Capitolo 7

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Dopo vari giri riesco a trovare l'azienda. È grandissimo pieno di specchi e per quanto è alto immagino di trovarmi a New York city. C'è un enorme scritta verde-acqua "Venere", con dei strass che brillano al sole. Già di fuori è stupenda, posso immaginarmi dentro! Sono nervosa, troppo nervosa, potrei svenire dall'ansia che ho. Non so stare in mezzo alla gente che non conosco, non ci so dialogare, cioè lo so fare ma non quando sono così ansiosa.... 'Isabella Swan, smettila andrà tutto bene' mi ripeto cercando di tranquillizzarmi.

Dico alla segretaria che ho un colloquio di lavoro con il capo. Mi fa un sorriso a 32 denti chiedendomi il mio nome e mi fa subito entrare. Ma non capisco....se la segretaria del capo è lei io a chi la dovrei fare? Spalancò gli occhi quando vedo Edward Cullen vicino il mio capo. Cosa ci fa lui qui? Forse sta cercando anche lui un lavoro? Ci mancava solo lui a rovinarmi la giornata!

Appena entro lui spalanca gli occhi, ovviamente sorpreso dalla mia presenza o forse per come sono vestita. Stamattina ho scelto di vestirmi con una gonna a vita altra bianca e giaccia sopra abbinata con sotto una camicetta semplice. Le scarpe hanno il tacco ma non così tanto con cui non possa camminarci. E ovviamente non possono mancare le calze color carne.

Il capo era vestito con un completo grigio e sotto una camicia azzurra quasi sul blu e una cravatta a righe grigia e azzurra con scarpe ovviamente molto eleganti. Mi rivolge uno dei suoi più brillanti sorrisi e mi dice:

"Piacere io sono Carlisle Cullen, capo dell'azienda Venere. Lei deve essere Isabella Swan... giusto?" Cioè, ha lo stesso cognome di Edward?? Brutto segno...

"Si piacere di conoscerla signor Cullen, mi chiami Bella, per favore." Spero che i loro cognomi uguali siamo solo una coincidenza. Io guardo Edward per un momento e lo vedo vestito elegante come il capo. Solo che lui è tutto in nero. Beh... ci sta molto meglio!

"Lui è Edward Cullen, mio figlio." Spalanco la bocca senza accorgermene e la richiudo subito per non fare una figuraccia nel mio primo giorno di lavoro. Il figlio, no ,non ci posso credere... non me lo sarei mai aspettato. Ci credo con la fortuna che ho!

"Ciao, Isabella.." Sempre con quel suo stupido sorrisetto da cretino. So che mi ha chiamato così per farmi incavolare ma io non gliela do vinta. Anche se mi da un fastidio tremendo.

"Salve, Edward, è un piacere rivederti" Io educata come sempre. Gli faccio il suo stesso sorriso da cretino. Come se io stessi morendo solo per avere un saluto da lui come tutte le altre ragazze che gli vanno dietro.... patetico.

"Vi conoscete già?" Domanda il signor Cullen con incredulità nella sua voce.

"Si" rispondiamo io e Edward all'unisono.

"Bene allora sarà più facile per lei, signorina" Cosa intende?

"In che senso, mi perdoni?"

"Nel senso che lei lavorerà per mio figlio qui nell'azienda, gli farà da segretaria!" Dice entusiasta. Cosa? Ad Edward? Mi torturerà tutto il tempo, non mi darà tregua! Già lo so!

"C'è qualche problema al riguardo?" Mi chiede Edward con il suo ghigno come per dire 'aspetta che firmerai il contratto di lavoro e vedrai che ti succederà'

"No, no... per niente" rispondo io subito senza far notare ai due la mia preoccupazione.

Dopo che ho firmato svariati fogli, il signor Cullen mi fa vedere la reception vicino l'ufficio di Edward dicendomi che è lì che lavorerò a meno che Edward non mi necessiti nel suo ufficio. E solo all'idea mi viene il volta stomaco! Anche se sono rimasta sbalordita che suo padre lavora qui!

"Perfetto Bella, allora buon primo giorno di lavoro!" Mi da la buona fortuna il padre di Edward.

"Grazie, anche a lei buon lavoro! Vedrà non si pentirà di avermi assunta" Ridiamo insieme e lui se ne va lasciandomi nelle grinfie di suo figlio.

Tu sei la mia musica [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora