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JAKE

Sollevo il bilanciere fino al petto, poi lo riporto all'altezza del bacino, e continuo così. Per due settimane ho oziato, ho scopato e mangiato. Ora è tempo di tornare informa. La villa che ho comprato ha una palestra al piano terra. Una stanza abbastanza grande per contenere gli attrezzi giusti. Blue si è persa tra le mura di questa villa con lo sguardo meravigliato, ed un sorriso sul viso, propio quello che ci voleva per il nostro rapporto strano. La villa le piace, questo mi basta per respirare un po'.

"E con la storia di suo fratello? Papà ti ha detto di dirle la tua versione dei fatti, prima che qualcuno la dica per te in modo sbagliato"

Baxter interrompe la mia concentrazione. Guardo la mia figura allo specchio, osservo in particolare i bicipiti che si gonfiano quando sollevo il bilanciere.

"Non è il momento giusto. Blue ed io facciamo piccoli passi, litighiamo e torniamo al punto di partenza. È un momento delicato"

Baxter mi guarda contrariato, so che cosa pensa. Andando avanti la scintilla diventerà un enorme incendio, ma al momento io e Blue camminiamo sul filo del rasoio.

"Sono sicuro che Blue capirà. Tu non potevi sapere che..."

Lo zittisco non appena vedo Blue entrare nella stanza. Sbatto il bilanciere sul pavimento e gli so un buffetto sullo stomaco.

"Hey Bax... come va?"

Blue indossa un completo formato da pantaloncini molto aderenti ed un reggiseno sportivo, entrambi color pesca. Ha i capelli legati in una coda, ed ha le AirPods alle cuffie.

"Tutto bene, com'è andata la luna di miele?"

Blue mi lancia uno sguardo divertita, poi annuisce. Si avvicina sempre di più, finché non noto un velo di sudore sulla sua pelle abbronzata.

"I miei mi hanno scritto. Cena alle sette a casa dei tuoi, io vado a prepararmi"

Blue esce dalla stanza non appena ha terminato la frase. Sono le sei e quindi, perciò è meglio terminare l'allenamento. Afferro la maglietta di Baxter in un pugno e lo avvicino a me.

"Tieni la bocca chiusa su Bryce, dico sul serio Bax. Le parlerò quando saprò che fra noi è tutto ok. Chiaro?"

Baxter annuisce ma non ha uno sguardo convinto. Decido di fargli un minimo di fiducia, del resto è mio fratello, non tradirebbe mai la mia fiducia. Lo lascio andare con una piccola spinta, dopodiché esco dalla palestra e salgo al piano superiore per prepararmi.

*****

Il giardino dei miei genitori è una piccola fattoria. Mia madre ama la natura, il giardinaggio. Ha un paio di galline, una cavalla, qualche oca, alcuni conigli sparsi per la proprietà ed un orto abbastanza grande per ospitare ogni tipo di ortaggio e spezie. Noi occupiamo un piccolo spazio nel giardino, sotto un gazebo fiorito. Mia madre ha uno staff molto ristretto che la aiuta con la tenuta, giusto una cuoca, un paio di ragazze per le pulizie ed un giardiniere che ogni tanto le da consigli botanici. Del resto se ne occupa lei. Ci serve la cena, un piatto di pasta fatta in casa. È molto orgogliosa dei suoi prodotti, oserei dire che si vanta più dei suoi peperoni, che dei diamanti che mio padre le regala.

"È da un po' che io ed Isaac non facciamo una luna di miele, l'anno scorso siamo andati a Bali e poi in Kenia. È stato bellissimo"

Mia madre sorride guardando mio padre, si tengono per mano e si guardano con quello sguardo innamorato che hanno sempre avuto negli occhi. Mi giro a guardare Blue che li guarda a sua volta con un sorriso tenero sulle labbra. Il suo sorriso si spegne rapidamente non appena sua madre attira l'attenzione su di se.

"Io e Gordon siamo andati a Venezia. Un posto magico"

Nei suoi occhi non c'è l'amore che si percepisce in quelli dei miei genitori. Lei e suo marito sono freddi l'uno con l'altra, assenti.

"Beh ora che siamo una famiglia possiamo viaggiare insieme. Lasciamo in America i figli e viaggiamo per il mondo"

Mia madre è spensierata mentre parla, è raggiante. La Signora Morris invece è rigida, e diffidente. Sorride solo con le labbra in modo superficiale, guarda verso il basso smettendo di sorridere ad una velocità inquietante. L'atmosfera si fa testa quando mio padre ed il signor Morris parlano dei progetti futuri della Global Corporation, Blue si estrania dalla discussione mentre io ascolto in silenzio.

"Il posto da amministratore delegato andrà a Blue, come concordato"

Il signor Morris guarda mio padre aspettando una conferma che però non arriva.

"Mio figlio è idoneo a ricoprisce il posto, almeno finché Blue non sarà abbastanza competente in materia. Dirigere una società è complicato, ci vogliono anni di esperienza che Jake ha"

Blue annuisce un po' delusa. Non può prendere le redini della società non appena uscita dal College, detto ciò non significa che non avrà un buon posto alla Morris Press.

"Come? Avevamo stabilito che..."

"Avevamo stabilito che Jake avrebbe preso le redini della Morris Press finché Blue non sarebbe stata sufficientemente preparata. Non ho speso tutti quei soldi per ripagare i tuoi debiti, per poi vedere la società sprofondare nel caos più totale nelle mani di una ragazzina inesperta!"

Mio padre mette a tacere Gordon, che stringe i denti e lo incenerisce con lo sguardo.

"Papà, il signor Price ha ragione. Jake mi affiancherà finché..."

"Blue non ti intromettere"

La signora Morris zittisce mia moglie, la cosa mi crea qualche problema. Blue non ribatte ma noto il suo nervosismo sotto pelle. Le prendo la mano e la stringo, cerco di infonderle un po' di forza e coraggio. Non può farsi mettere i piedi in testa in questo modo.

"Si tratta del suo futuro, Signora Morris, Blue ha tutto il diritto di intromettersi"

"Tesoro"

Mia madre mi richiama, e non appena la guardo, scuote la testa per dirmi di non entrare in questa discussione. Però è troppo tardi, la signora Morris riempie i polmoni d'aria e mi affronta a testa alta.

"Io e Gordon ci aspettiamo grandi cose da Blue. Ricopre un posto che sarebbe andato a suo fratello. Non è giusto ciò che state facendo, Blue sarà l'amministratrice delegata della società di suo padre, che a voi piaccia o no"

La signora Morris sposta lo sguardo tra me e mio padre, dopodiché si alza e lascia la tavola. Il signor Morris la segue a ruota con il muso lungo, mentre Blue è rossa come un peperone.

"Dio.. mi dispiace così tanto"

"È tutto ok, Blue, non ti scusare per i tuoi genitori"

Mia madre la rassicura con un sorriso, Blue mi guarda ancora una volta. Vedo molta forza nei suoi occhi, ma anche tanto imbarazzo. Le lascio un bacio sulla fronte, che forse per lei non ha molto valore, ma in quel bacio metto tutto il mio rispetto.

Because I love you  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora