Capitolo 23: Dubbi

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Quando Lilith voltò l'angolo che la portava nella via del suo appartamento vide davanti a lei qualcuno che conosceva fin troppo bene.

"Che ci fai qui, Satoru? Sei inquietante... Maniaco" rise scuotendo la testa.

Gojo dal canto suo non rise e la osservò alzando leggermente la benda dagli occhi. "Con chi sei stata? Percepisco una scia magica" Chiese guardando dietro di lei come se stesse studiando la situazione.

"Ma oggi ce l'avete tutti con me o cosa? Anche Ciuffetto ha detto la stessa cosa di te...'puzzi di Satoru Gojo' " disse lei mimando l'espressione schifata di suo fratello.

Satoru alzò un sopracciglio perplesso. "Ciuffetto? Chi sarebbe? Non sapevo avessi un cane parlante"

"Ma no, scemo... Ciuffetto è lui" rise puntando il pollice alle sue spalle senza però voltarsi.

Lui la guardò ancora più confuso. Iniziava a pensare che lo stesse prendendo per il culo.

"Lilith... Le cose sono due, o vedi gli spiriti e sei suonata, o mi prendi per il culo"

Lilith sembrò perplessa e si voltò alle sue spalle per notare con stupore che Ciuffetto non c'era più.

"Ma era dietro di me... Ciuffetto, mio fratello..." Disse grattandosi la testa. "Alto, capelli e occhi scuri, strani vestiti, uno stupido ciuffo sulla faccia e un tatuaggio strambo sulla fronte"

Un ciuffo? Che buffa coincidenza.

"Tuo fratello? Eri con quel tipo che dice di essere tuo fratello?" Gojo serrò la mascella infastidito dall'ingenuità di Lilith. "Ti rendi conto che poteva essere un maniaco qualunque? Sei troppo ingenua, lo ripeterò sempre"

"Sono sicura che sia lui... Mi ha mostrato una vecchia foto di famiglia. C'era mia madre, lui e io appena nata. E quello che doveva essere mio padre"

Satoru si appuntò mentalmente di fare eseguire delle ricerche ad Ijichi sulla famiglia di Lilith. Qualcosa non quadrava. Un fratello che spuntava all'improvviso... E poi la descrizione che gli dava Lilith gli faceva pensare vagamente a qualcuno che aveva conosciuto fin troppo bene anni prima. E questo era quello che lo faceva impazzire di più in quella storia. In tutti i sensi.

"Come vuoi... Posso restare a cena?" Chiese auto invitandosi a casa sua.

"Uh... Si, d'accordo, se ti accontenti di qualcosa di veloce nessun problema per me"

L'appartamento di Lilith non era nulla di speciale. Le pareti erano beige e i mobili erano di legno scuro. Ci aveva vissuto per anni insieme a sua madre e l'arredamento era piuttosto datato ma funzionale e, sinceramente, per lei era più che sufficiente visto che passava praticamente metà della giornata a lavoro e nell'altra metà doveva rimanere sempre reperibile. Le gioie della vita da stregoni.

Satoru si sedette su una sedia in cucina osservandola preparare la cena immerso nei suoi pensieri. Doveva andare a capo di questa storia il prima possibile. E poi il fatto che Lilith avesse parlato con un uomo, il suo sedicente fratello, lo infastidiva. Per un momento pensó anche di essere geloso di lei. Nah, impossibile.

"Perché sei così silenzioso? E soprattutto come facevi a sapere che abito qua?"

"Segreti... Comunque stavo pensando in quale posizione metterti stasera" rise lui incrociando le braccia al petto e cercando di cambiare argomento. Quando ci si metteva Lilith sapeva essere molto persuasiva. Ed era decisamente troppo curiosa, non voleva rischiare che le facesse domande a cui non sarebbe riuscito a mentire.

"Oh a questo posso rispondere io... Lunga e distesa come una mummia perché stasera non farai proprio un bel niente" rise voltandosi un momento per guardarlo.

Cursed love      [Satoru Gojo X Main Character]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora