Capitolo 36

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Daichi's pov

Entro nello spogliatoio con uno sbadiglio di troppo.
Ho sonno.
Il lunedì è tremendo.
L'unica nota positiva è il mio ragazzo al mio fianco.
E in realtà anche la squadra, ma dicevamo.
Mi scappa una risatina.
Considerando i commenti che fanno ogni tanto sarebbe divertente dirgli dell'altra sera.
Non che sia successo chissà che, ma penso impazzirebbero comunque.
Ma no, per quanto sia allettante voglio che resti una cosa nostra.

Cazzo...
Sono proprio perso.
E abbiamo solo dormito.
Insieme.
E mangiato.
E cucinato.
E...
Merda.
Vorrei poterlo rifare in questo istante.
Vorrei poterlo rifare sempre.
Vorrei che fosse la normalità.
Cerco di non arrossire al pensiero e inizio a cambiarmi con tutti gli altri.

《Daichii!》mi chiama dopo qualche momento il protagonista dei miei pensieri.
Sbuco dal collo della mia maglietta.
《Mh?》
Sorride, per poi scuotere la testa.
《Prima che me lo scordo di nuovo. Per caso ho lasciato l'ombrello da te l'altro giorno?》domanda velocemente.
Ci penso un attimo.
《Può essere》ammetto alla fine.
Dopotutto è andato via abbastanza di corsa ieri.

《Vorrà dire che oggi ti accompagnerò così potrò controllare》decide sul momento.
Trattengo a stento un sorriso.
《È una scusa per portarmi fino a casa?》
Lui ridacchia.
《Solo un pochino, davvero non trovo l'ombrello》
《Sei sempre tu》mi arrendo alla fine, facendoci ridere.

☆☆☆

《Passiamo a prendere la merenda?》domanda un certo asso un paio d'ore dopo.
《Lo dici come se casa tua non ne fosse piena》ridacchio divertito mentre cerco di schivare una bici che si è palesata all'ultimo secondo in un incrocio.
In sto posto prima o poi ci muoio.
Maledizione a lui e quando gli allenamenti finiscono col buio.
《Potrebbe anche essere vero, ma il salato dopo gli allenamenti è più buono》ribatte Asahi, riportandomi alla conversazione.
《Questa frase non ha senso》lo prendo in giro.
《Io sono perfettamente d'accordo》si unisce invece il mio ragazzo.
Nemmeno a dirlo ci fermiamo ad un konbini.

《Due?》chiede prima di entrare.
《Fai tre》decido.
Quello mi sorride, per poi entrare.
Suga fa intrecciare le nostre dita.
《Ammettilo, hai fame anche tu》mi prende quindi in giro.
《Mai detto il contrario》ribatto divertito.
《Sei un amore》ridacchia lanciandomi le braccia al collo.
《Il mio, nello specifico》
E lì lo stringo a mia volta, inziando a farlo dondolare e girare fino quasi a farci arrivare a terra.
Scoppiamo a ridere.
Lo amo.
Amo stare con lui.
Amo stare tra le sue braccia.
Voglio baciarlo.

《Torno dentro?》ci interrompe però l'asso.
Sembra fin troppo divertito il bastardo.
《Torna a fanculo》lo insulta infatti subito il mio ragazzo.
Quello fa per allontanarsi.
Il grigio gli corre dietro.
《Non con la mia merenda però!》
Io rido e mi fa bene al cuore.

Le risate non si fermano neanche dopo che Asahi si separa da noi, continuando fino a che non arriviamo davanti casa mia.
《E siamo qua》ne volevo di più.
Avrei camminato per ore con lei.
《Peccato》esprime anche per me, per poi abbassare un attimo la testa.
Vorrei solo stringerlo a me.
Devo controllare se i miei sono a casa.
《Non mi dispiace stare così con te》
Mi trovi solo che d'accordo.

《Vedo se c'è l'ombrello》mormoro però, costringendomi ad allontanarmi.
E com'era prevedibile, eccolo lì, abbandonato accanto al mio.
《Ovviamente》ridacchio mentre lo prendo.
《Se non fosse attaccata ti dimenticheresti anche la testa》lo prendo in giro appena torno vicino a lui.
E la sento ridere.
《Probabile》

Dopo averlo sistemato nel borsone lo vedo guardarsi un attimo intorno e poi fare un passo verso di me.
《I tuoi non ci sono, giusto?》domanda piano.
Imito il suo gesto.
Non vedo macchine.
Né luci a casa.
《Credo siano ancora dalla nonna》decreto quindi.
《O a fare la spesa》
《Capisco》sorride.
E mi lancia le braccia al collo.

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora