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Passarono due settimane piene da quell'ultima lettera e ancora non c'erano tracce, nessuno era più entrato in casa mia o quanto meno quella degli altri e nessuno stava più sperando, tranne me

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Passarono due settimane piene da quell'ultima lettera e ancora non c'erano tracce, nessuno era più entrato in casa mia o quanto meno quella degli altri e nessuno stava più sperando, tranne me.

Tutti erano fermamente convinti che ormai Selene fosse stata uccisa o fosse morta ma io no, continuavo a passare ogni singola giornata a credere sempre di più che lei era ancora viva e che probabilmente per quanto fosse piccola sapeva come corrompere un ipotetico rapinatore. Dopo tutto è stata cresciuta da famiglia e amici che fanno parte della mafia.

Scesi in salotto e camminai facendo strisciare i piedi incalzati sul pavimento fino ad arrivare al frigorifero, stranamente avevo fame così presi il primo yogurt che avevo e lo aprì lanciando il pezzo di carta stagnola nel lavandino, presi un cucchiaino e iniziai a mangiucchiarlo.

Accesi il computer della Apple sul tavolino del soggiorno e la lasciai caricare mentre faceva l'accesso, dopo nemmeno un minuto entrai nelle e-mail e controllai, non stavo lavorando da troppo per colpa di Adrian e ciò mi stava facendo accumulare anche fin troppi file e comunicazioni.

Dopo ore passate sul pc senza mai distrarmi decisi di alzare finalmente lo sguardo e notai che fosse già buio dalle finestre , sbuffai poggiando il computer al mio lato sul divano e mi alzai salendo velocemente sulle scale per raggiungere la mia stanza essendo che ci avevo lasciato il mio telefono.

Quando entrai lo vidi posizionato sullo stesso punto di prima così lo presi in mano, ma quando lo feci un pezzetto di foglio cadde a terra, mi abbassai a raccoglielo e lo rigirai tra le dita, non avevo scritto nessun bigliettino in questio giorni...

Lsciai di nuovo il cellulare sul comodino e aprì il foglietto trovando una frase del tutto non scritta da me

"Responsabilità, sono le cose più difficili al mondo non è vero Boss White?"

Ecco come non detto, quel tale, qualsiasi lui o lei sia aveva di nuovo fatto irruzione in casa mia, guardai la finestra ma non vidi nessun segno di scasso o altro, sbuffai portando le mani lungo i fianchi con ancora il pezzo di carta tra le dita che lo reggevano, cosa dovevo fare? Era la prima volta che non sapevo minimanente come muovermi, dovevo indicare il dito contro qualcuno? Tipo Burke?

Tutto sommato aveva senso, aveva il collo sporco di sangue durante quella sera, che cosa aveva fatto? Aveva ucciso qualcuno? Anche io l'ho fatto ma mai una goccia di sangue mi era arrivata alla schiena, l'unica scusa che poteva avere un senso era che aveva portato il cadavere di peso sulla schiena e averlo trascinato chissà fino a dove.

Mi buttai sul letto e come al solito mi misi a chiamare tutti i miei amici in un gruppo così che tutti potessero avere parola "che succede?" Chiese Melissa una volta che tutti ci ervamo, senza parlare mostrai il nuovo biglietto e calò il silenzio per un momento "cosa dice?" Chiese poi Alex con voce secca "è indirizzata a me, tutto ciò lo è, dice: responsabilità, sono le cose più difficili al mondo non è vero Boss White?" Recitai le parole scritte e sbuffai chiudendo gli occhi mentre il dispositivo era sulla mia faccia retta da una mano che era pronta a cadere a momenti per quanto anche lei era stanca di dover aspettare a decapitare quella merda o quelle merde che avevano preso Selene in ostaggio.

"Sì è proprio inidrizzata a te" commentò anche Kevin "ma perchè?" Chiese subito dopo anche Ozge con al suo fianco James ritornati in perfetta armonia senza più il bisogno di quel famoso divorzio "sono più che convinta che sia per vendicarsi di mio padre ma con me essendo che l'ho praticamente ucciso" spiegai e tutti strinsero le loro labbra "riposati e preparati tu per la rivendica amica mia. Se vuoi tanto sai che anche i Gray saranno con te" mi rassicurò facendomi l'occhiolino "ricordo che sono io il prescelto sorellina, non te" comunicò Adrian "ma se non accetterai è ovvio che prenderò io il tuo posto" lui scosse la testa "la prenderò io, non lascerò tutta quella merda su di te" sorrisi, potevano davvero discutere del chi si prenderà il posto da Boss in momenti come questi? Cose da fratelli a quanto pareva "ritornando a noi ragazzi" li interruppe Ozge "ci incontriamo domani nel nostro locale e parliamone, alla solita ora va bene no?" Tutti accettarono con me compresa e spegnendo la chiamata mi alzai, andai in bagno e mi sciacquai la faccia con tanto di polsi con dell'acqua fresca, ritornai al piano di sotto e accertandomi che tutto fosse sigillato mi risedetti sul divano, presi di nuovo in mano il pc e continuai a lavorare finendo tutto il lavoro anche se ci ero rimasta più di metà notte sopra.

Mi preparai una veloce insalata con del petto di pollo già cucinato che era nel frigo e cenai alle due di notte, orario bizzarro no? Quando finì lavai il tutto velocemente e mi preparai del caffè sapando benissimo che anche quella notte non avrei dormito.

Dopo essermi riempita una tazza in stile americano uscì in giardino e mi misi a guardare la luna chiudendo la porta dietro di me, faceva freddo ma non me ne curai più di così, sorseggiai il caffè e notai una figura scura da fuori il cancello, era immobile e mi fissava, anzi sembrava, che mi stesse fissando essendo che era incapucciato tanto che non gli si poteva vedere il volto, mi mossi leggermente e lui alzò le mani in aria "sono in pace bambolina" sbuffai rendendomi conto che era Adrian "sveglio a questa ora?" Chiesi uscendo verso il cancello aprendolo e lui entrò immediatamente "dovrei chiedere lo stesso?" Chiese anche lui e io negai "ho finito ogni lavoro che tu mi impedivi di fare" gli spiegai spostandogli il cappello, lui aggiustandosi i capelli tirandoli all'indietro mi sorrise e si incamminò in casa "mi mancavi, tutto qui" si spiegò anche lui e scuotendo la testa lo seguì rientrando.

The bad boy is backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora