"Nemmeno tua sorella voleva prendersi la briga di farti fuori per quanto l'hai delusa" gli riferì gli ultimi fatti che avrebbe ascoltato prima della sua morte infinita "come avevo detto, mia sorella non è il problema, ma bensì ringrazio Dio di non avere una moglie come quella di Holland" ora faceva parte del mio gruppo, i Vilantes, e sia lei che ai suoi figli gli è stato garantito il massimo del conforto e della protezione dalla nostra parte "tra non molto la ex moglie di Holland non farà più parte dei tuoi pensieri, vuoi scommetterci?" Chiesi prendendolo in giro mentre era tutto legato, senza i tendini d'achille e con la mancanza di qualche dito "mi hai torturato come una selvaggia e ti sto ancora parlando, non ti conviene scommettere con me" ghignai e alzai la pistola "e sai che con solo una di loro tacerai in un secondo?" Burke abbassò lo sguardo e poi lo rialzò però guardando altrove "uccidimi" disse ma rimisi la pistola sul tavolino vicino a me e lontano a lui "non prima che risponda alle mie domande" gli risposi secca "ovvero?" Chiese con tono scocciato come se non stesse già morendo dal dolore, era davvero bravo a nasconderlo essendo che gli stavano ancora colando gocce di sangue dalle dita amputate "nei biglietti avevi detto che ti volevi vendicare di mio padre, che ti aveva fatto?" Chiesi e lui scoppiò in un sorriso amaro "ha ucciso mia moglie cara mia, dopo ricerche ti avevo trovata sei anni fa e ti avevo assunta non appena avevo trovato quell'annuncio che cercavi lavoro, era come se la vita mi aveva baciato i piedi" lo fissai immobile con le braccia incrociate "e perchè non mi avevi fatto niente? Insomma quando era sicuro che potevi vincere te" mi guardò "perchè non avevi ancora scoperto della mafia e di tuo padre, senza offesa ma era davvero una merda di Boss, mi chiedo da chi hai preso per essere così astuta" rimasi solida come una roccia, avevo avuto le mie risposte, finalmente.
Selene era a casa, Holland era morto, i miei amici stavano tutti bene, io e Adrian eravamo ritornati insieme, ma specialmente si era finalmente ricordato di tutti i nostri ricordi quasi subito dopo esserci incontrati di nuovo, ma mancavano ancora due cose, dover ritornare in tribunale per la richiesta di divorzio in sospeso tra Ozge e James, e uccidere questo altro verme.
"Ultime parole?" Chiesi impugnando il manico della pistola e gliela puntai in fronte "i miei uomini ti rovineranno non appena mia sorella ti troverà" gli sorrisi "peccato per te, ma tua sorella è con noi ora" e gli sparai.
Il suo corpo morto legato ancora alla sedia era giallognolo, la faccia per quanto vuota continuava ad avere un'espressione sorpresa, forse era la sua reazione che aveva avuto prima di ricevere una pallottola nel cervello uccidendolo sul momento. Sì, morire sembrava doloroso nel suo caso, ma me ne fregai. Chiamai Jerry che era rimasto come al suo solito fuori dalla stanza per tutta l'ora e gli sorrisi "nessun nemico rimasto!" Esclamai finalmente libera per un pò dal lavoro "sai che fare" lo sorpassai ed entrai in casa per lavarmi di fretta e furia.
Ora mi aspettava un lungo periodo di pace, nessuna preoccupazione e solo divertimento dopo tanto.
Alleluia!
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The bad boy is back
Romanzi rosa / ChickLitCOMPLETO Sequel di IN LOVE WITH A (MAFIA) BAD BOY. Dopo anni Ilaria doveva ritornare a New York per lavoro, ma in quel momento la mafia passava al secondo piano essendo che la sua migliore amica si trovava proprio lì, e dopo di lei c'era anche il su...