CAPITOLO 16

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STILES: "Ragazze ci sarete alla partita?"

ALLISON: "Ovvio che sì!"

Stiles è tutto eccitato per stasera visto che sarà la sua prima partita in cui davvero giocherà in campo. 

"Non possiamo di certo perderci un evento simile!"

LYDIA: "Non credete sarebbe meglio rimandare? Ci sono dei vampiri in giro per Beacon Hills..."

Lydia è terrorizzata da quando ha scoperto la loro esistenza. Questa mattina ha fatto ricerche su ricerche, ha letto da ogni libro possibile della biblioteca della scuola. Ne è rimasta quasi traumatizzata. 

SCOTT: "Fino ad ora non hanno creato problemi perché dovrebbero uscire allo scoperto proprio stasera?"

"Giusto... Magari a loro non interessa essere notati, preferiranno stare in disparte e vivere la loro vita..."

LYDIA: "Sono morti Amber, loro non vivono..."

ALLISON: "Hai per caso una sensazione da banshee?"

LYDIA: "No Allison, non è la banshee che parla: è il buon senso di Lydia Martin! Secondo me sarebbe meglio dire al coach di rimandare..."

STILES: "Certo perché dei vampiri verranno a vedere una partita di lacrosse di un gruppo di adolescenti!"

Tutti sorridiamo alle parole di Stiles...

LYDIA: "Ridete quanto vi pare, io vi ho avvisato!"

Detto questo gira i tacchi e si dirige verso la classe per le ultime ore di lezione del pomeriggio.

"Credete abbia ragione?"

SCOTT: "È la paura che la fa parlare..."

ALLISON: "Se veramente percepirà qualcosa ce lo verrà a dire e a quel punto vedremo cosa fare..."

Al termine delle lezioni vado a casa, studio un po' e poi mi vesto con una tuta per andare a correre. 

Da quando mi sono trasformata anche il mio corpo è cambiato: sono leggermente più alta, ho messo su massa muscolare. Anche i miei interessi hanno preso un sentiero nuovo: ora mi piace correre e in generale fare attività fisica. 

Esco di casa e mi dirigo verso il bosco. 

DEREK: "Allora, sei pronta?"

"Mai stata più pronta di così! Preparati a perdere!"

DEREK: "Chi ti dice che non sarai tu a farlo?"

"Non credo mi batterai, sono più veloce di te..."

DEREK: "Questo lo vedremo."

Ci guardiamo contando fino a tre per poi partire.  

Sono stata io a chiedergli di venire con me a correre e lui ha subito accettato prendendo la cosa come una sfida, che poi è quello che è. 

Sfrecciamo attraverso gli alberi. Correre non mi è mai piaciuto così tanto: è diventato un modo per sfogarsi, è liberatorio. 

Il vento soffia tra le foglie più alte e gioca con i miei capelli. Il sole filtra dalle chiome e crea fasci di luce. È una scena degna di un quadro. 

Dopo qualche chilometro mi rendo conto che sto perdendo il mio compagno di allenamento così rallento e lo raggiungo. 

"Non mi dirai che sei già stanco?"

È sempre divertente prenderlo un po' in giro... 

DEREK: "Ho rallentato solo per permetterti di riposare un po'..."

"Oh certo, è sicuramente come dici tu. Stai perdendo solo perché vuoi essere galante?!"

Lui fa un sorrisetto e si avvicina a me. I nostri corpi sono a pochi centimetri.

DEREK: "Con la corsa sei brava lo riconosco, ma nel combattimento come sei messa?"

"Cosa me ne faccio di saper combattere se all'occorrenza posso trasformarmi in un lupo gigante?"

DEREK: "Non sempre ti troverai nella situazione giusta per poterlo fare e sapere qualche mossa potrebbe salvarti..."

"In uno scontro con dei vampiri?"

Ci facciamo una risata.

DEREK: "No, sono serio. Come te la cavi?"

"Non ho mai tirato un pugno a nessuno..."

DEREK: "Bene, direi che questo è il momento giusto per imparare qualcosa..."

"D'accordo. Poi ora metti caso tu mi faccia male guarisco in fretta, non servirà più l'aiuto di Melissa con ago e filo..."

DEREK: "Non ti farei mai del male..."

"Disse il ragazzo che mi graffiò con gli artigli da lupo mannaro..."

DEREK: "Disse la ragazza che me lo chiese..."

Ci guardiamo per qualche istante negli occhi e lui fa un passo che diminuisce la distanza tra noi. Sposto la mia attenzione sulle sue labbra: sono rosee e carnose. Lui fa lo stesso e sento il suo tiepido respiro sulla pelle delle mie guance. 

Senza il minimo preavviso, con una mossa fulminea, mi sposto al suo fianco; con un colpo ben assestato nella parte posteriore del ginocchio destro perde l'equilibrio; infine lo spingo a terra facendolo atterrare pesantemente sulla schiena. 

Emetto un grido di gioia. Lui, d'altro canto, tira un colpo di tosse e cerca di riprendere fiato. 

DEREK: "Stronza!"

"Lo so."

Gli rispondo con un sorrisetto di vittoria sulle labbra. Derek nel mentre si rialza.

DEREK: "Sei stata astuta. Stronza certo, ma furba."

"Direi che forse ho qualche piccola possibilità di non morire..."

DEREK: "Sì, forse..."

Si avvicina di nuovo a me, ma stavolta con più decisione. Sento una sua mano appoggiarsi con quel suo tocco stranamente delicato sulla mia vita e tirarmi più vicino a sé. Le dita dell'altra mano mi sfiorano il labbro inferiore. Mi alzo sulle punte dei piedi per diminuire quei pochi centimetri che rimangono. Sbatto le ciglia e quello che vedo subito dopo sono le cime degli alberi sopra di me.

Sono con le spalle a terra in mezzo alle foglie secche. Derek ha copiato il mio gioco.

"Stronzo!"

DEREK: "Lo so."

Mi rialzo.

"Va bene okay. Riconosco che sei stato più rapido di me, ma il punto per la creatività è mio perché tu sei stato privo di fantasia."

DEREK: "Mi sembra un buon compromesso. Siamo pari, per oggi."

"No, io sono a due e tu a uno. Ho vinto anche la corsa, non scordarlo."

Alza gli occhi al cielo e io faccio un sorrisino soddisfatto. 

Sento il suono del promemoria del telefono. Lo prendo e mi ricordo che dovevo già essere a casa per prepararmi per la partita. 

"A proposito: ti va di venire stasera a vedere la partita di lacrosse? Stiles sarà addirittura in campo a giocare..."

DEREK: "Mi ci vedi in mezzo alle tribune a tifare per degli adolescenti?"

"No è vero non ti ci vedo per nulla però potrebbe essere un modo per cambiare e fare qualcosa di nuovo..."

La sua espressione dice un chiaro e tondo 'NO'. 

"... E poi Lydia è convinta che ci saranno anche i vampiri. Non vorrai mica perdere l'occasione per incontrarli e mostrare loro le tue incredibili mosse di combattimento, no?!"

DEREK: "Ma lo sai che sei proprio una manipolatrice?! E comunque non credo che si presenterebbero mai ad una partita lacrosse..."

"Nessuno di noi ne è convinto. Comunque, pensaci sul serio di poter venire..."

L'ALTRO LATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora