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BLUE

Jake l'ha detto. Ha pronunciato quelle semplici parole ed ha scatenato una guerra dentro di me. Mi ha baciata ed è stato diverso dagli altri baci, è stato più difficile fare un passo indietro. Le sue parole cambiano ogni cosa, di colpo non mi interessa più se mi ha nascosto la verità, o se ha causato l'incidente. Mi sento in colpa per questo, dovrei andarmene e riprendere la mia vita dove l'ho lasciata. Fare una lista dei pro e dei contro mi ha portato in un vicolo cieco. Io amo Jake? Sicuramente provo qualcosa per lui, ma non so se si tratta realmente di amore. È tutto così incasinato, non ci capisco più niente. L'unica che può aiutarmi è Sybil. Mi ha chiamata diverse volte nella scorsa settimana, mi ha tempestato di messaggi dove mi chiedeva di tornare a casa ma io non ho mai risposto. Seleziono il suo numero tra i contatti e la chiamo. Risponde immediatamente, con un tono preoccupato.

"Blue ma dove sei finita?! Tutti ti cercano come dei pazzi!"

"Lo so, scusa avevo bisogno di allontanarmi dalla Mamma. Jake è qui con me"

Ammetto. Sybil rimane in silenzio per un istante, dall'alta parte sento il rumore del mare, e del vento sul microfono.

"Ti ho chiamata perché ho bisogno di te. Jake ha detto... beh lui ha mi ama Sybil. L'ha detto mentre discutevamo, mi ama ed io non so che fare"

Parlo a bassa voce fissando la porta, ho paura che Jake venga in camera tutto d'un tratto e mi senta parlare von Sybil. Che cosa dovrei dirgli poi? Sto chiedendo a mia sorella se ti amo oppure no, non è di certo una buona opzione.

"Sai è proprio da te. Sei sempre stata così drammatica in tutto. Jake non ti ha fatto un torto, ha omesso di aver causato l'incidente e tu la stai facendo più grossa di quanto dovresti. Hai avuto due settimane per piangere ed arrabbiarti, ora affronta la situazione di petto e riprendi in mano la tua vita!"

Non è la risposta che mi aspettavo, ma Sybil ha ragione. Ora basta rimuginare nel passato. Jake mi ama, siamo sposati. Concentriamoci su questo.

"Hai ragione"

"Lo so. Io ho sempre ragione"

"Non ti vantare adesso!"

Esclamo facendola ridere. Per la prima volta dopo giorni riesco anche io a sorridere. La pace dura poco, perché Sybil torna alla carica.

"Allora che cosa provi per Jake? Ti fa battere il cuore? Ti fa eccitare? Senti le farfalle nello stomaco?"

"Io non lo so, sono così confusa"

"Ok allora ti faccio delle domande semplici. Tu dovrai rispondermi sì o no"

Mi metto comoda sul letto, incrocio le gambe ed appoggio la schiena contro la testiera.

"Quando ti bacia senti i brividi lungo la schiena?"

"Io..."

"Sì o no Blue!"

"Sì"

Rispondo senza pensare, ma è la verità. Jake bacia così bene, chiunque avrebbe il corpo pieno di brividi dopo.

"Se domani Jake se ne andasse, prendesse le sue cose e ti dicesse che vuole il divorzio, tu staresti male?"

Abbasso lo sguardo sul lenzuolo azzurro, sotto di me, proietto quella ipotetica scena nella mia mente, e la risposta viene da se.

"Sì"

"Lo ami?"

Sorrido, sposto gli occhi sul soffitto e sospiro pesantemente. Analizzo ciò che Jake mi fa sentire, chiudo gli occhi mentre passo al vaglio tutti i ricordi positivi in questi tre mesi. La nostra complicità, il sesso, la sua gentilezza nei miei confronti. Ma ci sono anche le liti e il nostro modo di farci ingelosire l'un l'altra per attirare l'attenzione. Il viaggio a Monaco, il suo sorriso. Sybil ride dall'altro capo del telefono ed io rispondo alla sua domanda.

"Sì"

"Lo sapevo. Ora vai a dirglielo, parla con lui e poi torna qui. La Mamma ti deve delle scuse belle e buone"

Basta così poco per farmi rabbuiare. Mi passo la mano tra i capelli a disagio e scuoto la testa.

"Io non voglio parlare con la Mamma, non gli interessa niente di me. Perché dovrei tornare? Penso che io e Jake torneremo a New York. Puoi venire con noi se ti va"

"Vai a parlare con tuo marito. Poi penseremo al resto"

Mi chiude il telefono in faccia. Vorrei richiamarla per insultarla a manetta, come faccio ogni volta che mi chiude in faccia. Ma invece mi preparo a parlare con Jake. Non ho un discorso pronto, perciò so per certo che sarà un fiasco. Lo trovo davanti alla tv, guarda un programma di cucina, con una birra ghiacciata alla mano, e nudo. Completamente nudo.

"Che cosa fai?"

"Ci sono quaranta gradi fuori, e tu non vuoi tornare agli Hamptons, perciò ho dovuto trovare una soluzione"

Sposta la birra verso le labbra, facendo così il su membro mi saluta, gli lancio un occhiata ma poi torno a guardarlo negli occhi.

"Jake io..."

"Non dobbiamo parlarne, Blue. Ho detto di amarti, tu non mi hai risposto, va bene così"

"Sta zitto e ascoltami Jake!"

Afferro un cuscino del divano e glielo lancio sulle gambe, poi spengo la tv e mi ci posiziono davanti. Jake posa la birra accanto ai suoi piedi e si concentra su di me.

"Dio... perché è così difficile?"

Mi passo i palmi sudati contro gli shorts, ma non funziona affatto. Anzi, peggiora la situazione.

"Prenditi il tuo tempo"

Jake mi sorride dolcemente, si siede più composto ma sposta il cuscino accanto a se. Accavalla le gambe, e facendo così il suo membro si sposta ed io posso parlare senza sentirmi male.

"All'inizio odiavo tutto questo. Essere un oggetto di scambio e sposarmi così presto. La mia intenzione era quella di divorziare ad un certo punto. Ma ora le cose sono cambiate, io sono cambiata. Sono solo tre mesi, è vero, eppure io sono diversa. Ti ho odiato, e poi... beh adesso io ti amo Jake. E non lo dico solo perché tu l'hai detto. Io ho provato diverse emozioni, e tutte con te. Ci sono stati molti bassi, ma i momenti alti passati con te sono stati i migliori"

Jake mi guarda negli occhi. Ha i gomiti appoggiati sulle ginocchia, ed i palmi uniti come a formare una freccia verso di me.

"Perciò voglio dare una reale possibilità a questo matrimonio. Basta bugie, basta liti. Non voglio essere come i miei genitori, non voglio amarti mentre tu ti scopi le donne nel tuo ufficio. Voglio essere tua moglie, l'unica a cui pensi e che ami. Non voglio mettere al mondo dei figli e poi affidarli alle mani di tate, e
voglio continuare ad essere quella di Monaco, con te"

Jake si alza dal divano, mi afferra una mano che si mette sul cuore. La sua pelle è bollente e appiccicosa per il sudore, ma non sposto la mano.

"Lo giuro sulla mia vita. Niente amanti e tate, non diventeremo come i tuoi genitori"

La sua promessa sembra sincera. Mi alzo sulle punte, Jake appoggia le mani sui miei fianchi mentre io lo bacio. Mi tira sul suo corpo, poi inizia a camminare verso la camera. Mi stende delicatamente sul letto, ed inizia a spogliarmi. La sua lingua si insinua nella mia bocca, sa di birra, un po' troppo amara per i miei gusti, ma su di lui sta così bene. Il suo membro mi accarezza una coscia, basta quello per farmi eccitare da impazzire. Jake però si tira indietro.

"Non posso prenderti nel letto di Bryce... rimani comunque la sua sorellina, non posso"

Jake mi carica sul suo corpo, fa retromarcia verso il soggiorno. A quel punto gli ricordo del topo morto sotto i cuscini del divano, e perciò Jake ci porta fino al bagno, sotto l'acqua fresca che allevia il nostro calore, ma non l'eccitazione.

Because I love you  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora