L'inizio del nuovo anno fu complicato a causa dell'accaduto con Hyade. Tentai di essere forte e di andare avanti.
Jack, invece, iniziò a frequentarsi con una ragazza del collettivo, Rachel.
Era molto simpatica e stavano abbastanza bene insieme. Erano troppo carini e mi definivo come loro figlia. Facevo sempre la terza in comodo.Presi molta confidenza con una ragazza, Ariel. Entrò a fare parte del gruppo e non fui più la sola terza in comodo.
Con lei mi sfogai molto sull'accaduto con Hyade. Passammo molto tempo tutti assieme, ma poi anche da sole. Mi iniziò a chiedere di vederci da sole a ricreazione o al cambio d'ora uscendo per andare in bagno. Dei piccoli dubbi mi assalirono, però li lasciai perdere.Fin quando, un giorno, Rachel non iniziò a dirmi di prestare attenzione ai comportamenti di qualcuno, senza dirmi chi fosse. Io insistetti e finalmente mi rivelò il nome. Era proprio Ariel.
Rimasi scioccata, ma neanche più di tanto. Era come se me lo aspettassi.
Io e Ariel ci sentimmo quella stessa sera e mi dichiarò tutto. Io mi promisi di starle accanto e di fare ciò che avrei voluto che Hyade facesse con me.
Era quasi la stessa situazione.Quella settimana passammo davvero tanto tempo insieme. Jack e Rachel iniziarono a farsi degli strani film su di noi. Ed effettivamente non avevano torto. Ci abbracciavamo molto.
Una sera noi tre ragazze facemmo un pigiama party da Ariel e c'erano soltanto due letti. Quella che dormì da sola fu Rachel.
Restammo tutta la notte abbracciate. Ad un certo punto ci ritrovammo piuttosto vicine, ma non scattò nessun bacio anche se la voglia devo ammettere che c'era.I nostri abbracci erano molto frequenti e non era soltanto lei a volerli, ma ero anche io... Mi faceva stare bene.
Ma non capivo che fino di sensazione fosse. Se fosse uno stare bene per affetto o per sentimenti più forti.
Chattavamo molto di notte prendendo profonde conversazioni, facevamo anche chiamate a volte fino a tardi.
Spesso mi mancava davvero e glielo dicevo. A lei mancavo sempre.Una sera venne a casa mia. Inizialmente facemmo i compiti normalmente. Dopodiché ci sdraiammo sul letto e ci iniziammo ad abbracciare, la tentazione di baciarla era forte ma mi trattenni.
D'un tratto lei mi prese in braccio e mi diede un rapidissimo bacio a stampo. Io rimasi immobile e sconvolta, non sapevo minimamente cosa fare o cosa dire.
Lei iniziò a scusarsi, ma per cosa?
A me aveva fatto più che piacere.Dopo un po' di tempo trascorso molto vicine e abbracciate venne d'istinto ad entrambe e iniziammo a baciarci.
In sottofondo c'era “Those Eyes” e i led intorno a noi creavano più atmosfera. Era tutto così perfetto...I giorni seguenti continuammo a vederci a scuola e a volte anche di pomeriggio. Quando capitava, oltre ad abbracciarci di nascosto, ci scappava qualche bacio a stampo veloce. Non sapevo perché lo stessi facendo, ma mi veniva spontaneo e mi piaceva.
Ogni volta Jack mi vedeva sorridere, diceva che stavo bene ed era vero.
Mi sentivo viva e stavo inziando a pensare sempre meno a Hyade.Un giorno organizzammo a casa sua da sole. La aiutai con i compiti. Le parlai di Jane e, stranamente, mi risultò abbastanza semplice farlo.
Lei non se lo aspettava. Mi disse che pensava fosse impossibile poter stare con me perché sembravo etero.
Non riuscivo a capire il mio orientamento. Avevo sempre guardato i ragazzi. Mi ero sempre immaginata con un ragazzo al mio fianco. Ma mai con una ragazza.D'un tratto iniziammo a baciarci, sempre più intensamente ma senza arrivare al limone. Fu tutto così strano, ma bello.
Quando me ne andai lei mi abbracciò e prima di voltarsi pronunciò delle parole:«Ti amo»
Non riuscivo a realizzare che le avesse dette veramente.
Però, non mi sentivo pronta a ricambiare. Era presto. Così arrivata a casa, la chiamai e parlammo.
Arrivammo alla conclusione che sarebbe servito del tempo per conoscerci meglio e per superare la questione Hyade.A proposito di lui, mi sentivo quasi come nei suoi panni e vedevo Ariel nei miei. Non volevo illuderla. Perciò questa situazione mi fece venire un'infinità di paranoie.
Una settimana dopo organizzammo un pigiama party a casa mia, Jack non poteva perciò non aveva senso invitare soltanto Rachel. Decidemmo di guardare il mio film preferito. Passammo tutto il tempo abbracciate nel divano.
Dopodiché preparammo le crepes con la Nutella. Fu come avevo sempre sognato. Mi divertii tantissimo e ci sporcammo con la farina.
D'un tratto iniziammo a baciarci. Mi prese in braccio a cavalcioni e mi appoggiò sul mobile. I baci divennero sempre più elaborati e quella sera arrivammo al limone. Fu tutto così magico. Non potevo credere di aver fatto tutto quello che avevo sempre voluto fare con il mio ragazzo, o meglio... Ragazza.
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The life of any teenager
SpiritualQuesto è un racconto INVENTATO su un'adolescente come tutti gli altri, ma allo stesso tempo diversa. Alcuni potrebbero invidiare la sua vita, mentre altri provano compassione per lei. Si chiama Alaska Niltson, la sua vita spensierata è finita all'e...