Capitolo 48

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Suga's pov

Osservo il mio riflesso nello specchio, mentre con una mano mi allento il colletto della camicia che indosso per controllare le condizioni del correttore.
Da quel castissimo incontro nel bagno di qualche settimana fa Daichi si sta facendo più disinibito.
O almeno meno ansioso.
E mettiamola così.
Il mio collo non è particolarmente amante del cambiamento.
Sorrido.
Io si, eccome.

Riporto gli occhi sullo specchio.
《Mi sento veramente carina》anche se tutto sommato sono vestito molto maschile, ma chi mi impedisce di sentirmi come quelle ragazze lesbiche taglialegna?
La mia potenza muscolare e la capacità di far sbavare le donne.
Ma tolto quello? Assolutamente niente.
《Koushi?》mi fa saltare in aria mamma.
Faccio sbucare la testa dalla mia stanza.
《Daichi è alla porta!》mi avvisa.
Mi passo un'ultima volta una mano tra i capelli e gli vado incontro.
《Ciao》mi sorride subito.
Ricambio.

《Ci vediamo stasera allora》e faccio per uscire, ma l'adulta sembra non essere dello stesso parere.
《Siete organizzati per cena oggi?》ci chiede.
Guardo Daichi.
Lui scuote la testa.
《Non ancora?》le dico quindi.
Lei sorride.
《Che ne direste di cenare qui? Volevo fare i ravioli》
Divento immediatamente bordeaux.
《Mamma!》mi scappa.
Vedo la stronza trattenere un sorriso.
Sta fissando il mio ragazzo.
《V-va bene..? Se non è un disturbo, certo》si trova quasi costretto a rispondere lui.
《Quando mai》finalmente la maggiore sorride.
《Vi aspettiamo allora》e solo a questo punto ci lascia uscire.

《Tutto ciò è appena diventato estremamente imbarazzante》riesce a mormorare Daichi dopo qualche momento di silenzio.
Gli lancio un'occhiataccia.
《Non sapevo che rispondere!》ammette velocemente.
Lo guardo male solo un altro attimo, concluso il quale sospiro e lo prendo rassegnato per mano.
《Non pensiamoci, ci stai?》e, seguendo il suo consiglio, annuisco e iniziamo a camminare.

La sua tecnica per non pensare consiste nel limonarmi e io sono profondamente d'accordo.
Com'era facilmente intuibile non siamo rimasti molto in mezzo alla strada (e soprattutto davanti casa mia), ma ci siamo spostati verso la nostra ormai solita piazzetta.
Dopo aver confermato che no, nessuno è mai stato brutalmente assassinato al suo interno, l'abbiamo resa tappa fissa delle nostre uscite.
E il fatto che qui possiamo baciarci senza che nessuno o quasi ci interrompa potrebbe o no essere uno dei motivi.

Torno ad affondare le mani nei capelli del mio ragazzo mentre quello mi stringe la vita, petto contro petto, e cazzo se amo stare seduta sulle sue gambe.
Sono meravigliose.
Quasi quanto i suoi baci.
Si è fatto bravo il ragazzo.
Sono un fantastico insegnante, non c'è che dire.

Ho bisogno di un dolorino alla base della schiena, non so quanti baci dopo, per convincermi a scollarmi dalle sue labbra.
Lo vedo guardarmi con quei cazzo di occhi languidi e senza fondo.
Come dovrei lasciarlo andare esattamente?!
Chiudo le palpebre.
《Hai intenzione di fare solo questo stasera?》mi sforzo di dire, un po' presa in giro e un po' verità.
Mi guarda qualche istante e mi sorride, stringendo la presa sui miei fianchi.
《E anche se fosse?》
...
Koushi, non è un buon momento per un'erezione.

Gli stringo nuovamente le braccia al collo.
《Non mi dispiacerebbe come idea》
Mi avvicino e torno a baciarlo.
Ancora.
E ancora.
E ancora.
《Ti amo》mi scappa.
Daichi sorride.
《Ti amo anche io》

☆☆☆

《Fa freddo oggi》mi lamento un tempo non meglio identificato dopo, quando "finalmente" abbiamo smesso di baciarci e abbiamo ricominciato a passeggiare.
《Sarà perché è febbraio?》mi fa notare il mio ragazzo.
Alzo le spalle.
《Potrebbe essere》

《Tu come sei messa in matematica?》fa conversazione mentre mi riprende per mano.
《Sono messa che voglio spararmi, ecco come》mi lamento.
Lui ridacchia davanti alla mia palese esagerazione.
《Cortesemente evita》
Sorrido a mia volta.
《Lo prenderò in considerazione》e riesco a strappargli un'altra risata.
Lo adoro.

《Tu?》riprendo dopo qualche momento.
Alza le spalle.
《Che ho bisogno di un po' di esercizio ma posso sopravvivere》alle sue parole lascio la sua mano e incrocio le braccia al petto.
《Sei un bastardo》mi lamento.
Quello alza divertito gli occhi al cielo.
《Rifaccio la domanda per inglese?》
Trattengo a stento un sorriso.
《Vai》mi vanto.
Quello mi dà uno spintone e io scoppio a ridere.
《Ah stronzo》

《Senti, fammi sentire bravo》mi lamento tra le risate.
《Ma sei bravo》mi corregge lui.
Arrossisco, permettendogli alla fine di riportare le mani sui miei fianchi e stringermi a sé.
《Deficiente》mormoro divertito.
E poi lo bacio.

Ci stacchiamo di malavoglia quando sentiamo un cane in lontananza e ci ricordiamo di essere in mezzo alla strada e che non abbiamo ancora voglia di farci insultare.
《Comunque non c'è mai niente da fare in questa città di merda》mi lamento dopo un'altra trentina di passi.
《Vorrei andare a vivere in una città seria da grande》
《Tipo Tokyo?》si unisce Daichi.
Annuisco.
《Vuoi mettere che bello? C'è sempre qualcosa di interessante da vedere, non ti annoi mai》non come qui.
《Questo è vero》concorda infatti lui.

《Tu?》mi interesso a quel punto.
Non ne abbiamo mai parlato.
Forse dovremmo.
Stiamo per iniziare l'ultimo anno dopotutto.
《In realtà non ho grandi preferenze》emette dopo qualche momento di silenzio.
《Mi basta stare con la persona giusta, ovunque essa voglia andare》e riporta i suoi occhi su di me.
《Anzi, mi sembra di aver sentito che Tokyo è molto carina, inizia stranamente a piacermi come idea》arrossisco e strattono le nostre mani ancora unite di riflesso.
Dischi ride, e io mi faccio trascinare molto volentieri.

È questa volta la suoneria di un cellulare ad interromperci.
《È il tuo?》mi chiede.
Lo cerco a tentoni e rispondo.
《Ma?》
《Koushi, come va?》sono le prime parole che mamma mi rivolge.
Che è successo?
《Tutto okay. Lì?》mi interesso infatti subito.
Quella sospira prima di parlare di nuovo.
《Purtroppo mi sa che Daichi dovrà venire un'altra volta》
《Che è successo?》mi preoccupo.

《Stiamo dovendo andare a prendere tua zia e tua cugina all'aeroporto》
Sento la tensione nelle spalle scemare.
Per fortuna niente di serio.
《Non dovevano arrivare tipo sei ore fa?》ricordo.
Mamma sospira di nuovo.
《L'aereo ha fatto ritardo e ora hanno perso il collegamento per tornare a casa, così ci hanno chiesto un passaggio》oh.
Comprendo.
《Ma a che ora tornate?》

《Non ne ho idea》
《Tu e Hiroki cenate e andate a dormire, noi facciamo il prima possibile》un'idea che decisamente non le piacerebbe inizia a farsi largo nella mia testa.
《Senza ammazzarvi, mi raccomando》alzo gli occhi al cielo.
《Dico, siamo grandi》le faccio notare.
Quella sorride.
《Fatevi sentire》si premura.
Ricambio, la saluto e chiudo la chiamata.

Riporto lo sguardo sempre più malandrino sul mio ragazzo.
《Che succede?》mi chiede tra il curioso e il preoccupato.
Sorrido e lo prendo per mano.
《Succede che stasera ho casa senza genitori e presto anche senza fratello》quello mi guarda un attimo confuso, per poi arrossire di botto.
Porto la mia mano libera a carezzargli il viso.
《Ti va?》sussurro.
Quello mi guarda negli occhi prima di annuire.
Il mio stomaco si ribalta mentre inizio a tirarmelo dietro.
《Andiamo》


Angoletto dell'author

E su questa nota felice vi annuncio che questa storia sta per finire con (finalmente ufficiali) 50 capitoli
Si, manca pochissimo
Si, mi sono ridotto lievemente all'ultimo
No, non volevo finirla
Ma ehi, verranno cose nuove (spero)
Ho qualche idea in mente, ma devo ancora capire come svilupparle
Vi terrò aggiornati
Dai che ancora è presto per essere tristi
Suuuu
(Ci penseremo settimana prossima qwq)

Detto questo
Torno a studiare per gli esami
Che manca poco pure a quelli ormai (uccidetemi.)
Ciau qwq

~Ash

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora