Because I love you

30

BLUE

È una settimana che non esco di casa, il che è strano per me. Sono rimasta nella mia stanza a pensare, rimuginare, cercare di trovare una soluzione a questo problema. Jake ha causato l'incidente che ha portato Bryce alla morte. Tecnicamente non ha mentito, ha omesso questo dettaglio. Non riesco a capire se sia giusto continuare il matrimonio, oppure andare via. Allontanarmi da Jake. La cosa più sensata che mi viene da fare è andare da mia madre. Forse questo momento di sconforto reciproco ci avvicinerà. La trovo in sala da pranzo con una tazza di tè fumante, mio padre le è seduto accanto mentre legge il giornale, come ogni mattina. Sybil invece è a due posti di distanza da loro, intenta a consumare la sua colazione. Mi siedo in quei posti liberi, accanto a mia madre. Lei mi lancia uno sguardo, ma non lascia trapelare alcuna emozione. È tesa, come tutti noi, la rivelazione di Jake è stata dura per tutti.

"Ho bisogno del tuo aiuto. Non so cosa devo fare adesso con Jake"

Ammetto in imbarazzo. Lei prende un generoso sorso di tè, rimane composta sulla sedia, ma si guarda attorno.

"Hai fatto una promessa davanti a Dio, e davanti ad un avvocato"

La sua risposta è ferma, tagliente, fredda come il ghiaccio. Ingoia e vai avanti? È questo il suo aiuto?

"Jake però ha..."

"Non ha importanza che ha fatto Jake, Blue"

Insiste mio padre con uno sguardo severo. Non capisco perché si comportano così. Bryce era il figlio prediletto, il gioiello della corona. Man mano che li guardo capisco che c'è molto di più.

"Il padre di Jake vi ha pagati... non è così?"

I due non rispondono, guardano in punti diversi della stanza, e tutti sanno che chi tace acconsente. Mi alzo di scatto dalla sedia ed inizio a camminare per la stanza. Facendo così lo stress diminuisce?

"Quanto vi ha pagato esattamente?"

"Blue..."

"Quanto cazzo vi ha pagato per tenere la bocca chiusa?"

Urlo a pieni polmoni, sbatto le mani sul legno del tavolo, così facendo le stoviglie su di esso tintinnano, e Sybil sussulta.

"Tu non hai idea di ciò che io e tuo padre abbiamo passato, non puoi trattarci come se fossimo i cattivi della storia!"

Finalmente posso vedere un lato di mia madre che per anni ha nascosto sotto una maschera di ghiaccio. Eccola qui, Miranda Morris non è solo un pezzo di ghiaccio con un bastone nel culo. I suoi occhi si fanno rossi e lucidi e le sue guance si riempiono di lacrime. Si porta una mano sul petto e respira profondamente. Un attimo dopo è di nuovo la donna cinica e fredda che mi ha abbandonata ripetutamente.

"Pensi che io abbia scelto di sposare tuo padre? Pensi che abbia scelto di prendere quei soldi per stare zitta? No, certo che no, io ho lottato, urlato, pianto e pestato i piedi, ma a cosa è servito? L'uomo ha vinto comunque. Jake non c'entra nulla con questa storia, è una vittima di suo padre, io l'ho perdonato, fallo anche tu e torna ad essere sua moglie senza lamentarti!"

Mia madre non ha altro da aggiungere, lo show è finito, si ritira nel suo camerino come un'attrice drammatica, pronta ad interpretare un altro ruolo dopo la pausa. Mio padre legge il suo stupido giornale, con occhi colmi di imbarazzo e disagio, mentre Sybil fissa la sua colazione con le guance rigate dalle lacrime. Capisco che nemmeno la mia famiglia può aiutarmi in questo, nessuno di loro. Sono troppo impegnati a pensare a loro stessi per occuparsi di me. Non c'è più posto per me qui, devo andare via. Torno nella mia stanza il più veloce possibile, riesco a stento a mantenere i singhiozzi. Faccio le valige, dopodiché prendo una delle tante macchine di mio padre e scappo via.

Spazio Autrice
È un capitolo un po' corto, sto anche aggiornando in anticipo. Stasera vado a vedere Ant-Man perciò aggiorno prima. Mi dispiace se è un po' corto, ma purtroppo ho poco tempo. Spero comunque che vi piaccia. xx Eni.

P.S
Fatemi sapere se andate anche voi stasera, e se vi è piaciuto. Ricordatevi che ci sono 2 Post credit ☺️