BLUEIl suono acuto della mia sveglia, che solitamente interrompe i miei sogni, oggi è stato sostituito da una voce femminile che mi chiama. Questa voce mi scuote dal sonno e mi riporta nel mondo. Spalanco gli occhi per vedere quelli di mia sorella.
"Mamma e Papà sono qui, devi far sparire quell'uomo dal tuo letto!"
Uomo? Letto? Oh cazzo lo spogliarellista! Mi alzo di getto a sedere, coprendomi il seno dagli occhi di Sybil. Le faccio segno di uscire dalla stanza e mi giro a guardare l'uomo sdraiato accanto a me. È abbronzato ha muscoli ben definiti e fieri su tutto il corpo ed un paio di chiappe sode, che sembrano sussurrarmi di morderle.
"Hey... devi svegliarti"
Scuoto il ragazzo che mugola nel sonno. Questo è un bel pasticcio, se mia madre scoprisse che ho fatto sesso con uno sconosciuto, prima delle nozze, andrebbe fuori di testa. Completamente.
"Ti ho detto svegliati!"
Esclamo spingendolo più forte. L'uomo sembra riprendere vita, si asciuga un filo di saliva e si mette seduto sul letto.
"Ascoltami bene, oggi io mi sposo. Mia madre è qui, mio padre è qui. Tu devi prendere le tue cose e andare via. Lo capisci?"
"Che ore sono?"
"Non me ne frega un cazzo di che ore sono, hai capito che cosa ti ho detto?"
L'uomo annuisce guardandomi un po' stordito, si passa il dorso della mano sulla bocca, per asciugare la bavetta mattutina, poi si alza ed inizia a raccogliere i suoi vestiti da terra. Anche io mi infilo il costume da bagno che avevo ieri, controllo il corridoio un paio di volte prima di farlo uscire. Lo accompagno fino all'uscita sul retro e gli sbatto la porta in faccia. Bene, ora posso respirare. Sgattaiolo su per le scale quando sento la voce di mia madre, chiede di me. Accelero il passo e raggiungo la mia stanza al piano superiore. È una stanza ricca di ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza. Sulla prete a destra della porta c'è una scrivania con qualche gingillo, alcune cornici con delle foto, ed una tavola di sughero contenenti altre polaroid di mia sorella, delle nostre amicizie passate, dei nostri animali domestici. A sinistra della porta invece c'è un letto matrimoniale, con alcuni cuscini colorati e qualche pupazzo. E nella parete di fronte c'è la porta del bagno e del armadio a muro, molto spazioso. Sussulto quando sento bussare alla porta.
"Blue, Tesoro sveglia!"
Esclama mia madre. Ha un tono per nulla amichevole. Anzi, è pronta ad entrare ed afferrarmi per i capelli.
"Sono sveglia, faccio la doccia e scendo!"
"Sbrigati, la stylist sarà qui tra poco"
Mi ero quasi dimenticata che oggi mi sposo. Cazzo, oggi la mia vita da ragazza libera finirà, ed inizierà quella da donna sposata. Già mi immagino accanto a Jake come un bel gioiello, ai gala ed agli eventi di beneficenza. A tener su la maschera da moglie felice, donna realizzata. Peccato che non sono mai stata il tipo di ragazza a cui piace frequentare quel tipo di ambienti. Anzi. Preferirei fare la maglia in una casa di risposo, con tanto di Santa messa in tv.
Mi affretto a fare una doccia fredda, per calmare i nervi, dopodiché indosso degli short ed una canottiera e scendo a fare colazione.Le gemelle non ci sono più, la casa è pulita e splendente e non c'è traccia della nostra festa di ieri sera. Non che abbiamo combinato un casino, ma mi sarei aspettata di trovare bicchieri sporchi, coriandoli e profilattici gonfiati.
"Oh eccola, che ti avevo detto?"
Mia madre mi viene incontro con una ragazza al suo seguito. Mi sgrida come se avessi dodici anni, anzi che ventiquattro.
"Lei è Tamara, si occuperà del trucco e parrucco"
La ragazza accanto a mia madre, Tamara, ha lunghi capelli rossi e ricci, occhi verdi e labbra carnose e rosse come ciliegie. Ha un corpo formoso, due seni prosperosi, dei fianchi morbidi che sfoggia con sicurezza. Indossa una salopette verde smeraldo, ed un paio di converse.
"Ciao, piacere"
Mi stringe la mano e mi sorride calorosamente. Dal suo sorriso appare uno smile argentato, e devo ammettere che le sta proprio bene.
"Inizierei da voi due, se per te non è un problema"
Tamara indica Sybil e mia madre, e poi me. Così facendo mi permette di fare colazione e di rilassarmi ancora un po'.
"Sì grazie"
Lo dico con un tono troppo piagnucolante, probabilmente, dato lo sguardo fulmineo che mi lancia mia madre. Tamara sorride divertita ed inizia proprio dalla Dragonessa. Ancora una volta scappo da colei che mi ha messo al mondo, cerco in cucina qualcosa di commestibile da mangiare, per mia fortuna c'è un vassoio enorme di frutta fresca, Croissant caldi e frittelle di ogni genere. Mi verso una generosa tazza di caffè ed esco in giardino. A bordo piscina c'è mio padre con il solito giornale. Davanti a se ha una sola tazza di caffè ed uno dei suoi sigari. L'istinto mi dice di scappare anche da lui, ma le mie gambe mi portano proprio al tavolo sotto la tettoia.
"Ah Blue, eccoti"
Mio padre ripiega il giornale perfettamente, lo sbatte sul tavolo e mi guarda con un sorriso. È un uomo alto un metro e settanta, più o meno. Ha i capelli molto fini e grigi, ha la stessa pettinatura da quando è nato, un ciuffo discreto portato verso il lato destro della testa. È abbastanza magro, per nulla atletico, e porta un paio di occhiali quadrati, spessi.
"Non mi dimenticherò ciò che stai facendo per la nostra famiglia. Abbiamo passato dei momenti brutti, ma ora siamo qui"
Mi siedo abbastanza distante da lui, ma non troppo. Vorrei ridergli in faccia, se pensa che la giornata di oggi è un momento felice per me, allora si sbaglia di grosso. L'unico che ci guadagna è lui.
"Sì... credo"
La conversazione termina li. Mio padre riceve una telefonata e si allontana verso la spiaggia. Mi ci vuole ben poco per finire la colazione, stavo proprio morendo di fame. Ho il tempo giusto per lavarmi faccia e denti, perché Tamara mi richiama per essere truccata e preparata. Mia madre rimane nella stanza per tutto il tempo. È una donna alta e magra, lo è sempre stata. Ha i capelli corti fin sopra le orecchie ed una frangetta corta che le sfiora le sopracciglia. Ha gli occhi verdi, un naso piuttosto pronunciato, zigomi alti ed un collo lungo. Assomiglia a Crudelia De Mon per certi aspetti, soprattuto caratterialmente. Indossa un abito lungo ed aderente con le spalline sottili. Mia sorella ha lo stesso vestito ed entrambi sono Rosa antico. Tamara mi trucca con colori neutri, applica qualche brillantino oro, la matita nera ed il mascara non possono mancare, ed un rossetto rosato. I capelli invece li acconcia un uno chignon elaborato ma molto elegante. Indosso il mio vestito, il velo ed alla fine mi guardo allo specchio. Sono una bella sposa, dopotutto. Il vestito delinea le mie forme, ha uno scollo a cuore che strizza il mio seno verso l'alto. Le spalle sono libere, ed infatti Tamara mi adorna il collo con una collana di diamanti, scelta da mia madre. Aggiunge un paio di orecchini attaccati al lobo, splendenti, e sono pronta.
"Sei bellissima Blue"
Sorride mia sorella. Mia madre se ne rimane zitta e ferma in un angolo della stanza. Mi osserva con uno sguardo indecifrabile, poi si avvicina a me ed annuisce.
"Non rovinare tutto"
Detto ciò esce dalla stanza. Tamara sembra rimanerci male, almeno quanto Sybil. Io invece sono indifferente a questa sua freddezza, non so perché faccia così, ma onestamente è il mio ultimo pensiero in questo momento.
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Because I love you
ChickLitJake Price è uno scapolo molto ambito nel Upper East Side. È l'amministratore delegato della Global Corporation, è ricco, bello e di buona famiglia. La sua vita si incrocerà con quella di Blue Morris. È una ragazza sicura di se, piena di sogni ed am...