11

5.7K 158 3
                                    



Sybil mi stringe in un forte abbraccio, non ci vedremo per due settimane, eppure sembra un eternità. Io e mia sorella abbiamo sempre fatto tutto insieme, i viaggi, andare a scuola, fino al liceo avevamo anche gli stessi amici. Ha solo due anni in più di me e siamo molto unite.

"Portami un po' di erba!"

Esclama facendomi scoppiare a ridere. Mi mancherà in queste due settimane, anche se scommetto che mi chiamerà ogni giorno. Si fa da parte quando i miei genitori si avvicinano, mia madre mi guarda fredda, le sue labbra formano una linea dura ed i suoi occhi sembrano lucidi. Starà per caso piangendo perché me ne vado? Impossibile, dopo Bryce la mamma non è stata più quella di una volta. Ad un certo punto ho iniziato a pensare che probabilmente sfoga la sua tristezza ed il suo dolore su di me. Mio padre mi da una pacca sulla spalla e sorride come un mammalucco.

"Siamo orgogliosi di te, Blue"

Quelle poche parole sono insignificanti per me, so che non è così. E comunque il loro orgoglio deriva da qualcosa che mi hanno costretto a fare, e non qualcosa partita da me.

Mia madre si guarda intorno, mentre mio padre cerca di dire qualcosa, ma poi annuisce e si allontana con sua moglie. Prima di partire mi cambio, indosso un tubino in raso bianco. Ha le spalline sottili ed uno scollo dritto. Si stringe sulla vita e continua fino a mezza coscia. È molto aderente, ma è comodo. Jake si sfila la giacca e sbottona i primi due bottoni della camicia. Per andare in aeroporto ha affittato una limousine bianca, è bellissima ed è nello stile di Jake. Lui è il principe di questa città, è ricco, è bello e sfoggia ciò che ha in ogni modo e circostanza. Saluta la sua famiglia con un ultimo abbraccio, e per un piccolo momento lo invidio. Invidio come sua madre lo guarda fiera, come suo padre lo stringe forte a se. Sono invidiosa dell'amore così naturale e semplice, che solo un genitore può darti e che a me è stato negato. I miei genitori hanno sofferto molto per la morte di mio fratello, ma hanno reagito nel modo sbagliato. Si sono chiusi nel loro dolore, invece di condividerlo come è Sybil. Jake mi apre la portiera come un gentiluomo, mi offre anche la mano per farmi accomodate all'interno. La prima cosa che noto sono le lucine sul soffitto della macchina, i sedili sono in pelle nera e tra i due sedili c'è un piccolo tavolino, sopra di esso si trova un secchiello con del ghiaccio ed una bottiglia di Champagne. Jake fa il giro della limousine e si accomoda alla mia sinistra.

"Possiamo andare"

Comunica all'autista che annuisce e parte verso l'aeroporto. Jake preme un bottoncino affisso sulla parete, si alza un divisorio tra noi ed i posti di guida, è un vetro semplice a specchio. A quel punto Jake si arrotola le maniche fino si gomiti ed apre la bottiglia di Champagne.

"A noi, e alla luna di miele"

Alza il calice ed io faccio lo stesso, lo scontra con il mio facendo tintinnare il vetro, dopodiché se lo porta alle labbra e ne sorseggia un po'. Trovo quel gesto sexy, dal modo in cui è vestito, con l'aggiunta di un piccolo ciuffo di cappelli scappati dal gel, che gli ricade sulla fronte.

"Ci vorrà un po' per arrivare in aeroporto"

Mi comunica guardandomi negli occhi, allarga le gambe ed appoggia un gomito sul bordo del sedile, sotto il poggiatesta. È un invito a cavalcarlo ferocemente? La sua risposta arriva quando mi prende una gamba e se la porta sulle sue. Mi slaccia il cinturino del sandalo con un tacco importante, e me la sfila lasciandola cadere ai suoi piedi. Le sue mani circondano il mio piede, i suoi pollici spingono nella parte alta della pianta ed io vado in estasi.

"Scommetto che è così che hai conquistato molte donne"

Jake sorride lavorando sui punti più dolenti. Il suo massaggi si sposta più su, sulla caviglia e sul dorso del piede.

"Qualcuna.. sì. Beh questo è ciò che ti aspetterà d'ora in poi, posso massaggiarti ogni volta che vorrai"

Mi scappa una risata che non trattengo affatto. Sposto la gamba ed interrompo quel massaggio splendido. La voce con cui l'ha detto è così roca, e lo sguardo così eccitato. Sta cercando di sedurmi, è poco ma sicuro.

"Scusami, sembravi così... un adolescente arrapato. Ecco cosa sembravi"

Jake scuote la testa con un ombra di sorriso, si muove a disagio sul sedile, afferra il suo calice e lo butta giù in un sorso solo. Le sue tecniche di seduzione non funzionano con me, almeno non queste frasi sensuali in stile film porno. Probabilmente Jake l'ha capito, ma non sa come gestire la mia indifferenza.

"Sai Jake, anche io so giocare"

L'uomo solleva le sopracciglia, ho tutta la sua attenzione. Mi metto a cavalcioni su di lui, mi sollevo leggermente il vestito per stare più comoda su di lui. Afferro i suoi capelli in una mano, per tirargli indietro la testa. Passo la lingua su tutto il suo collo, sul mento ricoperto dalla barba, dove i suoi peli ispidi e duri mi pizzicano la lingua, e mi fermo sulle labbra che stringo tra i denti. Jake mi afferra il sedere con le mani, mi strofina contro di se come se avesse un bisogno assoluto di sentimi. Jake infila la lingua nella mia bocca, mi esplora, cerca la mia lingua e poi si muove con essa. La mia presa sui suoi capelli diminuisce, finché la mia mano non si chiude intorno al suo collo muscoloso.

"Posso dominarti se mi va, posso scoparti e poi buttarti via. Posso usarti, proprio come tu volevi usare me. Non sono una di quelle donne che ti portavi a letto, senza autocontrollo, senza un minimo di amor proprio. Dovrai sforzarti un po' di più per piegarmi come vuoi tu"

"Chi ha detto che non ci riuscirò alla fine?"

Ghigna eccitato più che mai. I suoi occhi sono scuri, si muovo dai miei occhi alle mie labbra in modo frenetico. Le sue mani si spingono tra le mie gambe, io però gli afferro i polsi e li incateno lontani da me.

"Ti sei mai fermato a pensare che potrei essere io quella che ti piegherà?"

Jake mi guardare fisso, non dice nulla. Il suo respiro sbatte pesante contro le mie labbra ancora umide per il bacio, vuole baciarmi, lo percepisco, eppure non lo fa. Vuole dimostrarmi che ha tutto il potere. Torno a sedermi accanto a lui senza degnarlo di uno sguardo. Mi sento soddisfatta, l'ho lasciato con la bocca asciutta e l'uccello duro nei pantaloni.

Because I love you  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora