Vago nel buio cercando la strada di casa. Si è fatta mezzanotte ed io sono disperata non so che fare, non so dove andare. Ho paura del buio e di perdermi e mi sembra di stare in un incubo. La mia famiglia sarà preoccupata. Ho chiamato Edward minimo una trentina di volte ma non risponde. Lo sapevo che non era cambiato, sapevo che sarebbe stato sempre lo stesso. Ed io che pensavo che... Che fosse in qualche modo interessato a me... Pff.. Che stupida che sono stata.
Chi può interessarsi a te? A chi puoi piacere? Sei solo una ragazza piena di problemi, noiosa, lamentosa, orribile, pessimista e soprattutto orfana. Nessuno vorrà averti vicino mai!
Forse la mia vicina ha ragione sono una persona orribile. Ecco perché nessuno mi vuole stare vicino. Ed ora mi ritrovo seduta su un muretto a versare lacrime di coccodrillo. Quanto sono stata cretina. Davvero credevo che potevo piacergli? Che ingenua!
Mentre ho le mani davanti al viso versando lacrime su lacrime. Vedo un ombra avvicinarsi a me. Alzo di poco la testa e intravedo un uomo o due, non ne sono sicura, con una bottiglia in mano. La paura comincia a salire di più. No.. Questo non poteva capitare proprio a me, non adesso, sola, al buio. Volevo iniziare a correre e chiedere aiuto, ma nessuno mi avrebbe aiutata perché la strada è completamente deserta. Non potevo neanche chiamare qualcuno il mio cellulare è scarico, spento nella borsa.
Mi alzo piano dal muretto, cercando di non fargli capire che stavo cercando di fuggire, sperando di non cadere a causa della mia stupida goffaggine. Iniziai a camminare velocemente con la borsa stretta a me, pronta a dargliela se mi avessero aggredito.
Pensi davvero che vuole solo la tua borsa?
Interferisce la mia vocina e la mia ansia sale ancora di più. Vorrei chiamare la polizia, urlare aiuto, correre più che posso, ma mi avrebbero raggiunta e mi farebbero chissà cosa. Neanche voglio pensarci. Trattengo le lacrime mostrandomi sicura anche se dentro sto morendo e giro ad ogni curva cercando di seminarlo o seminarli se fossero stati in due.
Dopo aver camminato per circa dieci minuti mi volto cercando di vedere se mi seguono ancora, ma non c'era nessuna traccia di loro. Li ho seminati, per fortuna. Mi appoggio al muro trascinandomi giù trovandomi per terra e ricominciando a piangere. Come faccio adesso? Non so dove andare e come tornare a casa. Come ha potuto farmi una cosa del genere?!
"Hey, bellezza. Come mai qui tutta sola?" Sobbalzo alzando la testa di scatto. L'uomo porta la bottiglia alle labbra bevendo un altro sorso di chissà quale alcool. La sua voce era rauca quella che mette i brividi solo ad ascoltarla da lontano. Non è solo un uomo o due. Sono quattro uomini e tutti loro avevano una bottiglia in mano. Mi ritrovo immobile, paralizzata dalla paura. Si, perché a me la paura mi paralizza non mi fa reagire.
"C-cosa v-volete da me?" Chiedo cercando di mostrare la mia voce sicura ma fallisco. Fottuta paura. E soprattutto fottuta me.
Mi tira su prendendomi per un braccio ed io vorrei strattonarlo ed iniziare a correre più forte che posso ma non ce l'avrei fatta. Loro sono in quattro io sono sola, senza nessuno. Salto al suo tocco. "No, tesoro non devi avere paura." Mi dice cercando di rassicurarmi, ma il suo tono mi fa soltanto agitare ancora di più. Puzza di alcool ed è ovvio che è ubriaco. Come posso stare tranquilla?
"L-lasciami andare, p-per favore!" Lo supplico ma non fa che farli sorridere tutti e quattro ed io comincio a tremare.
"Prima devi fare qualcosa per noi, piccola" Dice un altro del gruppo avvicinandosi a me. Tremo ancora di più. Loro quattro si avvicinano a me iniziandomi a mettere le mani addosso cercando di spogliarmi ed io inizio ad urlare aiuto, ma uno di loro mi tappa la bocca. Continuo ad urlare anche con la bocca tappata sperando che qualcuno mi sentisse, ma chi? Ero sola, completamente sola. Uno di loro infila le mani nelle mie mutande ed io cerco di strattonarlo ma mi tengono ferma immobile attaccata la muro. Ed io mi rassegno a quelle violenze non posso fare niente, sono troppo debole. Io ho le convulsioni a causa del pianto e della paura. Questa è la mia fine. A mente comincio a dire addio a mia nonna, al mio adorato nonno e alla mia piccola sorella. Ed intanto comincio a pensare che rivedrò finalmente mia madre e mio padre. Ricomincerò a cantare e suonare con loro e li sarò più felice.
Dai Bella resisti manca poco e tutto questo sarà finito. Sarai più felice!
Do' retta alla vocina e comincio a vedere tutto appannato.
"FERMI!" Urla qualcuno. Cerco di girare la testa e vedere chi fosse, ma i miei occhi me lo impediscono, la voce mi è andata via a forza di urlare. Intravedo una sagoma venire verso di noi e strattonare i quattro uomini via da me. Io cado a terra e chiudo gli occhi, questa è la mia fine ora rivedrò mia madre e mio padre. Finalmente li riabbraccerò.
Poi non vedo più niente. Tutto nero.
~~~~~~~
Sento qualcuno che mi tocca la mano. E due persone che parlano. Devono essere i miei genitori che mi sono venuti a prendere per riabbracciarmi. Cerco di aprire gli occhi ma la luce me lo impedisce. Sento tutto ovattato. Riprovo ad aprire gli occhi ma il mio tentativo risulta inutile.
"Mamma". Provo a parlare ma la voce esce come un sussurro e non mi hanno sentito.
"Mamma, papà". Questa volta la mia voce esce un po più forte. E finalmente riescono a sentirmi.
"Hey, tutto bene?" La voce è maschile, ma non è quella di mio padre. Riesco finalmente ad aprire gli occhi. E mi trovo davanti a me un ragazzo abbastanza robusto, capelli corti e neri, occhi di un azzurro chiarissimo e dei lineamenti a dir poco perfetti. Ma non so chi sia, mi guardo intorno cercando di capire dove sono.
"Dove siamo?" Gli chiedo in un sussurro.
"Siamo in ospedale." Mi informa lui.
"E tu chi sei?" Gli domando guardandolo negli occhi.
"Sono Emmet, piacere".
~Spazio autrice~
Wow, ragazzi siamo arrivati a 2,54 mila visualizzazioni. È tantissimo veramente, sono contenta che la storia vi piaccia. Io volevo addirittura cancellarla perché non mi soddisfa molto. Ma ho visto che vi piace quindi continuerò.
Lo so, lo so sono stata un po' cattivella verso il finale del capitolo. Mannaggia Edward che mi combini tuu?!!
Spero davvero che vi piaccia questo nuovo capitolo. E se volete mettere una stellina e commentate mi fa piacere sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo. ❤️
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Tu sei la mia musica [IN REVISIONE]
FanfictionIsabella Swan (Bella): ragazza di 22 anni con una profonda passione per la musica ma dopo la morte dei suoi genitori smise di cantare e suonare. La sua vita era diversa da tutte quelle che avevano i suoi coetanei. Aveva delle grandi responsabilità a...