Jane mi aiutò a trovare il mio stile e iniziò a farmi la piastra ai capelli, era costretta a venire da me ogni fine settimana per farmela. Ma i capelli inziarono a rovinarsi.
Con lei andava tutto bene anche se a volte c'erano dei litigi che poi risolvevamo.
Iniziai a riflettere sulle parole di mia sorella e mi passò per la testa l'idea che io e Jane potessimo essere davvero lesbiche, ma non ci feci molto caso.Passato un po' di tempo iniziai a sentirmi un peso per Jane. Lei iniziò ad uscire e mi chiese di uscire con lei, ma quell'ambiente non mi piaceva affatto e mi sentivo a disagio, inoltre mi sentivo come se fossi una palla al piede per lei. Ovunque andava lei andavo io.
Il giorno prima del mio compleanno decisi che a mezzanotte, invece di aspettare come sempre gli auguri di tutti, avrei letto un libro. Il mio libro preferito.
Così, dopo aver finito di leggere, presi il telefono, vidi tutte le notifiche degli auguri, ma la sua mancava...Scrissi a Tyler per vedere se sapesse qualcosa di questo fatto, ma nulla.
Scrissi a Jane chiedendole se andava tutto bene e se si stesse scordando di qualcosa. Continuai a dirgli cose del genere fino alle due di notte, quando mi mando un poema in chat.
Però questa cosa non mi convinceva...In seguito iniziò un nuovo anno, il 2022.
In quest'anno cambiò tutto. Jane iniziò ad allontanarsi, iniziò ad uscire la sera con i suoi amici e a bere. Provai a convincerla a non bere, ma nulla.
Questa cosa mi fece preoccupare molto, lei e mia madre volevano che mi unissi al suo gruppo e iniziassi ad uscire anche io la sera, però non mi è mai piaciuto l'ambiente che iniziò a frequentare.Inoltre, non mi scriveva più come prima.
Era fredda, non diceva più le cose dolci, non mandava più il buongiorno e la buonanotte e mi scriveva pochissimo. Iniziò anche a non venire più a casa mia per uscire con i suoi amici la sera.
E quelle poche volte che ci vedevamo non mi abbracciava più.Decisi di parlarle e di chiederle il motivo di questo cambiamento. All'inizio disse che avrebbe fatto il possibile per tornare come prima, ma non cambiò nulla anzi peggiorò. Le continuai a chiedere il motivo della sua freddezza e, dopo un po' di volte che lo chiesi, mi risposte che ormai lei era così e non sarebbe tornata come prima quindi dovevo abituarmi a questa sua nuova versione.
Provai ad abituarmi alla "nuova" lei, ma vederla così mi faceva stare male.
Piangevo ogni notte, mi mancava il suo affetto, lei, i suoi abbracci, le sue frasi dolci, il suo buongiorno e la sua buonanotte.
Non ero mai stata così male.
Ogni notte la sognavo e mi addormentavo immaginandola che mi abbracciava.
Mi accorsi che mi aveva cambiato nome sui contatti, non ero più memorizzata "lamiavita", come ci eravamo chiamate entrambe, ma mi chiamavo "Alaska Nolton".
Sentii un fastidio al petto quando lo vidi.La situazione andò avanti così per mesi, fin quando iniziai a pensare che ciò che c'era stato tra me e lei non era una semplice amicizia, ma qualcosa in più. Pensai che potessi essere lesbica.
Arrivammo a non sentirci per settimane.Poi, a inizio estate, decisi che forse sarebbe stato meglio chiudere l'amicizia e di aggiungere anche un discorso per dirle il mio pensiero sulla probabilità di essere lesbica, tanto sarebbe finita a prescindere. Almeno mi sarei tolta il peso di questa consapevolezza.
Le feci un discorso e decidemmo di non sentirci per un mese e quando tornavo in città, dopo essere stata da mio padre, ci saremmo risentite per vedere se continuare ad essere amiche o chiudere. Ovviamente le chiesi di non dire niente a nessuno, soprattutto a Tyler, e lei mi diede la sua parola. Mi sentii più libera.
Il mese da mio padre fu strano, non sentirla ogni giorno fece male, ma mi abituai.Tornata in città decisi di non scriverle, forse era meglio non averci più niente a che fare per non stare male.
Le dedicai l'ultima canzone, "Crudelia" di Marracash.
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The life of any teenager
SpiritualQuesto è un racconto INVENTATO su un'adolescente come tutti gli altri, ma allo stesso tempo diversa. Alcuni potrebbero invidiare la sua vita, mentre altri provano compassione per lei. Si chiama Alaska Niltson, la sua vita spensierata è finita all'e...