazzarola.

...
Potevamo fare anche un secondo round a saperlo.
《Mamma, non vi facevo tipi da ore piccole》la prendo invece un giro, perché pensare al mio ragazzo in questo momento non mi sembra un'idea molto intelligente.
《Sto morendo di sonno》ammette con uno sbadiglio lei, per poi decidere che la sua visita sia sufficiente e tornare verso la porta.
《Vado a svegliare tuo fratello》

☆☆☆

Corro senza troppa convinzione fino al cancello di questo luogo di tortura che si ostinano a chiamare scuola, cercando con gli occhi il mio ragazzo prima di trottare al suo fianco.
《Ci sono!》e proprio mentre lo dico la campanella suona.
L'altro alza gli occhi al cielo, io ridacchio, poi le nostre mani si incastrano qualche momento prima di iniziare a muoverci verso il nostro asso, perso probabilmente più verso l'ingresso della struttura.
《Appena in tempo》mi prende in giro lui.
Gli faccio una linguaccia.
《Ma ce l'ho fatta》e quello si fa strappare un sorriso.

Mi lancio sulla sua spalla.
《Andiamo a recuperare Asahi》decido, per poi avvicinarmi un attimo al suo orecchio.
《Prima che finisca per trascinarti in qualche bagno》
Daichi diventa un peperone e prova a scacciarmi.
Mi aggrappo al suo braccio ridendo.
《Ma dai amore》dico ancora, facendolo arrossire sempre di più.
È carinissimo.
《Per così poco?》
Quello mi manda a fanculo con lo sguardo e ricomincia a camminare, trascinandomi dietro.
《Andiamo da Asahi!》
E da bastardo quale so essere scoppio a ridere.

《Siamo qui!》ci annuncio qualche momento dopo.
Come previsto, era vicino all'ingresso.
Sono un modesto genio.
Sta guardando la tabella dei risultati della sua classe.
《Com'è andata?》mi lancio davanti a lui.
Quello sobbalza un attimo prima di indicare il suo nome sul foglio.
《Potevo fare di meglio. Mi sono preso d'ansia》si deprime lui.
Daichi gli mette una mano su una spalla.
《Che risposta da Asahi》sottolinea.

Il diretto interessato emette un verso sconsolato.
《Ed è solo l'esercitazione》gli ricordo.
Il verso si ripete forse ancora più abbattuto.
Il mio ragazzo gli dà qualche pacca sulle spalle.
《Non oso pensare come sarai tra due settimane》l'altro ingobbisce ancora di più la sua povera postura.
《Non mi ci far pensare》

Trattengo un sorriso e torno dove dovrei essere sempre, quindi al centro dell'attenzione.
《Piuttosto》dico.
《Ti sei ricordato le ginocchiere oggi?》
Quello mette quasi il broncio.
《È successo una volta sola》si lamenta.
Non rido per un pelo.
《L'importante è che non te le sei dimenticate oggi》sottolineo comunque.

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora