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BLUE

Sono ferma immobile stesa sul letto, Jake ha un braccio appoggiato sulla mia pancia e la testa sulla mia spalla. Non so che cosa fare, dovrei fingere che non sia successo nulla, oppure affrontare ciò che abbiamo fatto questa notte? La cosa migliore per entrambi sarebbe quella di fingere di non esserci fatti la guerra fino a qualche ora fa, di goderci questa pace e vedere come andrà. Non ho il tempo per pensarci oltre, Jake si stiracchia ed apre gli occhi.

"Buongiorno"

Si sporge verso le mie labbra e ci lascia un bacio a stampo, prima di alzarsi dal letto completamente nudo. Non riesco a distogliere lo sguardo da lui, dai suoi tatuaggi. La notte scorse è stata bella, sarebbe stata bella per chiunque. Jake ha la fama di essere bravo a letto, e devo ammettere che non sono solo dicerie. Questo non vuol dire che io provi qualcosa per lui, ne che ho deciso di non divorziare. Il sesso non basta.

"Ti va di andare a fare un giro in città? Potremmo fare un po' di shopping, mangiare in un ristorante... sai quelle cose che una coppia normale farebbe in un matrimonio normale"

Jake fa la pipì proprio come un uomo. Con le gambe aperte, la mano contro il muro e la testa verso l'alto a guardare il soffitto e le pareti. Strizza i glutei un paio di volte prima di pulirsi e tornare in camera.

"Allora?"

"Sì... io.."

Probabilmente mi sono persa nel guardare il suo bellissimo corpo tatuato, e non ho ascoltato bene le sue parole. Jake incrocia le braccia al petto e mi guarda confuso.

"Voglio chiederti scusa per le cose che ho detto, non voglio che questo matrimonio inizi così. Perciò mettiamo una pietra sopra a tutto quello che è successo e andiamo avanti da oggi. Voglio essere un buon marito per te"

Annuisco mentre cerco con tutte le forze di non abbassare lo sguardo al suo membro eretto. Jake sorride, batte le mani una sola volta, dopodiché si ficca sotto la doccia. Mi risveglio dal mio stato di confusione e decido di prepararmi. Faccio la doccia nel bagno della stanza accanto, non penso che fare la doccia con lui sia di aiuto alle mie ossa ed ai muscoli indolenziti. Mi ha sbattuta così forte contro il muro, e sul letto, che tutto il corpo mi fa male. Mi ci vuole una bella doccia calda per alleviare le mie sofferenze post sesso strabiliante. Indosso una salopette di jeans a pantaloncini, ed un paio di sneakers. Lego i capelli in una coda alta, dopodiché scendo in cucina. La tavola è imbandita come se avessimo ospiti per colazione, Jake è seduto a tavola con un caffè fumante ed un piatto colmo di frittelle e bacon.

"Chi mangerà tutto quello che non mangeremo noi?"

Domando realmente interessata. C'è davvero tanto cibo che noi due non mangeremo mai, come ad esempio l'enorme insalatiera riempita con cubetti di frutta, così come l'intero pacchetto di Bacon fritto e le mille uova strapazzate. Jake solleva le spalle, mastica velocemente il boccone per poi infilarsi in bocca in altra quantità spropositata di bacon. Rettifico, forse lui ce la farà a finire tutto.

"Ho comprato una casa agli Hampton, due giorni prima di sposarci. Ha una piscina, un paio di ettari di terreno..."

"Bene, hai tirato fuori l'argomento soldi. Parliamone"

Jake sembra spaesato, prende un sorso di caffè però annuisce. È importante per me sapere che Jake non farà più spese così folli, e che se le vorrà fare dovrà prima parlarne con me.

"Vorrei che in futuro non decidessi da un giorno all'altro di spendere milioni per oggetti inutili"

"Una casa agli Hamptoms non è inutile. Vuoi dividere la casa con i miei genitori? Bambina ho quarant'anni"

Non so se ridere di ciò che ha detto, oppure rifletterci. Non voglio di certo essere mia madre, ne un oggetto di arredamento. D'estate agli Hamptons e d'inverno a Manhattan. Tutti gli anni, per tutta la vita?

"Sappi che non rimarrò agli Hamptons ogni anno per le vacanze estive. Voglio viaggiare, godermi la vita"

Jake continua ad abbuffarsi di cibo mentre io parlo. So per certo che finirò come mia madre ad un certo punto, ma non prima di aver viaggiato per il mondo.

"Ok, un anno Hampton e l'altro il mondo. Altro?"

"Non voglio che fai spese folli, come case, auto o gioielli. È importante mettere da parte un fondo che magari potremmo goderci in pensione. Mi capisci?"

Jake annuisce aspetta di ingoiare il cibo prima di parlare, apprezzo questo piccolo accorgimento.

"Mio padre ha creato un fondo pensionistico per me ed i miei fratelli quando avevamo cinque anni, ogni anno ci metteva più di venti mila dollari. Tecnicamente posso sperperare tutti i soldi che ho"

Questa nuova rivelazione cambia le carte in gioco, a quanto pare Jake Price è più ricco di me. Mi sento più sicura, sento di avere una rete sotto di me, e la cosa mi piace.

"Ok beh... allora andiamo a fare shopping"

Jake sorride. Io prendo un po' di frutta con la forchetta e me la infilo in bocca. Jake guarda le mie labbra mentre mastico, si accorge del mio sguardo troppo tardi.

"Allora stanotte.."

Lascia la frase in sospeso. Non avrei voluto parlarne, ma evidentemente ne parleremo.

"È stato intenso, non lo nego"

"Oh andiamo. Ti è piaciuto, soprattutto quel giochino che ho fatto con la lingua, facevi le fusa come una gattina"

Jake non si ferma nemmeno quando gli premo la mano sulla bocca, anzi, la lecca come un ragazzino delle medie. Mi sento così in imbarazzo, il mio orgoglio ha fatto crack, e dubito che si riprenderà tanto in fretta.

Spazio Autrice
Ammetto che questo capitolo non è il massimo, sono davvero stanca perciò non scrivo molto bene. Comunque spero che vi piaccia e mi scuso per il piccolo ritardo. xx Eni.

Because I love you  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora