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"Quindi Selene non c'era?" Chiese Melissa non appena rimisi piede in casa sua, negai con la testa e lei si rilassò di poco "povere creature, secondo te gli hanno uccisi altri mafiosi?" Annuì e ansimai sedendomi sul divano "ne sono certa" era ovvio...

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"Quindi Selene non c'era?" Chiese Melissa non appena rimisi piede in casa sua, negai con la testa e lei si rilassò di poco "povere creature, secondo te gli hanno uccisi altri mafiosi?" Annuì e ansimai sedendomi sul divano "ne sono certa" era ovvio, dopo tutto, la gente normale si accaniva contro donne e uomini più grandi, non bambini.

"Avviso Adrian?" Mi chiese e io feci spallucce "fallo se vuoi" le dissi "e in più mi sono presa anche il caso sulle spalle" Alex mi guardò con sguardo spento "anche questo?" Chiese e io annuì "Ila" disse come per rimproverarmi e io alzai le spallucce "ci sono abituata okay?" Dissi rispondendo in modo dolce e stanco, specialmente stanco.

La mattina seguente ero già in piedi, non avevo dormito pensando a tutto, mi ero messa di nuovo insieme ad Adrian ma durante questo rapimento di Selene, non mi sarei ritenuta felice fino a che lei non sarebbe ritornata, ma dove si poteva trovare?

Lessi di nuovo le tre lettere arrivate, e che fossero per davvero queste le prove e indizi che ci stava mandando per farsi uccidere?

Ansimai e mi buttai sul letto con i pezzi di foglio sulle gambe, era così difficile il mio lavoro! Ahhhh!

Il telefono squillò e vedendo che fosse Adrian la accettai "buongiorno" gli augurai tenendo il telefono sospeso sulla mia faccia rischiando che mi potesse cadere dalle mani "buongiorno bambolina, novità sui bambini di ieri?" Negai "tutto ha il suo tempo" dissi sospirando prendendo con l'altra mano i tre fogli "stavo pensando a che strada prendere con questo di caso" dissi mostrandoglieli "mhm, capisco, vuoi una mano?" Chiese ma negai "tranquillo c'è la faccio" risposi sorridendogli lentamente "hai dormito questa notte?" Chiese e io negai con un sorrisetto da colpevole "Ila dai" "sai ieri sera anche Alex mi aveva chiamata così, con quello stesso identico tono, basta rimproverarmi, sono abituata a lavorare tanto" lui scosse la testa disapprovando "devi cambiare ora che hai anche noi" annuì "lo sto facendo, il caso di Selene coinvolge anche tutti voi! Pure Ozge e James che non sono mafiosi lo sono" lui ridacchiò "non sovraccaricarti bambolina, invece ti dico che per pranzo fatti pronta che ti porto a mangiare fuori" annuì e mi misi seduta lasciando i fogli dello sconosciuto sul materasso "dove mi porterai di bello?" Chiesi contenta come una bambina "ci divertiremo per oggi, ho la sensazione che Selene stia più che bene in realtà" lo guardai scettica "non voglio divertirmi troppo" lui sorrise "okay, ci divertiremo il giusto allora" annuì, ottimo compromesso "a che ora vieni a prendermi?" Lui ci pensò per qualche minuto "alle 12:30 sotto casa tua!" Annuì e spensi la chiamata, vidi l'ora ed erano ancora le nove di mattina, era presto per prepararmi.

"Quanto fa strano sentire che voi due uscirete! Mi eravate mancati insieme" disse Melissa dalla chiamata ma non le risposi "cosa ti metterai?" Feci spallucce "qualcosa di semplice" risposi ma lei sbuffò "mettiti qualcosa di colorato almeno oggi" sorrisi nervosamente "secondo te io ho qualcosa di colorato in armadio?" Le chiesi in effetti sotto imbarazzo "ho capito, ti porto io dei miei vestiti" annuì e iniziai a sfregare i capelli con un asciugamano prima di asciugarli pure con l'asciuga capelli "dieci minuti e sarò lì" annuì e lei spense così anche io ne approfittai per asciugarmi i capelli creando tutto il caos che volevo.

"Ho portato venti vestiti"

Queste erano le prima quattro parole che mi disse entrando in casa "sei matta? Andavano bene due o tre, ma cazzo, venti?!" Lei annuì facendosi spazio in casa, la prima volta da quando l'avevo presa a mio nome "l'hai modificata vedo" disse guardandosi intorno mentre si dirigeva spedita verso camera mia "pochino" risposi e la seguì per le scale.

"Indossa questo, anni fa ti stava d'incanto questo colore" presi in mano un tubino lungo fino alle ginocchia dalle maniche ad elefante color tiffany, o mamma come poteva un colore del genere starmi bene?

Per quanto mi stesse costringendo Melissa lo indossai e spalancai la bocca, quel colore mi stava per davvero d'incanto!

"Lo sapevo!" Esclamò lei saltellando mentre batteva le dita delle mani tra di loro felicemente "proprio come ai vecchi tempi!" Esclamò abbracciandomi "in effetti non hai bisogno di provare altri vestiti, te lo regalo pure!" La guardai "calmati" le dissi cercando di tenerla ferma, lei non poteva diventare una boss mafiosa, sarebbe stata troppo contenta di fare guerra questa qui "ritorna sulla terra amica mia, la indosserò e basta" lei annuì però sapevo che me lo avrebbe infilato nell'armadio una volta ritornata.

Sbuffai in un sorriso e indossai un cerchietto che aveva portato sempre lei e sempre color tiffany come l'abito.

"Pronta!" Esclamò lei facendomi girare come un manichino da esibizione "puoi anche andare eh!" Le dissi in modo cortese, giusto per non dirle che la stavo cacciando di casa "ho capito! Non c'è di che! Buon appuntamento Ila" sorrisi, appuntamento...
Da quanto tempo non sentivo più quella parola!

"Grazie, a dopo" la salutai e lei salutandomi con la mano uscì da qui dirigendosi verso il cancello.

Appena mi girai per chiudere la porta notai una figura nel mio giardino, aggrottai le sopracciglia e tirai fuori il telefono, andai sulle telecamere e trovai quella che registrava il giardino, una figura femminile vestita di nero stava correndo via fino a scappare via dalla staccionata moderna "chi cavolo sei?" Chiesi a bassa voce e feci la registrazione schermo di ciò che era appena successo.

Ne avrei parlato con Adrian...

The bad boy is backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora