"Le altre lettere dove le hai messe?" Chiese Kevin analizzando quella di ieri sera "a casa" risposi in modo diretto e lui annuì "perchè non ho mai sentito parlare di questa Penelope?" Chiese sta volta Alex rubando il bigliettino dalle mani di Kevin, quest'ultimo lo guardò male e se ne andò indignato "non ti sarai mica offeso amico mio?" Lo prese in giro sempre lui ma Kevin fece spallucce "dormi con un occhio aperto amico" rispose con la stessa ironia che aveva usato il mio amico "tremo" sorrisi e incrociai le braccia sotto il seno, essere mafiosi e come non sentirlo, scuotendo la testa distolsi lo sguardo da loro a guardai fuori dalle finestre.
Era una mattinata calma e poco nuvolosa, ma il meteo aveva detto che per lo meno non sarebbe piovuto quindi questa sera potevo inseguire tutti ad alta velocità se dovevo "per quante altre volte uscirai con quel tale?" Chiese il mio ragazzo raggiungendomi mentre i nostri amici stavano creando un certo casino a furia di parlarsi "tutte le volte necessarie, se è veramente stato lui dietro a quei corpi oltre che a questa Penelope devono essere consapevoli che li ucciderò con le mie stesse mani" mi cinse le spalle con le sue braccia e mi abbracciò da dietro diffondendo nel mio corpo un calore stupendo "ti aiuterò anche io" disse rassicurandomi e annuì essendo che non avrei saputo come rispondere.
La sera arrivò e dopo aver nascosto l'altro biglietto li numerai, 4 di loro finora.
Penelope...
Esistevano vari Burke qui in America, ma sarebbe stata una 'bella' sorpresa se si venisse a scoprire che lei era sua sorella, insomma quante possibilità c'erano?!
Nascosi il mini chip dell'ultima volta mettendola nei bottoni di una camicia che stavo indossando, sempre nera, e dopo essermi assicurata lasciandomi i capelli lisci sulle orecchie dove stavo indossando un auricolare per poter comunicare uscì con passo deciso da casa.
Entrai nella mia auto e guidai fino allo stesso locale dell'ultima volta seguita da Adrian, Alex e Kevin nella stessa vettura nera dietro di me.
"Il bagnò sarà il posto dove ci incontreremo va bene?" Sentì dire mentre parcheggiai l'auto mentre loro avevano accostato con le quattro freccette accese per farmi entrare per prima nel ristorante.
"Apposto" risposi uscendo da lì e con la coda dell'occhio li vidi prendere anche loro posto mentre mi dirigevo all'interno seguendo lo staff.
"Ci vediamo di nuovo" ruppe il silenzio non appena mi sedetti davanti a lui "sorpreso?" Chiesi ma lui negò con la testa "come mai mi hai voluto incontrare così velocemente, insomma ieri mi ha chiamato il tuo schiavetto" lo fulminai con lo sguardo "assistente" lo corressi e a qualche tavolo più in là si sedettero il trio di amici "ne sono desolato, assistente" ripetè con tono falso, dovevo contenermi se non volevo che tutti gli altri qui vedessero un uomo decapitato con un semplice coltello da carne, insomma gli uomini, tranne i miei amici e Adrian, erano tutti delle nullità "volevo soltanto rivederti, insomma abbiamo passato un bell'incontro l'ultima volta no?" Lui annuì "mica eri impegnata in una relazione?" Presi il calice che avevano appena riempito passando al volo e feci un sorso "ci siamo lasciati, non era quello giusto" mentì e sentì Adrian ridacchiare attraverso l'auricolare "come no" commentò sempre il mio ragazzo "mi dispiace" notai un velo di stupore nel suo tono e capì che lo avevo in pugno "che mi dici tu? Lavoro o figli?" Chiesi in modo disinvolto "i ragazzi stanno benissimo come al solito, con il lavoro invece è pesante" lo guardai scrutandolo con il mio solito sguardo falso ma seducente che usavo sempre per illudere gli altri mafiosi, un pò come avevo fatto con Holland "come mai pesante?" Chiesi "sai com'è la mafia, lavoro su lavoro" rimase ambiguo anche lui e la cosa non mi piacque, non risposi e due camerieri ci raggiunsero con due menù in mano porgendoceli "quando sarete pronti chiamateci pure" avvisò uno dei due e io gli sorrisi, a loro per davvero per lo meno.
"...Ed è così che sono riuscito a rintracciarlo semplicemente attraverso..." parlava troppo, ma facevo finta di ascoltarlo annuendo di volta in volta ma allo stesso tempo lo osservavo, sembrava rilassato, nessuna macchia di rosso come la scorsa volta e niente di fuori posto, indossava uno smoking schifoso color blu notte e dei gemelli di Cartier agganciati alle maniche della camicia bianca sottostante, nessuna cravatta o altro e i suoi capelli erano gellati all'indietro, era uno dei tagli più 'particolari' che qualcuno potesse avere alla sua età ma non glielo feci notare.
"Parla senza fine quel tale?" Chiese Kevin abbastanza stanco e frustrato dalla situazione, e come biasimarlo, era da due ore e mezza che non faceva altro che chiaccherare come una macchina senza lo spegnimento automatico "ma davvero?" Chiesi divertita e lui annuì probabilmente un pò ubriaco dopo tutto il vino che aveva bevuto...
Sarebbe stata una luuuunga serata e i ragazzi lo sapevano benissimo.
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The bad boy is back
ChickLitCOMPLETO Sequel di IN LOVE WITH A (MAFIA) BAD BOY. Dopo anni Ilaria doveva ritornare a New York per lavoro, ma in quel momento la mafia passava al secondo piano essendo che la sua migliore amica si trovava proprio lì, e dopo di lei c'era anche il su...