Quando i miei uomini arrivarono presero subito i guanti mettendoli in dei sacchetti e li portarono dai poliziotti qui vicino essendo arrivati pure loro "magia eh?" Chiese uno di loro guardandoci giudicanti, ghignai annuendo, era palese che quel commento mi avesse mandato la calma a farsi benedire "cosa volete che faccia?" Chiese subito dopo notando il mio essere nervoso "identificate a chi apparteneva quei guanti e appena lo scoprirete dovrete dirmelo" lui annuì scioccato dalla mia serietà e me ne andai ritornando all'auto di Adrian, mi sedetti e poggiando i gomiti sulle ginocchia ansimai "tutto a me deve accadere?" Chiesi a me stessa come un'idiota "non preoccuparti, troveremo anche loro" annuì quando sentì Adrian e alzai lo sguardo guardando altrove.
"Sembrate una coppia maledetta in tutta onestà" mi disse Melissa non appena misi piede in casa loro.
Strisciai fino al loro divano e mi ci lanciai sopra "hai fame?" Mi chiese raggiungendo la cucina "mi va bene di tutto oggi" dissi e lei ridacchiò "quindi niente insalata oggi" mi prese in giro "non sono in vena Meli" le dissi ansimando mentre mi sdraiavo lì sopra "ti va della pasta?" Mi chiese e io accettai l'offerta "Alex non c'è?" Le chiesi accorgendomi della sua assenza "no, è con gli altri ragazzi" rispose e io annuì "dove esattamente? Non sapevo nemmeno che Adrian era uscito ora" lei iniziò a fare rumore a furia di cercare la giusta pentola per la pasta e quando la trovò si fermò "come mai?" Chiese con tono acuto "non so, sono troppo stanca" risposi e lei continuò nel suo baccano fino a che tutto fu sui fornelli "quante cose ti stai portando indietro ora?" Mi chiese raggiungendomi per mettersi a braccia incrociate davanti a me "il caso delle lettere, dei corpi dei bambini al cimitero e quello di oggi" lei sbuffò "dividi tutto ciò con mio fratello e vedrai come ti sentirai più leggera" scossi la testa e mi misi seduta per togliermi i tacchi "altre novità? Intendo con le lettere" scossi nuovamente la testa "spero che sia morto quel tale o quella tale, almeno avrò un problema in meno".
"Ti ricordi della ragazza che ci stava spiando al bar di Ozge e James?" Le chiesi camminando lentamente verso la cucina e mi sedetti su una sedia vicino alla penisola "si" rispose "bene, l'ho trovata di nuovo nel giardino di casa mia" "che cazzo sta succedendo, perché tutti questi nemici?" Mi chiese e i feci spallucce "se solo lo sapessi, insomma chi doveva morire é morto, chi c'è ancora?" Chiesi mentre lei svolava la pasta "il vero colpo di scena è solo il fatto che tutto ciò sia a dovuto a quel Burke o come si chiama" ghignai "immagina, avercelo sotto il naso per tutto il tempo e non sapere che è lui" "secondo me se si scopre che è così lo ucciderai immediatamente" annuì e la puntai "hai fatto centro, mezzo secondo e si ritroverà steso per terra" lei ridacchiò "e a quanto pare i nostri hanno deciso una data per poter reclamare ufficialmente il prescelto Boss" la guardai con occhi spalancati "quando?" Le chiesi "circa poco più di un mese" annuì "vicino tutto sommato" lei annuì "dopo anni e anni" continuò lei "secondo te chi avrà il posto" lei mi guardò come dirmi che la risposta era ovvia "Adrian ovviamente" rispose subito dopo "dovresti avere lo stesso ego di anni fa, sei cambiata amica mia" lei fece spallucce e iniziò a mescolare la pasta con il sugo "preparami i piatti" mi disse così alzandomi la aiutai e dopo aver impattato mangiammo tutta la pasta che aveva cucinato "devi imparare a usare le misure, con te le quantità ad occhio non funzionano" lei mi guardò sorridendo mentre aveva in bocca della pasta "sei disgustosa" ciò la fece ridere ancora di più e continuò a mangiare.
"Quindi quando uscirete ancora?" Mi chiese "ha detto questa sera ma vedremo se ci arriveremo vivi sinceramente".
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The bad boy is back
ChickLitCOMPLETO Sequel di IN LOVE WITH A (MAFIA) BAD BOY. Dopo anni Ilaria doveva ritornare a New York per lavoro, ma in quel momento la mafia passava al secondo piano essendo che la sua migliore amica si trovava proprio lì, e dopo di lei c'era anche il su...