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Passarono settimane, due per l'esattezza e di Selene non c'era traccia se non quel bigliettino

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Passarono settimane, due per l'esattezza e di Selene non c'era traccia se non quel bigliettino.

Ero sdraiata sul letto di casa 'mia' e stavo rispondendo a delle email di ricerca che avevo messo in funzione per la ricerca della piccola Gray, ma ricerche ovviamente inutili.

Sospirando al pensiero che potesse essere ogni giorno sempre più in pericolo mi fece quasi piangere, non succedeva quasi mai da anni, lanciai il telefono dietro la testa ed essa rimbalzò sul letto per poi finire su un cuscino, mi alzai e andai all'armadio, presi una maglietta e un pantalone e mi diressi verso il bagno, una doccia non poteva fare altro che bene no?

Accesi il getto tiepido e mi spigliai, sciolsi a capelli non troppo sporchi ed entrai sotto l'acqua, mi bagnai la faccia e con le mani mi tolsi il liquido dalle ciglia.

Presi uno shampoo e iniziai a schiumarmi i capelli in modo lento e particolarmente svogliato. Solitamente ero veloce a fare le docce principalmente perché volevo ritornare subito a lavoro ma questa volta era totalmente diverso.

Quando finì mi asciugai e mi rivestì con l'abbigliamento scelto, asciugai i capelli facendomi una piega veloce da renderli perfettamente lisci e applicai un velo di trucco, anche quello non era molto da me dopo anni, ero abituata alle sfumature  scure sui miei occhi e ai Rossetti particolarmente vivaci, ovvero un bel rosso fuoco, ma questa volta era ancora diverso, sembrava di guardare la vecchia me allo specchio, quella che in effetti non aveva sofferto così tanto, sospirai e colpí con le dita il mio riflesso, quella non ero affatto io, e scesi di sotto.

Aprì il frigorifero e tirai fuori del succo all'arancia, riempì un bicchiere di vetro e lo bevvi tutto in vari sorsi veloci e rimisi il grande contenitore in frigo. Quando mi girai notai tutto il caos nella sala e sempre svogliata mi costrinsi a dover ripulire, avrei anche potuto pagare delle donne delle pulizie ma non mi fidavo così tanto degli altri se non dei miei uomini, così rimboccandomi le maniche mi misi a riordinare.

Mi fermai non appena la mia mano finí a toccare della carta nasco sta dietro un cuscino del divano, era un foglietto piegato con cura e precisione, aggrottai la fronte e lo aprì pensando che forse lo avevo scritto io e lasciato lì dimenticandomene ma quando lessi di nuovo ciò che c'era scritto la rabbia ritornò

"Uh! Sembri in difficoltà Boss"

Le vene iniziarono a far scorrere più sangue in loro, potevo addirittura sentire il fluido scorrere in me per quanto fosse forte, corsi al piano di sopra e presi il telefono che era sul letto e digitai subito il numero di Kevin e lo chiamai "ho un'altra fottuta lettera" lo informai...

"Racconta tutto ora" continuò sempre lui entrando in casa di Adrian "anche il perché tu viva nella vecchia casa di Adrian, quello lo voglio proprio sapere" continuò sedendosi sul divano con braccia e gambe divaricate "tieni, leggi" gli porsi la lettera e lui la prese "e ho comprato la casa perché avevo nostalgia di questo posto" alzò lo sguardo dal foglietto e lo portò su di me "nostalgia? Donna sei probabilmente la Boss numero uno e hai nostalgia per una casa come questa?" Alzai gli occhi al cielo "già, sono anche umana vorrei dire" lui annuì alzando le sopracciglia e lesse cosa c'era scritto "che sia indirizzata a te?" Chiese subito dopo "insomma Adrian non è ancora stato ufficialmente 'eletto' Boss dei Gray" feci spallucce "e perché rapire Selene e non Melissa, o Adrian o te!" Mi indicò con un dito "non dirlo nemmeno" continuò facendomi un occhiolino e io sbuffando incrociai le braccia "fai il serio, Selene potrebbe essere in pericolo o morta nei peggiore dei casi" lui annuì e mi ridiede il foglio "dove li tieni?" Chiese indicando con lo sguardo il pezzo di carta "cassaforte" risposi "e come l'hai trovata?" Continuò sempre Kevin "stavo riordinando e l'ho trovato dietro un cuscino" spiegai e lui si appoggiò con i gomiti sulle ginocchia "capisco, quindi qualcuno è entrato?" Lo guardai e annuì lentamente "qualcuno può essere entrato, ma dove?" Chiesi e lui si alzò "hai lasciato finestre o porte aperte?" Negai "no, tutto chiuso" spiegai e lui osservò una finestra "da qui" disse subito dopo indicando una maniglia e la colpì un paio di volte facendomi notare quanto molle fosse diventata la manopola per aprirla "manomessa, in modo veloce ma sapeva come farlo" continuò e mi guardò "dormi da Melissa questa notte, chiamerò qualcuno per cambiare tutte le serrature" annuì e presi il telefono mandando oltre che le novità anche la mia richiesta di poter soggiornare li per qualche notte in un audio, glielo mandai e spensi lo schermo, portai le mani sui fianchi e guardai la finestra, come avevo fatto a non sentirlo?! Era tutta colpa della lunga doccia.

E non mi mancava altro che aspettare la sera per poter parlare con tutti quanti, Ozge e James compresi.

SPAZIO AUTRICE:
CAPITOLO CORTINO MA VA BENE
A SETTIMANA PROSSIMA CON IL NUOVO CAPITOLO!! CIAO DARLINGS<3

The bad boy is backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora