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JAKE

Blue è piuttosto nervosa, lo capisco da come si morde le pellicine delle dita, come muove le gambe e come si arrotola i capelli tra le dita. Fa dei piccoli nodi sulle punte che poi strappa e butta via. È qualcosa che le ho visto fare spesso ultimamente, è chiaro che tornare agli Hamptons la mette a disagio. Più che altro per il rapporto che ha con sua madre, avrà a che fare con lei una volta tornati. Ha altri dieci minuti per prepararsi a quello che succederà, dopodiché dovrà improvvisare.

"Va tutto bene?"

Le sposto la mano dalla bocca, così da farla smettere di mangiarsi le pellicine, e crearsi dei tagli sulla pelle. Blue annuisce e so per certo che mente.

"Non dobbiamo farlo per forza. Non le devi niente, Blue"

"Lo so. Ma è giusto chiudere questa storia una volta per tutte. Non possiamo più fingere che vada tutto bene, mia madre mi ha spezzata così tante volte, ed io non ho più intenzione di fingere"

Le trema la voce, gli occhi diventano lucidi ed i suoi tic nervosi ricominciano. Le stringo la mano e la appoggio sulla sua coscia. Rimaniamo così per il resto del viaggio. Una volta arrivati a casa abbiamo giusto il tempo per una doccia ed un cambio d'abito. Dopodiché arriva il momento della cena. Ci ritroviamo a casa dei Morris alle otto in punto. Baxter e Sybil escono, perciò siamo solo noi quattro. Blue si siede accanto a me nella parte destra del tavolo, i miei genitori davanti a noi, ed i signori Morris a capo tavola.

"Siamo felici di vedervi insieme, sapevo che avreste superato la cosa"

Mia madre è sinceramente felice per noi, sorride cordialmente a Blue, che ricambia con affetto. L'aria è tesa, la signora Morris sembra pensierosa. Beve un paio di bicchieri, mentre suo marito le fa cenno di smettere. Mio padre spende qualche parola sulla famiglia, sull'amore, cose che ascolto diversamente adesso. Mentre i signori Morris sono silenziosi per tutta la cena.

"Perciò dove sei scappata?"

Miranda solleva lo sguardo su sua figlia, ma solo per qualche istante. Passa le dita, smaltate di rosso, sullo stelo del bicchiere. L'altra mano la tiene sul grembo in modo disinvolto.

"Nell'appartamento di Bryce"

Blue risponde senza guardarla, i miei genitori sono in imbarazzo, così come il padre di Blue. So per certo che la mancanza di spina dorsale lo porterà a stare zitto per tutto il tempo, con lo sguardo basso, cercando di non farsi coinvolgere. Sta per scatenarsi l'inferno, e lui è come un topo che scappa dalla parte opposta.

"Tuo padre ti ha detto di non metterci più piede, o forse sbaglio?"

Miranda punta lo sguardo su mia moglie, è fredda e colma di rabbia. Un estraneo potrebbe pensare di Blue e Miranda che sono due totali sconosciute, o magari due donne che non provano simpatia l'una per l'altra, ma non penserebbe mai che sono madre e figlia.

"Blue rispondi a tua madre"

Interviene il signor Morris. Blue viene trattata come una bambina adesso? Non come una donna che ha staccato la spina, incapace di sopportare tutta la merda che questi due, male assortiti, le hanno fatto passare.

"Dove sono finite le apparenze Mamma? I signori Price non devono pensare che siamo una famiglia felice?"

Blue trova il coraggio per guardare sua madre negli occhi. Quest'ultima ha un bagliore di follia nello sguardo, prima di sbattere con forza la mano sul tavolo, si alza in piedi come un drago pronto a sputare fuoco.

"È questo il rispetto che merito? Dopo tutto quello che ho fatto per te, per questa famiglia!"

Il mio istinto mi dice di difendere Blue, di prenderla e portarla nel giardino o direttamente a casa, ma è giusto che Miranda e sua figlia abbiano questa opportunità per dirsi ciò che per anni hanno nascosto in una scatola. È inevitabile.

"Forse è meglio che..."

Mia madre si alza seguita da mio padre, ma Miranda li ferma con un gesto della mano.

"No, ora fate parte di questa famiglia, guardate con i vostri occhi che razza di figlia ho!"

Miranda cammina per la stanza con il respiro pesante, il rumore dei suoi tacchi riecheggia nella sala da pranzo. È l'unico suono oltre al suo respiro pesante.

"In una famiglia ci sono alti e bassi..."

"Oh ma chiudi quella boccaccia, non fai altro che ostentare la tua bella casa, i tuoi figli intelligenti e vivi. Mentre io ho un figlio morto ed un marito che sembra più un cartonato!"

Urla la donna contro mia madre. Blue scoppia a ridere, anche se non c'è nulla di divertente. La sua ristata ben presto si trasforma in un pianto di rabbia.

"Hai due figlie cazzo, due figlie in salute che cercano costantemente il tuo affetto, nonostante tu sia un insipida madre di merda!"

Blue si alza a sua volta, le prendo un polso e cerco di farla sedere, ma lei strattona via la presa.

"Sybil scappa continuamente, si innamora di uomini sbagliati, fa delle cazzate, cerca di attirare la tua attenzione. L'hai lasciata sola quando più aveva bisogno di te, ed hai fatto lo stesso con me. Ci hai mollate ad una donna che nemmeno sapeva parlare la nostra lingua. Noi avevamo bisogno di te, e tu eri perennemente chiusa in quella cazzo di stanza ad ubriacarti fino a svenire!"

La reazione normale di una madre sarebbe quella di piangere o sussultare per le parole crude, Miranda invece ride e scuote la testa. Blue le sta mostrando il suo dolore, sta urlando a squarciagola per avere un po' di comprensione, ma tutto ciò che ottiene è cattiveria.

"Porta un figlio in grembo nove mesi, amalo con tutta te stessa e poi vallo a riconoscere in obitorio. Guardalo steso in un lettino di ferro, con la testa ricucita sulle spalle, con la faccia ridotta a brandelli. Poi dopo torna a casa e cresci altre due figlie come se nulla fosse. Molte volte mi sono chiesta Perché Bryce... e non una di voi due?"

Blue è esterrefatta dalle parole di sua madre. Vorrei poter mettere in pausa questo gioco malsano. Portare Blue all'angolo, pulirla dal sudore e dal sangue, darle dell'acqua fresca e caricarla per il prossimo round. Ma non siamo in un incontro di boxe, questa è la vita reale, e Miranda e Blue si stanno facendo a pezzi senza controllo. Nessuna delle due dopo questa cena starà bene. Ma si sa che dopo la tempesta c'è sempre il sole, arriveranno momenti felici anche per Blue.

"Che cosa abbiamo fatto per ricevere così tanta cattiveria? Sei così concentrata su te stessa che non c'è spazio per me e Sybil. Non c'era prima e non ci sarà in futuro. Ma va bene così, io mi arrendo. Non ho più intenzione di sprecare fiato con te, ma sappi che quando tu starai male, quando avrai bisogno di un aiuto anche solo per pisciare, non avrai me e Sybil al tuo fianco"

Blue si passa le mani sul viso, sorride ai miei genitori, poi mi prende per mano ed insieme ci avviamo verso l'uscita. Prima di salire in macchina però la prendo tra le mie braccia, ed ancora una volta la conforto mentre singhiozza sul mio petto.

Because I love you  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora