Capitolo 21: Lacrime

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Era il giorno prima della sua lezione e Lilith stava lavorando alle ultime modifiche suoi suoi appunti.
La porta era chiusa e stranamente regnava la calma in ufficio. Forse perché Gojo stava facendo lezione con i ragazzi e lei poteva finalmente concentrarsi seriamente.

Erano già quattro giorni che dopo il lavoro si allenava con Satoru e i suoi poveri muscoli ne stavano pagando le conseguenze.

Se qualcuno le avesse guardato per bene gambe e braccia si sarebbe preso un colpo per la quantità di lividi e graffi che aveva addosso, ma in fin dei conti faceva parte della vita di uno stregone.

Quando sentì canticchiare una voce fin troppo familiare nel corridoio Lilith capì che la calma era finita.

La porta del suo ufficio si spalancò facendo apparire in tutta la sua altezza l'idiota bendato che faceva da professore in quell'istituto.

"Lilith, cercavo proprio te" disse Satoru chiudendo la porta alle sue spalle facendola sbattere.

"A cosa devo il piacere della visita? Sbaglio o avevamo detto niente allenamento per oggi? Perdonami ma devo assolutamente perfezionare questa lezione" Lilith mise da parte i suoi appunti per ascoltare quello che aveva da dire lui.

"Si infatti non sono qua per questo motivo" disse scuotendo la mano come a indicare che era un pensiero ridicolo. "Potresti venire davanti a me?" Chiese con un sorriso da ebete.

"Umh... Ok..." Lilith esitò un istante ma poi si alzò dalla sua scrivania e si posizionò di fronte a Satoru.

In confronto a lui Lilith sembrava uno gnomo. Con più di venti centimetri di differenza Lilith doveva piegare leggermente la testa per guardarlo.

"E ora?" Chiese Lilith alzando un sopracciglio confusa.

Gojo le poggiò una mano sulla testa poi la afferrò per le cosce prendendola in braccio.
Lilith sgranò gli occhi per la sorpresa e si aggrappò alle sue spalle per non perdere l'equilibrio.

La posò frettolosamente sulla scrivania scombussolando tutti i fogli con gli appunti e poi si avventò sul suo collo baciandolo avidamente e mordicchiandolo piano.

"S-Satoru" mormorò Lilith ansimando involontariamente quando le mani tiepide di Gojo si avventurarono lungo il suo interno coscia. "Cosa... Cosa stai facendo?" Chiese spingendolo gentilmente lontano dal suo collo.

"Non si è capito cosa sto facendo?" Ribatté lui con un sorriso malizioso facendo per baciarle ancora la pelle sensibile.

"A-ah... Si... Lo avevo capito, ma non adesso..." rispose completamente rossa in viso bloccandolo nuovamente. "Siamo in ufficio, Satoru"

"E quindi? Non ti piace essere una cattiva ragazza e non rispettare le regole?" Le sussurrò provocandola. "Saremo silenziosi... Silenziosissimi"

"In caso non te ne fossi accorto non sono propriamente una persona silenziosa in queste situazioni..."

"Eddai Lilith... Non lo facciamo da un secolo" grugnì lui appoggiando la fronte contro all'incavo del suo collo mentre le sue mani vagavano sotto al top dell'uniforme di Lilith. "Ti sto supplicando praticamente"

"Ma non dire balle, non sarà passata nemmeno una settimana dall'ultima volta che lo abbiamo fatto" sbottò Lilith rossa in viso per l'argomento imbarazzante. "E poi con tutte le altre tipe con cui vai a letto perché chiedi a me?"

Che era quell'uscita? Gelosia? Ma figuriamoci, perché mai doveva essere gelosa Lilith? Non voleva pensarci nemmeno per scherzo. Eppure, sembrava proprio quello.

"Sono passati ben sei giorni" rispose lui senza togliere la testa dalla sua spalla ed evitando volontariamente la seconda domanda per non dover dare spiegazioni non necessarie.

Cursed love      [Satoru Gojo X Main Character]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora