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La mattina seguente non tardò a venire, le luci nella vecchia casa di Adrian aumentavano sempre di più fino a che non decisi di alzarmi

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La mattina seguente non tardò a venire, le luci nella vecchia casa di Adrian aumentavano sempre di più fino a che non decisi di alzarmi.

Lasciai le coperte stropicciate sul letto e indossai delle ciabatte per dirigermi in bagno facendo attenzione a non sbattermi contro degli ipotetici mobili e mi sciacquai gli occhi lavandomi poi i denti.

Senza pettinarmi i capelli mi risdraiai sul letto e staccai il telefono dal cavo di carica e controllai le centinaia di mail di lavoro, ignorandole chiusi l'app ede entrai su whatsapp e notai la mia chat con quella di Melissa, avevo cinquanta messaggi non letti, pensando che forse avesse passato una specie di mental breakdown durante la notte aprì la nostra conversazione, ma quei messaggi raffiguravano la parola paura e mi arrivò una chiamata sempre da parte sua "hanno preso Selene" disse immediatamente lei, era come se il mondo mi fosse caduto davanti, di nuovo, non poteva essere, avevo lasciato la finestra aperta l'altra notte, che dei mal intenzionati fossero entrati da lì? "Arrivo immediatamente" dissi spegnendo la chiamata, corsi in bagno e legai i capelli mossi in una coda stretta ed alta e mi incamminai verso l'armadio a cercare un jeans e una maglietta a maniche lunghe, trovandole immediatamente le indossai e misi un cappotto di pelle sopra, corsi al piano di sotto con solo il telefono in mano e indossai degli stivaletti, dopo averli allacciati corsi fino alla cucina e aprì il mio cassetto segreto tirando fuori una delle mie pistole più potenti, le nascosi tra il collo dei pantaloni e sotto la maglietta e a sua volta coperta anche dalla giacca, quando fu completamente coperta uscì di casa e guidai fino a quella di Melissa.

"Che diamine è successo" dissi non appena entrai e Kevin mi venne contro con in mano una lettera grigia "leggila" lo presi dalle sue mani e l'aprì


Brutale la nostra vita no? C'è chi combatte per i mocciosi e chi li tortura, io sono una via di mezzo, ma non ho una moglie per farmi uccidere, come farai?

Strinsi i denti fino a che non mi fecero male "Adrian è andato via senza dirci dove, ci tocca aspettare" continuò sempre Kevin cercando di poter guardare nei miei occhi ormai indemoniati, se quel porco avrà anche solo osato strappare anche per errore un capello di Selene avrebbe potuto assaggiare cosa significava mettersi contro i Vilantes e i Gray. Diedi la lettera a Kevin e salì al piano di sopra "Melissa!" Chiamai il suo nome sentendo la mia voce rimbombare tra le pareti, d'intuito entrai nella mia vecchia camera e la trovai in ginocchio poggiata al letto mentre piangeva "ti giuro sulla mia vita che se a Selene faranno del male loro finiranno subito all'inferno" le dissi abbassandomi in punte di piedi dietro di lei mentre le poggiavo una mano sulla spalla ma lei mi saltò sopra facendomi cadere per terra, anche se odiavo le situazioni come queste non le dissi nulla, anzi le carezzai i capelli e la calmai.

Scendemmo velocemente e la feci sedere sul divano "dalle qualcosa di dolce, io penso a farmi una idea di cosa possa essere successo" ma lui mi bloccò da un braccio prima che potessi andarmene e ritornai a guardarlo "l'hanno presa dalla finestra, era aperta e sapevamo che lo era e che glielo avevi aperto tu, la avevamo controllata ancora prima di andare a dormire, ma è stata presa subito dopo esserci assicurati che stesse bene" annuì e strinsi le labbra fino a che la porta di ingresso non si aprì, entrò Adrian seguito da Alex "tesoro" disse Alex correndo dalla sua ragazza mentre Adrian si avvicinò a me dandomi anche un bacio sulla fronte per poi stringermi in un abbraccio, anche se confusa ricambiai e dopo esserci staccati lo guardai, era scosso? Sì, molto. Voleva darlo a vedere? No, e solo io potevo leggerglielo "lo troveremo" dissi rassicurandolo mentre Melissa origliandoci scoppiò di nuovo a piangere.

L'aria era tesa, e per la prima volta in vita mia non sapevo che fare, avevo un solo indizio tra le mani e non era nemmeno utile, o almeno per ora.

Dovevamo aspettare, quella era l'unica scelta che avevamo sperando anche che Selene non ostante tutto stesse ancora in buona salute. Ma gli indizzi dovevano arrivare subito, non potevamo rimanere un secondo di più in questa maniera

"Lo so che lo troveremo" rispose Adrian sorridendomi in modo tirato, gli strinsi un braccio e lui lo avvolse subito intorno al mio collo avvicinandomi ma questa volta il suo profumo non sapeva di libertà, ma mi stava facendo venire la pelle d'oca per l'ansia.

SPAZIO AUTRICE:
ANSIA, ANSIA E ANSIA! LO SO EHHEHE, MA CI SERVE IL TUTTO! CI VEDIAMO A SETTIMANA PROSSIMA E VI LASCIO CON IL FIATO SOSPESO.
CIAO DARLINGS <3

The bad boy is backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora