Cursed love [Satoru Gojo X Main Character]

Capitolo 8: Andiamo?

Quando Lilith aprì nuovamente gli occhi si trovavano davanti ai cancelli dell'istituto.
Alcuni studenti che passavano di lì si girarono a guardarli per poi proseguire nei loro percorsi.

"Andiamo?" Disse girandosi a guardarla con un grande sorriso in faccia e la mano tesa verso di lei.

Qualcosa le fece fremere il cuore e, senza accorgersene, sorrise a sua volta prendendo la sua mano per andare ai piani alti.
Un misto di ansia ed eccitazione le attanagliava il petto mentre camminavano fianco a fianco.
La mano grande di Satoru che abbracciava completamente quella di lei.

Come faceva a sapere sempre tutto su di lei? Aveva la capacità di leggerle l'animo e carpire persino i suoi segreti più profondi.

Quando furono quasi arrivati davanti alla porta della sala dove si riunivano gli anziani Lilith rallentò visibilmente il passo e Satoru si girò a guardarla ridacchiando piano.

"Coraggio Lilith, ci sono io con te e loro hanno paura di me. Andrà tutto bene, promesso" disse lui tirandole gentilmente il braccio per spronarla a camminare.

Satoru bussò alla porta poi si rivolse nuovamente a Lilith.

"Ah Lilith dimenticavo... Potresti non nascondere la tua vera energia? Lasciala fluire tutta quanta. Vedrai che si cagheranno addosso e non avranno nulla da ridire" rise lui entrando nella stanza prima ancora che gli fosse dato il permesso di entrare.

Lo seguì e si fermò al centro della stanza poco più indietro di lui.

"Satoru Gojo, il difensore delle cause perse... A cosa dobbiamo il piacere della tua visita?" Disse un ometto tutto raggrinzito con piercing sul volto e una barba piuttosto lunga.

"Preside Gakuganji" disse Gojo piegandosi leggermente in avanti con un sorriso irriverente verso il vecchio preside. "Che piacere rivederla ancora qua tra noi!"

Il modo in cui parlava al preside dell'istituto di arti occulte di Kyoto era di un irriverenza impressionante.
Traspariva tutto l'odio e il disprezzo che provava nei loro confronti nonostante mantenesse un'apparenza gentile e sorridente.
Incredibile.
Quel ragazzo era un folle.

"Comunqueee" disse raddrizzando la schiena e tenendo la parola più lunga del dovuto. "Sono qua perché c'è stato un errore con il tesserino di questa ragazza"

Satoru si spostò di lato per mostrare meglio la figura di Lilith.
Lui la guardò e con un sorriso le fece un cenno leggero con il volto. Lilith sapeva che le stava dicendo di non trattenersi.

Prese un respiro profondo e si lasciò andare per la prima volta di fronte agli altri.
Il preside Bakuganji alzò un sopracciglio incuriosito.

"Cosa intendi, Gojo?"

"Che non è stata valutata per i suoi reali poteri" disse congiungendo le mani e portandosele sulla guancia sinistra sorridendo beffardo. "Coraggio nonnino, mettila alla prova. Attaccala con il tuo potere più forte e giudica tu stesso!"

Gakuganji fece una smorfia poi senza preavviso si scagliò contro di Lilith alla velocità della luce con un oggetto maledetto di livello speciale.

Lilith fece appena in tempo a schivare non aspettandosi un attacco così veloce e così presto poi protese il braccio in avanti puntando il suo palmo verso il preside esercitando il suo controllo per fargli cadere il pugnale.

Come previsto il braccio del vecchio si bloccò e lentamente la sua mano si aprì facendo cadere l'oggetto dalle mani del vecchio producendo un rumore metallico a contatto con il pavimento.

"Ma cosa diavolo?!" Esclamò Gakuganji sgranando gli occhi e guardando esterrefatto il suo braccio immobilizzato.

"Vedi nonnino, Lilith è in grado di controllare a suo piacimento il sangue e l'acqua presenti all'interno dei corpi umani" iniziò a spiegare.