Capitolo 1

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Daichi's pov

Controllo un'ultima volta le risposte che ho segnato nel compito che tengo tra le mani, per poi sospirare ed alzarmi.
Sono abbastanza sicuro di quasi tutte, il che è un ottimo risultato.
Consegno il compito alla professoressa e torno al mio posto.
《Finalmente》sento dopo meno di un minuto dal banco accanto al mio.
Anche Suga ha finito, e ora si trova sdraiato scompostamente sul suo banco.

《Cavolo, da quando si è fatto giugno ci stanno coprendo di compiti》si lamenta piano, attento a non farsi sentire dalla donna dietro la cattedra.
《E siamo solo in secondo》gli faccio notare.
Quello emette immediatamente un sospiro esasperato.
《Non mi ci far pensare》borbotta.
Mi strappa un sorriso mentre la campanella della pausa pranzo finalmente suona.

Lo vedo alzarsi di botto, mentre io lo imito con più calma.
《Sei con Naoto ora, vero?》gli domando.
Quello si gratta la testa imbarazzato, annuendo.
Lui e il suo ragazzo passano spesso le pause insieme, anche se penso di non averli effettivamente mai visti l'uno con l'altro in quei momenti.
Solitamente finiscono per sparire e basta.
《Vai》gli dico.
Probabilmente saranno sul tetto.
Vorranno un po' di privacy, dopotutto.
《A più tardi!》mi saluta con una mano mentre si allontana.

Appena il grigio sparisce dalla mia vista inizio a spostarmi verso la classe accanto alla mia.
《Asahi, sei qui?》domando entrando.
《Ciao Daichi!》mi risponde subito il ragazzo.
《Suga non c'è?》chiede guardandosi intorno quando mi raggiunge.
《No, è con Naoto》spiego.
《Capito》annuisce.
《Ti vedo allegro oggi》sorrido.
《Ieri sera ho visto un film con Yumi. Deve avermi fatto bene》mormora imbarazzato.
Sono felice per lui.
Si vede che quella ragazza lo conosce da tanto.
Gli porto una mano sulla spalla.
《Decisamente》

《Oggi c'è allenamento, vero?》mi domanda circa quaranta minuti dopo.
La pausa pranzo purtroppo è finita, quindi stiamo tornando nelle nostre aule.
Asahi ha effettivamente proposto la fuga, ma mio malgrado mi sono ritrovato a rifiutare.
《Si, ma probabilmente non faremo molto dopo la sconfitta di domenica》sospiro.
Non è proprio stata una bella partita, quella.
Ci hanno completamente stracciati.
《Già, immaginavo》mormora piano.

Dopo qualche momento di silenzio però sento anche lui sospirare.
《Dopo passate da me per studiare?》propone.
Probabilmente ne avremo bisogno, già.
《Per me va bene. Appena torna chiedo a Suga, ma sicuramente ci sarà anche lui》comfermo subito infatti.
Lui sorride, per poi sparire nella sua classe.
《Vi aspetto, mi raccomando》lo saluto con una mano prima di superare a mia volta la soglia.

Mi porto al mio banco, avendo appena il tempo di sedermi prima di vedere il sopracitato grigio raggiungermi.
Si lascia cadere stanco sulla sua sedia.
La prima cosa che noto è la sua uniforme.
Certo che è un disastro, e stessa cosa si può dire dei suoi capelli.
Porto una meno verso il colletto della sua camicia, facendolo come risvegliare.

《Mh?》domanda infatti.
Finisco di sistemare quel povero pezzo di stoffa.
《Ti si vedeva qualcosa》sussurro, alludendo ad un succhiotto particolarmente viola.
Posso credere che siano stati a fare... cose fino a così tardi da non avere il tempo di passare nemmeno dal bagno?
Certo che quel Naoto non si fa problemi per niente.

《A-ah. Grazie》arrossisce lui, probabilmente dall'imbarazzo.
《Di nulla》gli sorrido di rimando, per poi iniziare ad uscire i libri della prossima materia dalla cartella.
《Oggi pomeriggio siamo da Asahi》gli comunico a quel punto, prima di dimenticarlo.
《Solito orario?》chiede conferma, inziando a sistemarsi a sua volta.
Annuisco.

☆☆☆

《Finito》emetto verso le sette e un quarto di quel pomeriggio, la testa che scoppia e il polso vagamente dolorante.
Appena concluso l'allenamento ci siamo spostati a casa dell'asso e abbiamo iniziato a fare esercizi su esercizi.
E non dico che non sia servito, eh, ma sono decisamente stanco.
《Un secondo...》mormora Suga, facendo gli ultimi due calcoli.
《Ci sono anche io!》escalama tutto contento lanciando la matita sul tavolo.
Povera mina.

《Era ora》ridacchia Asahi.
《Certo che per essere uno nella classe avanzata fai tante storie per studiare》lo prende in giro.
《Senti, a me piace imparare, è che sono stanco. Tra quanto arrivano le vacanze estive?》si lamenta il grigio.
《Ancora un mese》rispondo.
E quello si accascia esasperato sul tavolo.
Un po' melodrammatico, ma sono d'accordo.

《Ma a proposito, tra poco non è il tuo compleanno?》ci fa notare il padrone di casa a quel punto.
《Già》si rianima il maggiore.
《Hai intenzione di fare qualcosa?》domando quindi io.
《C'è una nostra compagna di classe che fa il compleanno il mio stesso giorno e che mi sta anche simpatica, mi ha proposto di festeggiare insieme》ci spiega dopo qualche secondo, tornado a sedersi in maniera quantomeno decente.

《Aoi?》mi sembra di ricordare.
Suga annuisce.
La mia memoria mi sorprende.
Non pensavo di indovinare.
《Ma non è quella che ti si era dichiarata l'anno scorso?》effettivamente Asahi ha ragione, credo di ricordare una storia del genere anche io.
《Si, ma ora è fidanzata, quindi nessun problema》conferma tranquillo lui.
《Non solo non si offendono, ma diventano anche tue amiche. Tu hai un potere》sospiro divertito a quel punto.
《Sarà il gene gay》ride Asahi.
Suga si fa subito trascinare, per poi girarsi verso di me.

《Vieni al lato oscuro anche tu, abbiamo...》si guarda intorno prima di continuare, indicando i resti del vassoio della merenda che la signora Azumane ci ha portato non molto tempo fa.
《Abbiamo i biscotti!》
《Quasi tentato》ammetto dopo qualche secondo di pausa drammatica.《Ma mi sa che non sarà così facile comprarmi》
《Cacchio. Asahi, piano fallito!》mi scappa una risata che subito contagia tutti.

《Comunque in caso tenetevi liberi. E ricordatemi di dirlo a Shimizu》riesce a finire il grigio appena ci calmiamo.
《Siamo solo noi?》domando.
Nessuno della squadra?
I primini sono simpatici, se chiedi a me.
《E Naoto, penso. Non saprei chi altro invitare》mormora lui.
《Tuo fratello?》propongo per prenderlo un po' in giro.
《Piuttosto mi lancio giù da un ponte》drastico il ragazzo.

《Ma-》prova a commentare il padrone di casa, venendo però fermato immediatamente.
《Asahi, tu che hai una sorella, e soprattutto una sorella più grande, non puoi capire》sbotta.
《Mi fido sulla parola》mormora quindi il minore dopo averlo fissato per qualche secondo.
Suga lo guarda serio.
《Bravo》

A quel punto al nostro protagonista suona il telefono.
La conversazione dura solo poche battute.
Lo guardiamo curiosi.
《Mia madre, devo tornare a casa》ci comunica, inziando a sistemare le sue cose.
《È successo qualcosa?》domando quindi.
《No, si sta solo facendo tardi》ci tranquillizza.
Faccio cadere lo sguardo sull'orologio.
Ora che ci penso ha ragione.
《Ti accompagno》decido quindi, recuperando a mia volta la mia roba.
《Grazie》sorride quello.

In sei minuti netti ci troviamo davanti alla porta d'ingresso.
Tempo di salutare un attimo e ringraziare i suoi genitori e siamo fuori.
《E inizia così la nostra passeggiata, eh?》ridacchio.
Avremo fatto questa strada già un centinaio di volte da quando ci conosciamo.
《Così sembra》sorride a sua volta lui.
Il cielo si sta tingendo di rosso.
È davvero bello.
Inizio a camminare.
Mi scappa una risatina.
《Andiamo, che sennò si fa tardi sul serio》


Angoletto dell'author

QUANTO MI ERA MANCATO PUBBLICARE REGA
NON AVETE IDEA

E MI SIETE MANCATI VOIII qwq

Come va con la scuola/estate/qualunque cosa abbiate fatto nell'ultimo periodo?

...
Okay la smetto
Lo ammetto, non sono bravo ad iniziare le storie
Ma ehi, ci si prova uguale ogni volta
Andrà migliorando (?)
(Anche perché questo capitolo ormai l'avrò scritto quasi un anno fa)
(E vabbè upz)
(Non dovrebbe capitare ma capita)

Tutto vostro
Che sto giro bisogna dare meno traumi ai bim-HAHAHAH
Bella battuta
...
:3

Ci si vede
~Ash

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora