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La mattina arrivò e ogni divanetto all'interno della sala del locale di Ozge e James era occupato dai corpi dormienti dei ragazzi, alzando gli occhi al cielo vidi anche Adrian addormentato tra di loro e quello mi fece sorridere, lui doveva essere ...

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La mattina arrivò e ogni divanetto all'interno della sala del locale di Ozge e James era occupato dai corpi dormienti dei ragazzi, alzando gli occhi al cielo vidi anche Adrian addormentato tra di loro e quello mi fece sorridere, lui doveva essere il prescelto?

Addirittura Melissa era sveglia insieme me senza aver dormito nemmeno per un'ora.

"Riesci a caricarmeli in una chiavette?" Chiesi ad Ozge mentre ci dirigevamo dietro il bancone dove si pagava e per i caffè o dolci "passo questa sera da te e te la darò" disse e io annuì "tesoro posso rubarti del cibo? Sto morendo dalla fame" intervenne anche la mia migliore amica "prendi ciò che vuoi, tanto dovevano essere buttate dopo ieri" lei la guardò "come mai buttare dei dolci di un solo giorno?" Chiese e lì Alex si stiracchiò storto su una sedia "per questioni igeniche" rispose la più grande e l'altra annuì "Ila prendine anche te se vuoi" mi disse azionando la macchina del caffè "no tranquilla" declinai delicatamente camminando verso il mio telefono poggiato da qualche parte vicino al mio ragazzo.

Senza svegliarlo mi avvicinai e vidi ciò che stavo cercando proprio di fianco la sua testa, lo presi e mi allontanai mentre venivo affiancata dal mio migliore amico "giorno" disse massaggiandosi la faccia in modo particolarmente avvolgente "buongiorno anche a te amico mio" augurai e mi sorpassò per raggiungere Melissa.

Dopo qualche ora tutti si dovettero alzare essendo che il locale doveva aprirsi e una volta che tutti fecero anche la loro colazione ritornammo tutti alla propria casa.

Mi cambiai e indossai qualcosa di molto più comodo per poi sdraiarmi sul letto e farmi per la prima volta dopo tanto un riposino, insomma il mio lavoro era stato fatto, almeno quello fattibile, in una o due orette non sarebbe successo un bel niente, si sperava.

Così mi coprì con delle coperte e mettendomi comoda cercai una buona posizione e in men che non si dica ero nel mondo dei sogni.

Quando mi svegliai mi sembrava di essere più frastornata del solito, mettendomi in piedi scesi fino alla cucina e bevvi un bicchiere d'acqua, mi poggiai al ripiano in marmo e sospirai guardandomi intorno "credo proprio di non aver dormito per una o due ore" costatai trovandomi i colori del tramonto in casa, poggiai il bicchiere vuoto nel lavastoviglie e con uno scatto non necessario risalì in camera per vedere che fare.

"Teniamoci pronti, tra poco nevica" esclamò Melissa al telefono buttandosi all'indietro sul divano "non esagerare" le dissi sorridendo "quindi non hai mangiato nulla? Vuoi venire da noi? Ci ordiniamo qualcosa da mangiare se vuoi" annuì perchè in  effetti non avevo affatto voglia di starmene da sola, non ora che avevo i miei amici a pochi chilomentri di distanza "arrivo, dieci minuti o quindici e sono da voi" avvisai spegnendo la chiamata, non mi truccai e raccolsi i capelli in una coda alta e ben tirata, indossai un jeans nero e una maglietta a maniche corte aderente nera, quando mi guardai allo specchio vidi qualcosa che non mi piaceva di ciò che stavo indossando, tolsi la maglietta e ne indossai un'altra ma colorata di un rosa molto chiaro e capì che forse dovevo ritornare a indossare anche i colori oltre che al mio solito nero, misi ai piedi anche delle scarpe da ginnastica e camminai fuori verso l'auto.

"Oltre la neve ci sarà proprio una bufera vedo" commentò Melissa non appena mi aprì la porta di casa vedendomi con quella maglietta e per poco Alex non si mise a ridermi in faccia "da quando hai qualcosa di colorato nella tua cabina" mi prese in giro "dormite con un occhio aperto questa notte" gli minacciai con un sorriso mentre entrambi loro ridevano di me, idioti di amici! "Avete deciso che ordinare invece di ridere come due asini?" Chiesi con un mezzo sorriso divertita dalle loro urla isteriche "scusaci" urlò la mia amcia scoppiando in un'altra risata "Dio mio, Alex smettila di ridere" sussultò senza respiro e cercò di camminare verso di me ma finì con le ginocchia per terra mentre si reggeva il petto con una mano "non respiro" le diedi una pacca sulla testa e dal nulla si resettò ritornando seria, avvolte gli schiaffi aiutavano per davvero...

"Cinese quindi?" Chiese Alex camminandoci davanti mentre guardavamo la tv con tutte le notizie "si, ordina i soliti per me, Ila te che prendi?" Chiese Melissa "spaghetti di soia piccanti" risposi e lui annuendo si allontanò in cucina...

SPAZIO AUTRICE:
ALLORA!!!! CI VEDIAMO SETTIMANA PROSSIMA CON IL CONTINUO E SI RIPARTE CON LA PARTE INTERESSANTEEE!!!
SCUSATEMI PER GLI EVENTUALI ERRORI E ALLA PROSSIMAAAAAAAA CIAOOOO <3

The bad boy is backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora