Capitolo 12

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Mi sveglio con l'affanno sempre per colpa dell'incubo. "Secondo me mi servirebbe un terapista bravo". Rido tra me e me. Guardo l'ora con gli occhi ancora appiccicati e vedo che sono le 6 e 30. Ricollego il cervello e mi ricordo che oggi devo andare a lavorare da Edward e non posso fare tardi. Mi alzo subito e vado al bagno a farmi la doccia. Mi metto l'accappatoio e mi depilo le gambe velocemente. Non so perche vado di fretta ma ho un ansia trementa a ritornare li e spero che lui non sia come prima. Il solito sgarbato che tratta male la gente. Ne sarei molto felice se fosse cambiato e avesse messo la testa a posto. Dopo essermi vestita mi avvio in cucina per farmi la colazione tutti gli altri dormono anche se oggi è venerdì e Stella dovrebbe andare a scuola. Ma sinceramente non me ne importa niente sono affari suoi. Sono le 7 e 30, mi vado a lavare i denti,saluto nonna e nonno e esco.

Il viaggio sembra non finire mai e io ho un buco nello stomaco per la tensione. Ma perchè dovrei essere in ansia?! Ci ho già lavorato! Ad interrompere i miei pensieri ansiosi ci pensa un rumore, come se si fosse bucato qualcosa..... NO, TI PREGO, DIMMI CHE NON È VERO!!! Non mi può capitare questo, NON OGGI. Accosto la macchina e la ruota anteriore è bucata. NO, CAZZO, NO! E adesso come faccio, che gli dico. Non posso arrivare tardi il mio primo giorno di lavoro! Mi metto a urlare parolaccie in mezzo la strada che la gente per strada mi guarda come se fossi pazza. Lo devo chiamare, gli devo dire che non posso venire oggi. E se comincia a urlare? E comincia a offendermi come l'altra volta? Beh, dovrò correre questo rischio non posso non presentarmi così senza spiegazioni. Mi faccio coraggio e lo chiamo. Prima di cliccare il tasto verde ci penso un po poi lo clicco. Risponde dopo il quarto squillo:

"Bella, dimmi è successo qualcosa?" Sempre con la sua voce perfetta e vellutata.

"Ecco, effettivamente qualcosa è successo, pero non si arrabbi." Gli dico, praticamente pregandolo.

"No, Bella ci mancherebbe, dimmi" È così gentile ma come ha fatto a cambiare così tanto!

"Beh, veda non posso venire oggi purtroppo sono per strada ed ho bucato la ruota della macchina. La prego non si arrabbi, mi scusi tanto!" Sono davvero molto dispiaciuta.

E quando io mi aspettavo strilli e urli addirittura ho chiuso gli occhi e allontanato un po un po il telefono dall'orecchio mi dice questo:

"Bella, mi hai fatto preoccupare, sei matta?! Ti vengo a prendere io tranquilla!" Che? Ops... l'ho detto ad alta voce e sicuramente l'ha sentito.

"Ho detto...." Lo interrompo subito.

"No no l'ho capito solo che sono un po..... Stupita... ecco tutto"

"Lo so è un po insolito da parte mia" Si mette a ridere e posso immaginare il suo sorriso a 32 denti bianchissimo e bellissimo. Perchè lo sto immaginando ridendo come una cretina?!

"Dove sei?" Mi chiede gentilmente

"Sono vicino Laurentina" Ancora non riesco a credere che mi venga a prendere.

"Ok, arrivo subito"

"Ma, come faccio con la macchina?" Gli chiedo preoccupata.

"Non ti preoccupare ci penso io" Ora sto praticamente a bocca aperta.

"È sicuro?" Io sempre educata

"Si, certo.... ah, Bella per favore non darmi del lei, mi sento veramente a disagio quando lo fai!" Mi dice sorridendo.

"Ok, allora la.... ti aspetto Edward" Devo dire che il suo nome ha stile.

"Ci metterò un secondo, tranquilla" E attacca.

Lo aspetto in ansia ancora stupita per la conversazione tra me ed Edward. Mi ha chiesto di non dargli del lei! Ma se l'altra volta mi ha praticamente detto che dovevo dargli del lei o si sarebbe arrabbiato?! Beh... è davvero cambiato... Sono contenta.... per lui ovviamente!

Dopo quelle che sembrano ore, erano passati solo 20 minuti, arriva con la sua macchina sbrilluccicante. Entro e lo saluto.

"È stato veloce signor capo" gli dico ridendo

"Che ti ho detto sul fatto del lei, mi mette a disagio" mi dice sincero

"Lo so appunto ho detto così Edward Cullen che si sente a disagio non è una cosa da tutti i giorni." Mi guarda per qualche minuto con quei suoi occhi verde schintillante e ci mettiamo a ridere come pazzi e in quel momento mi sentivo davvero.... davvero.....felice. Non succedeva da tempo. Mette che delle canzoni rock. Odio quel genere.

"Puoi cambiare canale questo genere di musica lo odio." gli dico un po' infastidita.

"Certo, signorina come vuole lei!" Cambia canale e mette RTL c'è la canzone di Elisa Luce. Stupenda, la cantavo con mia madre. Come tutte le canzoni.

"Questa è bellissima lasciala" gli ordino. Io che ordino a lui!! Questa è una giornata davvero strana!

"Certo, una canzone più lagnosa di questa non c'è!" Si lamenta. Sempre in tono scherzoso

"Non è lagnosa" Difendo la canzone di Elisa

"Certo certo, allora rendila meno lagnosa" in che senso ???

"Cioè?"

"Cantala" spalanco gli occhi che quasi mi escono fuori dalle orbite.

"No, io non canto" perché me lo ha chiesto

"Perchè?" Mi chiede lui curioso. E ora che gli dico.

"Perchè.... Perché non sono capace" Mento.

"Fa niente, canta uguale" insiste

"No, veramente Edward non insistere." gli dico io

"Va bene scusami" mi dice imbarazzato.

Per il resto del viaggio restiamo in silenzio e quando arriviamo rimango un po' più del dovuto a fissare la grande scritta Venere. Mi metto subito a lavoro fino ad adesso lui non mi ha chiamato per chiedermi qualcosa. Squilla il telefono della segreteria ed io rispondo:

"Buongiorno, risponde la segretaria Bella Swan dell'azienda Venere. Come posso esserle utile?

"Wow, ma come svolge bene il suo lavora segretaria" È Edward

"Vieni, mi serve il tuo aiuto" mi dice gentilmente e attacca. Mi alzo e vado davanti alla porta e prima di aprire prego Gesù che vada tutto bene. Mi faccio coraggio ed apro.

Tu sei la mia musica [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora