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BLUE

Apro il rubinetto dell'acqua fredda e ci spingo sotto i polsi. Bagno le mani poi me le appoggio sul collo e sulle guance. Non ha molta importanza se rovino la base perfetta che mi ha fatto Tamara. La cerimonia è passata, ora mi aspetta solo una lunga serata dove tutti mi faranno gli auguri, e mi daranno consigli su come essere una brava moglie. Jake è sexy, ha indosso un completo blu scuro che lo fascia alla perfezione. Jake è bello anche con in dosso un cartone della pizza. La cerimonia è stata classica e dolce, se solo al mio fianco ci fosse stato l'amore della mia vita. Jake sembrava sincero quando mi ha giurato amore e fedeltà, ma dubito su questo ultimo punto. Qualcuno bussa alla porta del bagno, alzo gli occhi al cielo, e dopo un ultimo sguardo veloce alla mia figura allo specchio, apro la porta. È Sybil che mi cerca, mi riporta dentro il bagno e si chiude la porta alle spalle.

"Stanno per servire la cena. Dobbiamo proprio andare, se vuoi piangere devi darti una mossa"

"Come sei drammatica, sto bene"

Sybil mi guarda con sfiducia, onestamente anche io credo poco in quello che ho detto. Ho avuto bisogno di una pausa, è vero, ma ora mi sento meglio. Firmate le carte volevo piangere, ma ho compattato tutto ed ora quelle emozioni sono nascoste in una scatola, nel fondo del mio cervello.

"Bene. Andiamo allora"

Sybil mi prende per mano ed insieme usciamo dal bagno. La sala del ricevimento è piena di persone ingessate, vestite di tutto punto, e con un aria così sofisticata. Non conosco la metà delle persone che sono qui con noi, ed onestamente non ho alcuna intenzione di conoscerle. Io e Jake siamo seduti in un tavolo tutto nostro, è un tavolo rotondo da sei persone. Al centro di esso c'è un centrotavola floreale, con una candela al centro. Io e Jake siamo seduti uno accanto all'altro, mio marito mi aspetta accanto al tavolo, chiacchiera con Baxter, suo fratello. Sybil mi accompagna alla sedia, poi mi bacia una guancia e raggiunge i miei genitori ed i signori Price, al loro tavolo. Dopo interminabili minuti Jake si degna di sedersi accanto a me. Mi lancia uno sguardo veloce, si schiarisce la voce ed infine si avvicina al mio orecchio per sussurrare qualcosa.

"Siamo ad un matrimonio, Principessina, sorridi"

Gli sorrido nel modo più forzato possibile, dopodiché incrocio le braccia sotto il seno. Il catering ci serve la cena, iniziamo da un primo di pesce, e proseguiamo verso la carne e le verdure. Per tutto il tempo io e Jake ci scambiano qualche parola, apprezzamenti sulla carne, ma niente di spontaneo. Sento che questo matrimonio è iniziato proprio male, ed ho paura della luna di miele. Insomma Jake è loquace, è spiritoso, è ironico. Eppure adesso sembra così a disagio, così fuori posto.

"Balliamo"

Non è un invito, è un ordine. Jake si pulisce le labbra con il tovagliolo di stoffa, che poi butta sulla tavola. Mi porge la mano ed io la prendo, mi porta fino al centro della sala. Il Dj mette un lento ed io e Jake iniziamo a dondolare.

"Dopo la torta c'è ne andiamo da qui. Andremo in aeroporto, prenderemo un aereo che ci porterà in Jamaica. Nessuno da dove andremo in Luna di miele. Niente lavoro, niente famiglia. Solo sesso, sesso, e spiagge"

Mi sussurra ad un orecchio, il suo fiato caldo contro la pelle mi causa dei brividi che scivolano giù per la schiena e si tuffano tra le mie gambe. Jake si tira indietro e mi sorride, china la testa di lato per lasciarmi un bacio sotto la linea della mascella. Mi da un assaggio di ciò che mi capiterà in Jamaica. La sua bocca su di me, le sue mani su di me. Oh cielo. È l'unica cosa che mi viene in mente.

"Che cosa ti fa pensare che io voglia far sesso con te?"

Lo provoco, Jake ride di gusto. Il suo petto vibra contro il mio, mentre io lo guardo seria.

"L'altra volta ho sentito come ansimavi, con le mie dita nelle mutande. Il tuo corpo freme per un mio tocco. E chi sono io per negarti il piacere?"

Arrossisco nel ricordare ciò che mi ha fatto sul terrazzo, un paio di giorni fa. Come potrei dimenticare ciò che ha fatto con quelle dita?
Lo guardo negli occhi, vorrei odiarlo, ma la realtà dei fatti è che sono curiosa di provare il magnifico Jake Price. Se proprio devo passare due settimane con lui, in un paese straniero, allora è meglio sfruttare tutto ciò che può darmi, no?

"Sei uno stronzo"

"Uno stronzo che ti farà venire così intensamente, e copiosamente, che poi ne vorrai di più. E quando succederà io sarò pronto a prendermi tutto ciò che mi darai. Siamo sposati adesso, possiamo trarne il meglio da questa unione"

Per una volta Jake ha ragione. Possiamo goderci a pieno il sesso, e provare quanto meno ad avere un rapporto amichevole l'uno nei confronti dell'altro. Almeno finché non avrò la possibilità di chiedere il divorzio.

"Rimani comunque uno stronzo ai miei occhi"

La musica termina, Jake si allontana da me con un sorriso e fa un piccolo inchino alle persone che battono le mani per noi. Mi riaccompagna al tavolo e mi bacia. La sua lingua mi accarezza le labbra, e si insinua nella mia bocca. È un bacio decisamente inappropriato agli occhi di chi ci sta guardando. Jake invece vuole dimostrarmi che ha ragione. Si stacca da me con uno schiocco, subito sento la mancanza delle sue labbra, e ne voglio di più.

Because I love you  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora