🔞Capitolo 41: Paura di perderti🔞

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Finalmente in quella stanza poteva lasciarsi andare. Era solo e poteva sfogarsi. Lasciare andare tutta la frustrazione e la stanchezza dei giorni passati e degli eventi recenti.

Poteva finalmente piangere. Liberarsi dal peso di avere così tante aspettative su di sé da parte della gente. Di essere sempre il più forte anche quando avrebbe solo voluto lasciarsi cadere in terra.

Liberarsi dal peso di aver ucciso il suo migliore amico e di aver quasi perso la persona più importante nella sua vita in quel momento.

Era stanco. Le uniche persone ad averlo compreso veramente in ventotto anni della sua vita erano state Suguru e Lilith. E lui li aveva quasi persi entrambi.

Prese una sedia che trovò in un angolo dell'infermeria e la posò accanto al lettino dove giaceva Lilith. Si sedette pesantemente asciugandosi finalmente le lacrime e prendendo un lungo respiro per ricomporsi e calmarsi.

Lilith non si era ancora svegliata ed era tardi. Dopo tre giorni senza sonno la stanchezza si fece sentire e Gojo poggiò la testa di fianco al braccio di Lilith e, senza accorgersene, gli occhi gli si chiusero trascinandolo in un sonno pesante.

Il mattino dopo, Gojo si risvegliò sentendo un leggero solletico sulla nuca. Controvoglia aprì gli occhi con una specie di mugugno gutturale e quando i suoi sensi si risvegliarono completamente, si accorse che una mano stava accarezzando i suoi capelli.

Alzò la testa immediatamente e con sollievo vide Lilith sveglia e sorridente.

"Lilith!" Esclamò con un grande sorriso avvolgendo le sue braccia attorno alla povera ragazza ancora dolorante.

Lilith trattenne una smorfia di dolore e lentamente accarezzò la schiena di Satoru che torreggiava sopra di lei. "Buongiorno anche a te" disse lei con la voce bassa e un po' roca.

"Lilith come stai? Ti senti bene? Hai bisogno che chiami Shoko?" Chiese tutto apprensivo lui.

Una leggera risata uscì dalle labbra di Lilith. "Sto bene, sono solo dolorante... Come se mi avesse investito un camion in corsa e le tue braccia giganti non aiutano" rise sempre accarezzandogli la schiena come per confortarlo. "... Kuroo?" Chiese poi guardandolo negli occhi.

Il sorriso di Gojo svanì seduta stante nel sentirle pronunciare il nome del suo fantomatico ragazzo. Era quello il suo primo pensiero? Kuroo?

"Non sa nulla, non ti preoccupare" rispose lui lasciandola andare e rimettendosi la benda sugli occhi improvvisamente serio.

Lilith notò il suo cambio di atteggiamento e smise anche lei di sorridere. "Grazie... Come stai? Mi sembri stanco" le chiese cercando di cambiare argomento.

"Sono stati quattro giorni difficili. Sto bene" disse poi annuendo. "Vado a chiamare Shoko così potrà darti un'occhiata"

"Satoru..." Lo chiamò lei cercando di mettersi a sedere. Lo guardò negli occhi e poi si sentì in dovere di dire qualcosa. Qualcosa che non si aspettava che avrebbe detto. "Non è il mio ragazzo. Stiamo... Uscendo".

Non sapeva nemmeno lei perché si stesse giustificando, ma in quel momento le sembrava la cosa giusta da fare. Scoprire tutte le carte in tavola per evitare fraintendimenti.

Ma che fraintendimenti? Perché aveva paura che Gojo fraintendesse la sua relazione con Kuroo? Era inutile mentire a sé stessi. Kuroo era solo un ripiego e per quanto di sforzasse non sarebbe stata in grado di provare per lui quello che provava per Gojo.

Dannazione, perché doveva essere tutto così complicato?

Come promesso, Shoko arrivò per visitarla e, dopo aver utilizzato di nuovo la sua tecnica, la mandò a casa ma solo sotto raccomandazione di non fare sforzi per un po' e di prendersela comoda per qualche giorno.

Cursed love      [Satoru Gojo X Main Character]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora