Ero ad un tavolo con Melissa poco distante dal tavolino dei tre ragazzi, li stavo fissando come se fossi una bambina pronta a giocare a nascondino "parlaci" disse d'un tratto "cosa dovrei dirgli? Hey ciao Adrian! Come va? Sono la tua ex, non so se ti ricordi ancora di me, ma ebbene si stavamo insieme, da quanto tempo non ci vedevamo eh!?" recitai la scenetta "se la metti così" rispose lei facendo spallucce arrendendosi per il momento "secondo me però dovresti riprovarci" continuò "ha una ragazza?" finalmente lo chiesi, dopo anni mi ero finalmente liberata di questa dannata domanda "single da allora" rispose sorridendo, fu come se il mondo esplose in un arcobaleno, lui era sempre stato single dai tempi dell'incidente, ma... "aspetta, ma ha sempre le stesse abitudini di allora?" chiesi riferendomi ai suoi tempi da civettuolo, proprio come anche con Kevin e Alex, e perché no, anche con James "ragazze!" salutò euforica Ozge "oh, come mai siete qui ferme delle mummie?" chiese guardandoci sconvolta "come non detto, ho capito" continuò annuendo lentamente, proprio come farebbe una madre comprensiva "vacci a parlare" consigliò anche lei accarezzandomi delicatamente la schiena scoperta dall'abito, sbattei due volte in modo veloce le palpebre "perché me lo state dicendo tutte? Sembro davvero così disperata?!" esclamai allontanandomi di un passo da loro "si, è ovvio anche alle pareti di questa casa che ti piace ancora!" disse Melissa alzando la voce esasperata "sapete cosa? Lo farò! Parlerò con Adrian... ma non oggi" sussurrai l'ultima parte, ma dai insomma avevo solo appena sparato la cazzata più grande da quando ero Boss White, ma essendo che mi ero appena buttata nella merda a braccia aperte, l'unica cosa che mi restava da fare era alzarmi e andarmi a lavare, lo so era un paragone terribile ma era esattamente ciò che dovevo fare "ho sentito bene?!" urlò felice la mia migliore amica "abbiamo" corresse Ozge stringendo il braccio di Melissa in modo euforico "ah! Finalmente!" urlò la mia migliore amica saltandomi addosso "etichetta" le dissi allontanandomi sotto gli occhi di alcune persone che stavano guardando "ehm, giusto" tossì "quando gli parlerai?" continuò Ozge da finta donna seria anche se nella sua voce si poteva notare la felicità di questa notizia "non lo so, deciderò in base ai miei impegni" mentì, volevo farlo ma indovinate, Boss White aveva paura di farlo, cercai di non far notare questa cosa mantenendo una faccia seria "vado un attimo in bagno" dissi allontanandomi senza niente in mano.
Una volta specchiata mi accorsi che mi ero dimenticata la pochette sul tavolino dei ragazzi "merda" sussurrai attirando l'attenzione di alcune mogli delle altre famiglie mafiose, se avessero solo bisbigliato qualcosa di falso ai loro mariti su questo momento le avrei perseguitate una per una per poi ucciderle tutte con facilità, poi guardai di scatto lo specchio, non mi stavo riconoscendo più, ero una ragazza dolce alla ricerca di amore e felicità, con una vita normale e pazza, che si vestiva in modo elegante o colorato, ora ero tutto l'opposto, il trucco forte mi stava cambiando i lineamenti solitamente dolci del mio viso, le labbra erano dipinte di rosso fuoco e anche il modo in cui mi vestivo era totalmente cambiato, stavo indossano esattamente ciò che a diciotto anni mi proibivo del tutto, abiti troppo scollati e che lasciavano in vista molta pelle, poi i capelli, erano neri proprio come il cielo di notte, ma era quella tipologia di cielo senza stelle, solo un blu così scuro da sembrare nero. Chiusi gli occhi per un secondo e li riaprì, azionai velocemente il getto d'acqua del rubinetto e mi sciacquai i polsi, il freddo di quel liquido mi riportò alla realtà, presi della carta asciugandomi i polsi e uscì camminando velocemente, per mia sfortuna appena girai l'angolo mi scontrai contro qualcuno, e cavoli... Quel profumo mi stava facendo rivivere un deja-vù, io e lui in una nuova vita ma nello stesso mondo, sentì un fulmine lungo la spina dorsale e poi finì sulle mie gambe facendomi quasi barcollare. I nostri corpi erano incollati, sentì solo il suono della pioggia picchiare in modo dolce sul suolo artificiale e i nostri cuori battere come dei selvaggi, forse lui si ricordava ancora di me, i nostri respiri si stavano fondendo insieme per la vicinanza estrema delle nostre labbra, e poi... Dio i suoi occhi color smeraldo, erano di una bellezza mozzafiato, notai anche dei nuovi tatuaggi, e solo ora mi ricordai che non gli avevo mai chiesto il significato "s-scusami" balbettai soggiogata da solo la sua vicinanza, e mi ricordai del nostro primo incontro "guarda dove vai" nessuna bambolina sta volta? "mi sembra di conoscerti" continuò ma non con voce seria e decisa come durante il primo incontro, era più dolce, poi socchiuse gli occhi in due piccole fessure e mi fissò, ogni centimetro di faccia e corpo, persi un battito, se possibile sarei morta di paura, felicità e tutte le emozioni esistenti in questo mondo se non avesse subito tolto quelle mani dei miei fianchi "Boss White?" chiese e lì persi del tutto le speranze "purtroppo" commentai sotto voce, ma il giusto per sovrastare le voci di sottofondo accompagnate da musica jazz "come?" chiese "sono io, sì, sono Boss White" dissi a dirotto "mi hanno raccontato che hai ucciso a sangue freddo tuo padre" svelò con gli occhi luccicanti, sì l'avevo fatto, solo che tu eri proprio di fianco a me "per vendetta" finì io "però" continua avvicinandosi ancora di più il mio volto "mi sembra veramente di conoscerti, e non come Boss" continuò e lì si creò un'altra piccola speranza, sei staccò e mi indicò con un dito "sei la migliore amica di Melissa e Alex!" esclamò ricordandosi di qualcosina molto ovvia "sì, ti ricordi di me?" chiesi sorridendogli "sai del mio incidente?" Chiese collegando ciò che gli aveva appena detto, e si, cazzo ero proprio lì con te! "Adrian..." persi tutta la pazienza che avevo "ero hanno raccontato tutto ti avranno detto che c'era anche una ragazza con te, ed ero io, cazzo ero la tua ragazza e mi avevi completamente dimenticata!" iniziare lacrimare, al diavolo l'etichetta mafiosa, era pur sempre anche io un'umana " ho ucciso mio padre con te di fianco! Tu mi hai aiutata a non sparargli più già di quanto non l'avessi fatto!" stavo crollando, fisicamente e mentalmente "forse ti stai sbagliando" disse allontanandosi di un passo "allora perché mi stai parlando in modo informale?" chiesi "perché ti ho vista con i miei amici e mia sorella" rispose subito, annuì lentamente "il tuo cuore mi conosce ancora, ma i tuoi ricordi ancora no" gli dissi avvicinandomi di quel passo che lui aveva imposto, potevo sentire il suo calore lungo le parti lasciate nude dal mio vestito del mio corpo "mi chiamavi bambolina, ti ricorda qualcosa?" chiesi guardandogli gli occhi ma lui negò con la testa "Adrian Gray..." sospirai decisa "... Farò di tutto per farti ricordare di me, ma soprattutto di noi" dissi l'ultima cosa ancora più decisa di prima "te lo giuro sulla mia vita" mi allontano di un passo come fece lui prima e guardai i tacchi neri, mi sarei anche vestita come da giovane si serviva, tanto per il mio carattere bastava poco, lui e i miei amici riuscivano a tirar fuori il mio lato dei matura come quello dei vecchi tempi "incontriamoci domani a casa mia, fatti mandare l'indirizzo da mia sorella" disse sorridendomi e io annuì come una perfetta cretina "andiamo" continuò prendendomi un polso.
Quando camminai nella sala passai di fianco al tavolo di noi ragazze e mentre loro saltavano dalla felicità io le guardai di lato facendo una faccia felice ma allo stesso tempo buffa e poi le sorpassai ritornando seria "la borsetta" dissi appena sentì Adrian mollare la presa, sorrisi ai ragazzi e con due passi timidi mi avvicinai abbastanza per poter prendere la borsetta poggiata sul loro tavolo e ritornai di fianco al mafiosetto, entrambi ragazzi mi guardavano stupefatti "io vado, ci sentiamo un altro giorno" dissi avvicinandomi di nuovo per salutare salutare con un bacio sulla guancia Alex e Kevin, sorrisi ad Adrian ma lui fece una cosa che non mi sarei mai e poi mai più aspettata, si avvicinò talmente tanto da eliminare ogni centimetro di distanza che avevamo e si avventò sulle mie labbra, ma in modo leggero e dolce, spalancai gli occhi e sentì i ragazzi quasi urlare, poi portai i miei occhi sgranati verso colui che mi stava baciando e lo vidi addirittura arrossire, non avevo mai visto così e potevo ufficialmente dire che questa serata era andata da Dio "oh" disse Adrian mettendosi le mani le taschini di pantaloni eleganti blu scuro subito dopo essersi staccato da me con un piccolo plump "dovevo" disse guardando fuori dalle grandi vetrate "mi va bene" dissi rossa come un pomodoro, mi chinai leggermente come saluto e corsi via in modo del tutto goffo verso il tavolo delle ragazze "venite immediatamente!" ordinai come se fossi stata posseduta e continuai a correre verso l'uscita.
"Cosa diamine abbiamo appena visto!" urlò Melissa per entrambe loro "lui mi ha baciata!" urlai saltando dalla felicità immensa che stavo provando, se qualcuno mi avesse vista oltre alle mie amiche ne avrebbe tranquillamente paragonata una bambina capricciosa che saltava per avere l'attenzione dei genitori "ora vi spiego tutto!" continuai a raccontare cosa era successo fino a poco fa aggiornandole che domani dovrei finalmente incontrarlo di nuovo...
Ora il mondo stava finalmente girando nella direzione giusta, guardai il cielo pieno di stelle luminose e pensai che in Italia era davvero raro vedere tutte quelle lucine lì sopra poi notai la luna perfettamente piena e dei nastri di luce che essa emanava tendevano ad illuminare in particolare un cespuglio di rose rosse tra cui molte di loro dovevano ancora sbocciare.SPAZIO AUTRICE:
ANCHE IL NUOVO CAPITOLO È STATO SCRITTO ED È LO START DELLA STORIA HIHIHISCUSATEMI PER GLI EVENTUALI ERRORI E ALLA PROSSIMA <3
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The bad boy is back
ChickLitCOMPLETO Sequel di IN LOVE WITH A (MAFIA) BAD BOY. Dopo anni Ilaria doveva ritornare a New York per lavoro, ma in quel momento la mafia passava al secondo piano essendo che la sua migliore amica si trovava proprio lì, e dopo di lei c'era anche il su...