L'ALTRO LATO

CAPITOLO 10

Non riesco a riflettere con tutti questi occhi che mi fissano. Prendo la giacca ed esco senza aspettare che gli altri dicano qualcosa. Ho bisogno di allontanarmi per un po' da quell'ambiente che era diventato quasi claustrofobico.

Inizio a camminare per strada, a caso, senza una meta precisa. I minuti passano in modo inavvertibile. Arrivo al limitare del bosco. Mi siedo e mi appoggio al tronco di un albero.

In realtà non c'è molto a cui pensare. Le soluzioni sono poche e io non me ne intendo ma avevo bisogno di uscire di lì e starmene un po' da sola.

DEREK: "Tutto bene?"

Mi alzo e mi giro di scatto. Realizzo chi mi trovo davanti.

"Mi hai fatto prendere un colpo! Come hai fatto a trovarmi?"

DEREK: "Ci siamo visti per un tempo più che sufficiente affinché memorizzassi il tuo odore. È stato facile."

Lo dice con una tale nonchalance che mi impressiona, come se rintracciare una persona con il fiuto fosse la cosa più scontata di tutte...

"Certo, il mio odore..."

Sapevo che potevano farlo, ma un conto è esserne consapevoli, un altro è vederlo mettere in pratica.

DEREK: "Non hai ancora risposto alla mia domanda."

Mi ci vuole qualche attimo per capire. Respiro profondamente.

"Sì, sì sto bene..."

DEREK: "Lo sai vero che non puoi mentirmi?!"

"Non ti sto mentendo..."

DEREK: "Il tuo battito è accelerato."

"Chi ti dice che non sia successo perché sono spaventata visto che sono da sola nel bosco con un licantropo?"

DEREK: "Tu non hai paura dei lupi mannari..."

Fa qualche passo verso di me e io indietreggio.
Mi ritrovo subito con le spalle contro l'albero.

"Che cosa stai facendo?"

Non risponde e continua a camminare ancora finché non ci ritroviamo a pochi centimetri. Appoggia le mani sulla corteccia. Ora sì che il cuore è diventato irregolare.

I suoi occhi diventano azzurri, un blu intenso. Sono magnetici. Mi attraggono molto di più di quelli di Scott. Forse è la vicinanza...

Li fisso intensamente. Sono come paralizzata, non ho il controllo sul mio corpo. I secondi passano e io non smetto di guardarli affascinata. Sento che non respiro e che l'aria nei miei polmoni sta finendo, ma non mi sembra importante.

Fortunatamente ci pensa lui, allontanandosi, a mettere fine a questa situazione, che razionalmente era di stress per il mio corpo, ma che per il mio inconscio era bellissima e attraente.

Inizio di nuovo a respirare, ma in modo affannoso.

DEREK: "Tutto bene? E stavolta non mentirmi."

Annuisco con la testa. Non è vero ma il cuore stavolta non può tradirmi perché è già irregolare per lo sforzo fatto.

DEREK: "Che cosa è successo?"

"Non lo so... Vedere i vostri occhi mi fa questo effetto. È come se avessero un potere ipnotico... Comunque, perché mi hai cercata?"

DEREK: "Lydia e Allison erano preoccupate e mi hanno chiesto di trovarti."