CAPITOLO 30

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"Derek fermati, per favore!"

Corro fino a raggiungerlo. Mi blocco davanti a lui. In volto ha un'espressione che posso definire arrabbiata: è arrabbiato con me per la prima volta e non posso biasimarlo.

"Ti prego, parliamone."

DEREK: "C'è poco su cui discutere. Hai già preso la tua decisione."

"Per favore non fare così. Fammi spiegare..."

DEREK: "Non serve. Quei due piombano qui all'improvviso da Forks, ti chiedono aiuto e tu senza batter ciglio andrai là con loro. Hai deciso senza dire nulla a nessuno... Dopo tutto ciò che è successo... Pensavo di essere un po' più importante di così..."

Questo non è giusto. Fa male. Non sopporto di litigare con lui.

"È proprio questo il punto. Sei importante per me e non te ne ho parlato perché altrimenti mi avresti chiesto di restare e io..."

DEREK: "Ti chiedo adesso-"

"No, per favore..."

DEREK: "Perché prendi in considerazione di aiutarli? Non li conosci neppure..."

Abbasso lo sguardo sulle foglie secche per terra.

Anche se è arrabbiato le sue dita mi sfiorano la pelle sempre in modo delicato. Mi alza il viso da sotto il mento e mi asciuga quella lacrima sulla guancia che non sono riuscita a trattenere. Adesso i suoi occhi sono preoccupati.

DEREK: "Dimmi che sta succedendo..."

Deglutisco e prendo un bel respiro.

"Io come ragazza amo stare qui con i miei amici e con te, andare a scuola, partecipare a feste e balli, ma la mia parte di lupo no..."

DEREK: "Perché?"

"I membri di uno stesso branco di Quileute hanno una mente connessa, condivisa. Quando sono tutti trasformati sentono i pensieri gli uni degli altri. Comunicano in tempo reale e ognuno di loro partecipa alla gioia o al dolore di un membro..."

DEREK: "Tu non senti nessuno nella tua testa. È solitudine..."

"Tutte le volte che sono trasformata ho la mente vuota, un silenzio tombale. Mi sembra di essere da sola in mezzo ad un deserto disteso per chilometri: non percepisco mai nessuno, vedo solo dune fatte di sabbia, la desolazione più totale. È come urlare e sentire un eco infinito senza mai una risposta..."

DEREK: "Se andrai a Forks il tuo lupo sarà felice e invece che fine farà la parte della ragazza?"

"Non lo so..."

Mi abbraccia. Nonostante sia ancora probabilmente arrabbiato con me, mi abbraccia.

DEREK: "Che cosa vuol dire che non sono il tuo imprinting?"

"Derek..."

DEREK: "Ti prego dimmelo."

"I Quileute hanno la possibilità di trovare la propria 'anima gemella': guardare qualcuno negli occhi e avere come il colpo di fulmine delle favole..."

DEREK: "Potresti incontrarlo a Forks..."

"Sì è vero potrebbe essere lì oppure no, non tutti abbiamo l'imprinting..."

DEREK: "Ciò che c'è tra noi..."

"Mia nonna non era l'imprinting di mio nonno ma comunque erano felici insieme. Ciò che provo io per te è reale, non devi dubitarne..."

È la prima volta che ci diciamo chiaramente faccia a faccia quanto l'uno sia importante per l'altro. Non avevamo mai espresso a parole i nostri sentimenti...

L'ALTRO LATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora