Capitolo 16

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Mi sento distrutta.... Stella è a pezzi e io non posso fare niente per aiutarla e per aiutare nonno resto il camera tutta la giornata e restammo tutti in silenzio si sentiva solo la televisione che vedeva nonna. In questi momenti mi servirebbe la musica, ma peggiorerebbe solo la situazione quindi rinuncio di mettere le cuffie. In realtà in questo momento mi servirebbe uno di quegli abbracci di mia madre, una delle poche cose che ricordo di lei.

"Bella!" Mi chiama nonna e la sento arrivare ed apre la porta:

"Nonna, dimmi" mi alzo dal letto

"Dobbiamo andare alla festa di compleanno di tua zia ricordi? Dai siamo tutti pronti manchi solo tu! Stiamo facendo tardi!" È vero la festa ma....

"Nonna ma nonno non può andarci è meglio se resta al letto potrebbe tornargli qualche dolore" dico facendo le corna "È meglio se lasciamo stare diciamo che...."

"Hey, Bella tranquilla va tutto bene ora tuo nonno sta bene si è svegliato da poco e poi ha insistito lui ad andarci. Sai come è fatto è testardo!" Dice facendo una risatina e lo faccio anche io.

"Ok, allora mi preparo, mi faccio una doccia al volo!" Gli avviso mentre corro verso la porta del bagno.

"Va bene ma sbrigati!"mi urla

Dopo aver fatto una doccia veloce ma sempre e comunque rilassante vado in camera e mi vesto. Scelgo un completo semplice: jeans e una maglia nera con le bretelle e degli brillanti in basso a destra. Pettino i miei capelli e non perdo tempo a farmi qualche acconciatura tanto siamo in famiglia! Anche se mi sento molto a disagio con loro. Mi sono sempre sentita fuori posto come se non esistessi, ma forse è un'impressione mia. Prendo la borsa ed esco dalla stanza.

"Ho fatto.... andiamo, guido io!" Dico a nonno prima che prenda le chiavi della macchina. Poi giro lo sguardo e vedo Stella ancora molto scossa per oggi.

"Hey" gli sussurro abbracciandola. "Come stai?" Gli chiedo preoccupata. Lei mi guarda con quei suoi occhi color oceano e non mi risponde come per dire "come dovrei stare secondo te! Ho appena scoperto che nonno sta male!"

"Senti" comincio "Oggi c'è una festa e non devi pensare a cose brutte! Ci sono i nostri cugini ti divertirai con loro. Stasera voglio vedere solo un sorriso enorme sul tuo volto ok? E anche sul vostro..." Rivolgendomi a nonno e nonna "intesi!?" Dico puntandogli il dico contro scherzando e tutti sorridiamo. "Ecco così bravi. Cominciamo bene!" Dico sorridendo

Dopo tre quarti d'ora di viaggio in auto arriviamo a casa di nostra zia. Ci sono molte macchine quindi penso siano già arrivato abbastanza invitati. La casa di nostra zia Rose è sempre stata molto grande. Ha due piani, due giardini e al secondo piano c'è un piccolo terrazzo.

Suoniamo al campanello dove zia ci chiede la solita domanda 'chi è?' E Stella risponde 'zia Rose, sono Stella'. Senza rispondere apre subito la porta e abbraccia Stella.

"Ciao, ragazzi che bello rivedervi, come state?" Dice mano mano salutandoci tutti con un abbraccio.

"Bene zia, grazie" Guardo la mia famiglia e tutti in coro diciamo: "Tanti auguri zia Rose!" E tutti scoppiamo a ridere.

"Grazie ragazzi, pensavo ve ne foste dimenticati!" Esclama continuando a ridere. Ci fa entrare nell'enorme salone e deduco che siamo gli ultimi arrivati. Essi ci sono proprio tutti i parenti di mia madre: Zia Rose, ovviamente la festeggiata, e zio Cloude. Zia Ivy con il suo compagno Arthur (zia Ivy è separata da zio Marc) e i figli, cioè miei cugini Rebècca e Fredric. Poi c'è zia Mary (anche lei separata da zio Vincent) e con altri due miei cugini Sarah e Simon. Ed infine c'è mio Zio Tom e mia Zia Stefany. Salutiamo tutti con grande gioia ma con un vuoto nel cuore come tutti i compleanni in famiglia perché mancano solo due persone: mamma e papà!

La festa va benissimo i miei zii e i miei nonni cominciamo a chiacchierare e a ridere. Invece Stella e i cugini scherzano tra di loro. Zia Rose è in cucina a preparare la cena e vado ad aiutarla.

"Zia hai bisogno di una mano?" Gli chiedo con buona educazione.

"No, tesoro, tranquilla.... Anzi si un cosa ci sarebbe puoi cominciare ad apparecchiare che la cena è quasi pronta!"

"Certo!" Prendo quindici piatti piani e quelli fondi glieli lascio lì per metterci il primo. Poi prendo quindici bicchieri e posate. La tovaglia già c'è sul tavolo quindi comincio ad apparecchiare.

"Ragazzi, la cena è quasi pronta vi conviene accomodarvi, ora porto le bevande" ma vengo bloccata da Sarah che mi chiede:

"Hai bisogno di aiuto?"

"No no tranquilla" mi fa un sorriso e contraccambio poi torno in cucina a prendere le bevande e le porto in tavola sedendomi e prendendo un po' d'acqua. Solo dopo cinque minuti arriva zia con i piatti con dentro le lasagne che poco a poco le portava a tutti. Finito il servizio prima di mangiare io alzo il bicchiere e dico: "Brindo a te zia Rose per il tuo magnifico compleanno e a questa splendida famiglia" guardo Stella e gli faccio l'occhiolino e lei mi sorride. Tutti urliamo "auguri" a zia Rose e con un 'buon appetito' cominciamo tutti a mangiare con il sorriso sul volto come avevo sperato.

Tu sei la mia musica [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora