Erano passate solo quattro ore quando fu Jerry stesso ad averlo trovato proprio sul punto di scappare in un'altro stato
"Hai scritto solo delle cazzate in quelle lettere, mai pensare che io non riesca ad arrivare a capire i tuoi messaggi" gli sibilai tra i denti mentre era stato legato come una salsiccia su una sedia "uccidimi e basta con il tuo piccolo spettacolo" sorrisi ma incrociai le braccia "secondo te io ti lascerò così velocemente? O ti farò morire alquanto in modo semplice?" Chiesi ghignando. Quel posto tirava fuori il peggio di me a dirla tutto ma serviva in questi casi "che vuoi fare Ilaria?" Guardai altrove "prima confesserai di essere stato tu ad uccidere quei bambini, poi ci dirai dov'è Selene e soltanto allora ti ucciderò" spiegai e lui assunse un'espressione annoiata, Dio volevo ucciderlo ora ma dovevo trovare specialmente la sorella più piccola di Adrian e Melissa "Selene l'ho uccisa" lo guardai e non potei negare che mi tremarono le ginocchia "non è vero, dov'è" la paura che invece lo fosse per davvero però non mi lasciava "chiedilo a Penelope, lei sa tutto su queste cose, dopotutto mi ha aiutata lei" lo osservai, se prima sembrava rilassato ora era molto agitato.
Essere agitati significava nascondere qualcosa, ovvero la verità.
Stava mentendo.
"Non so se lo sai ma tua sorella è molto più collaborativa che te" gli ricordai "disse la ragazza che avevo pagato anni fa" colpo basso "quando non ero a conoscenza della mia leva Mafiosa, ma sorpresa, ora stai venendo ucciso proprio da lei" risposi e lui sbuffò "ma se mi uccidi i miei figli come faranno" non era una domanda, anzi era una delle tante tipologie di richieste "secondo te tua sorella non mi ha raccontato per filo e segno il vostro piano?" Risposi e anche lui ghignò "mi ha voltato le spalle come diceva allora" sussurrò tra lui e lui quasi stupito dalle sue stesse parole "Selene è viva, l'ho rinchiusa in una stanza segreta della nostra casa, ma te la cercherai da sola" guardò la porta dietro di me "non le ho strappato nemmeno un capello, le ho sempre dato da mangiare e bere regolarmente, quindi per quello non ti preoccupare" continuò sottomettendosi e si rilassò di nuovo.
C'era un motivo del perché aveva guardato la porta, l'avevo lasciata socchiusa così che gli agenti della polizia al di fuori potessero sentire le sue risposte.
Così appena ebbi tutto il materiale gli agenti entrarono e lo ammanettarono "non portatelo con voi, lui rimane qui" ordinai e la polizia mi guardò "ma è il nostro lavoro" disse uno di loro "e il mio è proprio uccidere gente come lui invece" tutti loro inghiottirono della saliva pesante e annuirono "e archiviate in caso con suicidio dell'assassino" dissi un con sorriso forzato.
"Boss, non vuole ucciderlo?" Chiese Jerry non appena rinchiusi Burke in quel posto "prima devo trovare Selene, poi lo farò" risposi con tono calmo e sereno "andiamo ora?" Chiese e io annuì "si ora, su Jerry!" Aumentai il passo ed entrai nell'auto del mio aiutante per poi sfrecciare alle sue solite velocità lungo le strade newyorkesi.
Nel tragitto chiamai anche tutti i miei amici compreso il mio ragazzo avvisandoli di andare tutti nella casa dei Burke e dopo meno di venti minuti ci trovavamo tutti dentro.
"Hai due scelte, o ci dici dov'è Selene o ti ribaltiamo casa" risposi con un sorriso tirato "non ribaltatela perché non so nemmeno io dove sia questo nascondiglio segreto, mio fratello non me lo ha mai raccontato proprio per questo che è successo" sbuffai "muovi le chiappe con noi e tiriamo ogni libro dagli scaffali, guardate dietro le cambi e armadio, e sotto i tappeti" ordinai e tutti ai misero a lavoro.
Dopo molto tempo entrai nella cabina armadio della camera di Burke, avevo controllato ogni centimetro della stanza, ma qualcosa mi diceva di controllare proprio qui.
Tirai ogni scarpa o giacca come se le stanze segrete di questa casa fossero come quelle dei film.
Quando poi vidi una piccola lucina azzurra lampeggiare dietro alle giacche eleganti e lunghe che Burke aveva.
Allungai un braccio e vidi un bottone nero come il resto della struttura della cabina e ci schiacciai sopra, essa fece aprire una specie di porta, la aprì e vidi immediatamente una stanza grande quando quella di Burke, gigantesca ma poco arredata, luminosa ma non troppo data dalle luci artificiali.
Vidi sdraiata sul letto un corpicino di una bambina dai capelli castani e lunghi, la figura si mosse e mi guardò "Ilaria?!" Per poco non mi misi a piangere, ma non potei negare che gli occhi mi si riempirono di lacrime "Selene" la chiamai e la ragazzina di circa poco più di dieci anni si alzò da quel letto rosa cipria per poi corrermi contro.
Mi abbracciò i fianchi essendo che non riusciva ad arrivare più in alto, così mi misi in ginocchio e la abbracciai.
Era stata rapita per colpa mia, avevo lasciato quella finestra aperta e l'avevano presa grazie al mio passo falso...
"Io sto bene, non mi hanno fatto niente Ila, anche se sentivo conversazioni strane ultimamente" disse la sua voce ancora infantile "del tipo?" Le chiesi accarezzandole i capelli morbidi e puliti "che o ti avrebbero uccisa o che saresti stata tu ad ucciderli" "non pensarci più a questo va bene? Non ti dovrai mai più preoccupare di lui, Burke tra poco non sarà più un problema" le spiegai ed ero certa che aveva capito il senso delle mie parole "solo non tenerlo per troppo tempo però" le sorrisi "andiamo dagli altri? Ti stanno tutti cercando" le spiegai e lei annuì "ci sono anche Melissa e il mio fratellone?" Chiese e io annuì aiutandola ad uscire da quella stanza, la presi per mano e la accompagnai in soggiorno "l'ho trovata!" Urlai così che tutti mi potessero sentire e Kevin balzò da dietro il divano "cacchio Kevin!" Esclamai spaventata "calmati, Selene come stai?" Chiese avvicinandosi per poi prenderla in braccio, era una bambina di un metro e quarantacinque se non quasi un metro e cinquanta, altissima per la sua età, ma Kevin si ostinava sempre che i suoi muscoli l'avrebbero sempre retta e a quanto pareva era sempre vero "sto bene, grazie a Ila" le sorrisi e vidi tutto il resto dei ragazzi e ragazze avvicinarsi, compresa Penelope "dov'era il nascondiglio?" Chiese con occhi spalancati "nella cabina armadio di tuo fratello Penelope" le spiegai e lei camminò fino alla testa del divano per poi appoggiarsi.
La raggiunsi mentre Selene parlava e rassicurava tutti gli altri "che succede?" Le chiesi e lei mi guardò "perché mio fratello non me lo aveva mai detto?" Mi chiese ma feci spallucce "ha rovinato il nostro nome" continuò e le diedi ragione mentalmente "spero solo che tu non sarai così, ti sto dando una chance solo perché ti vedo come vittima dei suoi lavaggi di cervello" le spiegai e lei non parve offesa dalle mie parole "con il caso invece?" Chiese "chiuso e risolto" risposi e lei rimase a bocca aperta "hai parlato di me?!" Esclamò ma negai, portai le mie mani sulle sue spalle e la guardai dritta negli occhi "no, e se d'ora in avanti non ti metterai ad uccidere bambini o gente vedrai che non avrai nulla più a che fare né con la polizia ne con me" le spiegai per filo e segno "cosa si dice in questi casi... grazie?" Le sorrisi, quasi quasi mi sembrava più simpatica "spero che non ti dispiaccia la morte di tuo fratello" le dissi ma lei ghignò "se l'è cercato da solo. Voleva morire a mano tua, e ora lo sarà" spiegò e pensai che schifo fosse la vita, essere fratelli ma allo stesso tempo essere stati pugnalati alle spalle dallo stesso, bella merda "vuoi partecipare o posso fare da sola?" Le chiesi ma lei scosse la testa "fai te, se lo vedessi ancora cederei" colsi il colpo "allora non lo sentirai nemmeno più nominare, é stato un mezzo piacere incontrarti, e mi devi il risarcimento della finestra di casa mia" ci lasciammo scappare una risata amara ma divertita "non sei mica milionaria o miliardaria te?" Mi chiese ma feci spallucce "il danno però non l'ho causato io" continuai a sorridere "scherzavo, credo di potermi permettere una finestra nuova" dissi ironicamente e lei si alzò dal divano "e se la prossima volta vorrai entrare in casa mia ti chiedo di suonare al campanello grazie" "pensavo fossi più dura di così Boss" feci spallucce e mi girai per guardare Selene "tutti possiamo concederci dei momenti di pace prima del dilemma, ricordatelo Boss" ricambiai per poi allontanarmi da lei.
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The bad boy is back
ChickLitCOMPLETO Sequel di IN LOVE WITH A (MAFIA) BAD BOY. Dopo anni Ilaria doveva ritornare a New York per lavoro, ma in quel momento la mafia passava al secondo piano essendo che la sua migliore amica si trovava proprio lì, e dopo di lei c'era anche il su...