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"Hai mangiato per lo meno?" Chiese camminando verso la cucina alzandosi le maniche del felpone aprendo vari cassetti per trovare degli utensili "si, ma non saresti felice se ti dicessi cosa" cercai di pararmi il culo ma lui girandosi verso di me s...

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"Hai mangiato per lo meno?" Chiese camminando verso la cucina alzandosi le maniche del felpone aprendo vari cassetti per trovare degli utensili "si, ma non saresti felice se ti dicessi cosa" cercai di pararmi il culo ma lui girandosi verso di me sbuffò "insalata con pollo del frigorifero no?" Strinsi le mie labbra e lo guardai rassegnata "meno male che non ti ricordavi più di me" mi lamentai come una bambina sedendomi su una sedia vicina la penisola "sto iniziando a ricordarmi, ma ciò non significa che non posso conoscerti di nuovo" sorrisi e lui si rigirò "nemmeno io ho mangiato per bene, cosa vuoi? Pizza o qualcosa fatto in casa?" Guardai il soffitto e respirai per poi guardargli le spalle "niente, sono piena" risposi poggiandomi sulla penisola con le braccia mentre incrociai le mani tra di loro "okay, essendo una frana a cucinare ordino la pizza, come la preferisci?" Chiese camminando verso la sua giacca tirando fuori il telefono "conosco una pizzeria che sforna delle pizze da urlo" mi girai sempre con quella sedia e lo guardai ancora "ti ricordi che sei un Mafioso vero? O ti sei dimenticato anche di quello" lo presi in giro ma lui mi riservò uno sguardo minaccioso, carino da parte sua "peccato che per ora non prendo il tutto molto seriamente" si difese come un ragazzino "peccato che a diciott'anni invece si, Adrian da quando che più si cresce più le responsabilità diminuiscono?" lui sorrise e digitò probabilmente il numero della pizzeria "coaa preferisci?" Chiese "fai te, io non mangerò tanto" con un sospiro spense il telefono e lo rimise nella tasca della tuta "da quando sei così testarda?" Chiese con voce più acuta, come fanno le ragazze direi... "Da quando sono una Boss, ma te ne accorgerai anche te quando lo sarai anche tu, o mai se sarà Melissa a rubarti il posto" lui negò con la testa "sono il prescelto, e non manca molto alla mia carica" annì e mi alzai dalla sedia "se vuoi mangiare dovrei avere delle patatine che Jerry mi aveva comprato nella speranza che li mangiassi io" mi avvicinai ad una piccola dispensa dove tenevo tutto ciò che non mangiavo e tirai fuori il pacchetto di patatine classiche e gliele lanciai contro colpendolo in pieno viso "e dovresti essere tu il prescelto? Sembri bravo con una pistola in mano ma la mira con un pacchetto di patatine è terribile" commentai chiudendo l'anta "la smetti di prendermi in giro? È notte, e sono affamato ecco il perchè" scossi la testa, buttai il caffè rimasto nel lavandino e presi un calice pulito tirando poi una bottiglia di vino rosso aperto dal frigo, tolsi il tappo che avevo rimesso ma non troppo in profondità e ne versai un pò nel calice arrivando a riempirlo fino a metà "mi stai trattando come un bambino, a me le patatine e te il vino? Madre e figlio direi" si lamentò e sorridendo senza farmi beccare presi un altro calice riempiendolo alla stessa maniera.

"Non è un pasto ma almeno ti sto facendo fare uno spuntino delle due di notte" disse mangiandosi l'ennesima patatina, era grosso e alto quanto un'intero grattacielo ma cacchio, nemmeno ai vecchi tempi mangiava così, in questi anni erano veramente cambiate troppe cose "cambiando discorso, a che ora ci incontreremo oggi al bar di Ozge e James?" Lui fece spallucce "alla solita ora come avevano detto?" Rispose anche se con una domanda, annuì e presi una patatina mangiandola, il salato si fece subito sentire e il gusto forte mi colse alla sprovvista, da quando erano diventate così saporite? Ai tempi sapevano di bruciato o di niente "vedo che stai avendo una nuova opinione su queste patatine" mi prese in giro mentre ne mangiai un'altra e un'altra ancora, cazzo erano spettacolari "bambolina calmati prima che ti strozzi" mi bloccai subito alla parola bambolina e sentì le guance andare a fuoco come sempre, dannazione perchè reagivo sempre così!

"Sto bene" dissi singhiozzando, così presi il calice e sporcandolo di olio delle patatine feci uno o due piccoli sorsi.

Mi portai la mano davanti la bocca e sbattei gli occhi un paio di volte in più, bambolina... Potevo cambiarmi il nome con quel nickname?

Ahhhh, sbuffai mentalmente e ritornai sulla terra "per quanto ancora rimarrai?" Chiesi guardandolo con occhi spalancati, potevo fare paura secondo me ma lui mi sorrise "è casa mia, posso rimanere quanto voglio" negai subito "ti sbagli, non so dove vivi ora ma questa casa ora è al mio nome non al tuo carissimo mio" lui annuendo sorrise ancora di più "non mi interessa, se ci sei te qui significa che ci posso rimanere anche io senza alcun problema" smisi di fissarlo con gli occhi spalancati e lo guardai normalmente "sei mai stato cacciato dalle case altrui?" Chiesi e lui molto confuso rispose di no "perfetto a quanto pare lo sei per la prima vlta dalla tua amatissima Ilaria, ci vediamo domani da Ozge e James!" Lo presi per le spalle e lo spinsi con forze non mie verso la porta "ti entro dalla finestra come facevo ai tempi" lo guardai e lo fermai prima che uscisse dalla porta "aspetta, dove credi di andare?" Lo bloccai "mica mi volevi cacciare di casa?" Chiese con voce giocosa "no, ritorna indietro, quando te lo sei ricordato?" Chiesi felicemente "sto ricordando più cose ultimamente, in realtà le sogno, poi chiedo conferma a Melissa e non appena vedo che è vero me le tengo per bene in mente" socchiusi gli occhi "lo dici a lei e non a me?" Chiesi incrociando le braccia ma lui me le sciolse subito per stringermi in un abbraccio, con una mano sempre in quella posizione mi scostò dei fili di capelli mettendoli dietro un orecchio e mi sorrise contro la pelle facendomi del solletico "non le ho mai chiesto di quando ero scomparso per un intero giorno e tu eri stata l'unica a trovarmi" mi allontanai ma lui mi riavvicinò "non spostarti" ordinò nella maniera più dolce che avessi mai potuto sentire "mi piace stare così" si confidò in tutta sincerità "quindi ti stai ricordando di tutto, per questo non mi stai più mollando" lui annuì "mi sto ricordando di noi, la tua promessa si sta avverando" sorrisi anche io ma sapevo che la fine non era ancora arrivata per noi "quindi non ti lascerò mai più, e se dovessi scordarmi ancora di te sappi che sei libera di riempirmi di botte fino a farmi ricordare di nuovo" risi a quella battuta e lo allontanai picchiandolo dolcemente sul petto "allora mi sa che devo farlo ora, così ti ricordi di tutto" dissi alzando una mano "evitiamo per ora" rispose prendendomela per poi baciarmela mentre mi guardava dritto negli occhi "siamo invicibili ricordati" sorrisi e lo guardai "brutto bastardo! Perchè non me lo avevi detto prima!" Esclamai cambiando del tutto umore "Selene è stata rapita! Quando avrei potuto?!" Rispose anche lui con un tono alto ma scherzoso "ti odio" gli rivelai "nemmeno tu ci credi, bambolina" sorrisi come una bambina "allora ti sparo" continuai portando le braccia sui miei fianchi "ben libera di farlo ma ripensaci prima che il mio spirito ti faccia degli scherzi per tutta la tua eternità" scoppiai a ridere e lui mi osservava contento per la mia reazione "prova a dirmi ti amo e vedrai se ti renderò la donna più felice sulla faccia della terra" lo guardai smettendo subito di ridere, lo aveva detto per davvero?

"Okay, allora inizio io" prese le mie mani tra le sue e mi avvicinò a lui "ti amo Ilaria White" rimasi impassibile, lo aveva ridetto? Dopo sei anni lo aveva detto ancora? "T- ti amo anche io" balbettai incredula di ripeterlo anche io, una sua mano mi lasciò la mia e si poggiò con molta delicatezza su una mia guancia tirandomi verso di se, e in un secondo ecco che le nostre labbra furono di nuovo riunite in un bacio passionale, due anime riunite dopo tanta guerra e disperazione, il gusto della libertà era ritornata, il mio motivo di vivere era ritornato, ogni centimetro tra di noi era stato annientato e potevo sentirmi ancora come la me di sei anni fa, quella ormonta e pazza per il fratello della sua migliore amica, quella che si era innamorata della tipologia di ragazzo che più odiava sulla faccia della terra, ma specialmente quella che era cambiata da un giorno all'altro alla scoperta di ciò che le avrebbe cambiato del tutto il futuro.

SPAZIO AUTRICE:
E LA STORIA VA AVANTIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!

The bad boy is backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora