Capitolo 24

746 57 5
                                    

I giorni passano e finalmente tutto fila liscio. La relazione tra me ed Edward va alla grande, non avrei mai pensato di trovare un ragazzo che mi sopporti e stia con me tutto questo tempo. La mia felicità è alle stelle e la mia famiglia sta benone: nonna continua a stare vicino a mio nonno che ogni giorno sta sempre meglio ed io ne sono più che contenta, ora che ho un lavoro stabile e con un buon stipendio posso pagare tutte le medicine che gli servono. Stella sta migliorando a scuola e sta portando buoni voti a casa e sembra che anche la sua relazione con il fratello di Edward duri. Tutto questo non fa che farmi sorridere tutti i giorni e cominciare sempre la giornata nel migliore dei modi. In questi mesi gli incubi non ci sono stati e sto cominciando a dormire meglio la notte. Ad una parte di me mancano mamma e papà ma la vita va avanti e devo voltare pagina senza mai dimenticarli ovvio. Loro non vorrebbero che io fossi triste quindi non lo sarò, continuerò a sorridere per loro e per me stessa. So che loro mi guideranno sempre nel cammino della mia vita e che mi aiuteranno ad alzarmi quando cadrò anche se non ci sono fisicamente io li sento vicino. Vivono dentro di me e se io sono felice lo sono anche loro. Me sono resa conto troppo tardi ma c'è sempre tempo per rimediare ed io voglio continuare quello che ho iniziato con mia madre. Cantare. Il mio sogno è sempre stato quello di cantare e di esprimere le emozioni che sento quando sono dietro un microfono agli altri. Alle persone che mi ascoltano. Voglio anche io essere un idolo di qualcuno, voglio far sentir bene una persona solo mettendo delle semplici cuffie ed ascoltare la mia musica. Da quando ero bambina desidero cantare ed è praticamente tutta la mia vita. Il canto è il mio unico sfogo ed è anche per questo che in nel periodo di lutto io sono stata malissimo. Non avevo nessun modo per sfogarmi, mi tenevo tutto dentro e mi limitavo a piangere in camera mia, ma in fondo che potevo fare? Quando perdi due genitori ti senti persa, non sai più chi sei, su chi contare, non sai di chi fidarti e nonostante gli altri ti dicano "io sono qui, ti sto vicino" ti senti comunque sola, perché hai perso due punti di riferimento. Quelle due persone che vedi alla nascita appena apri gli occhi al mondo, quelli che ti stanno vicino sempre, per qualsiasi cosa ti capiti, che sono pronti a difenderti a costo di perdere la vita, quelli che ti insegnano a camminare a dire "mamma" e "papà", quelli che ti danno la prima pappa, il primo bagnetto, le prime candeline. Ti insegnano a vivere ed a stare nel mondo. La vita certe volte è crudele, ma deve esserlo per farti diventare forte e sarà sempre lì a crearti ostacoli su ostacoli ma tu devi essere pronta superarli e se cadi devi rialzarti perché se ti arrendi non riuscirai mai a vivere con serenità. Dirai sempre di stare bene ma in fondo sai che non è vero. Quindi per questo io ho deciso di cambiare, ho deciso di essere più forte e di portare avanti il mio sogno con i miei al mio fianco. Loro ci sono, sono nel mio cuore e nei miei pensieri sempre.

Mando un messaggio ad Edward con scritto:

"Sai qual'è l'unica cosa che mi manca ora?"

La sua risposta non tarda al arrivare.

"Cosa?"

"Cantare."

"Beh, se vuoi io qui a casa ho un pianoforte, se ti va puoi venire qui."

Ci penso qualche secondo per poi rispondere dopo alcuni minuti.

"Direi che è perfetto, quando posso venire?"

"Adesso."

Sorrido a quella risposta ed io salto dalla gioia perché finalmente posso cantare di nuovo.

"Arrivo subito allora."

"Ti aspetto xx."

Mi preparo velocemente e mi metto dei semplici jeans una felpa e le mie Vans preferite. Lego i capelli in una coda un po' scoordinata, ma non ci faccio molto caso. Prendo la borsa e ci metto l'essenziale: portafogli, cellulare, caricatore e chiavi di casa. Esco dalla mia stanza e guardò l'ora: sono quasi le otto e credo che nonna mi stia preparando la cena.

Tu sei la mia musica [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora