Erano in cinque che dovevano suonare, i primi tre se l'erano cavata egregiamente, ora toccava ad Hobi, era agitato ma rispetto a Jimin che era per ultimo a confronto era niente, quasi calmo.
Proprio quest'ultimo gli sorrise incitandolo a suonare, il sorriso venne ricambiato donandogli il coraggio, ci fu qualche errore ma minimo, era pur sempre l'ultimo ad essersi unito alla classe, era già da ammirare il livello che aveva raggiunto in così poco tempo.
Ultimò il suo turno, tutti dopo applaudirono fieri dei suoi progressi, quando tornò il silenzio gli occhi si puntarono tutti su Jimin, ora era arrivato il suo momento.
Key al di sotto della sua maschera era quello che sorrideva più ampiamente, il momento che tanto attendeva finalmente era arrivato."Mi scuso con i miei compagni ma preferisco esibirmi individualmente".
Disse dolcemente facendo un piccolo inchino verso i suoi compagni in segno di scuse, guardò Hobi, lui capì senza bisogno di parole, era troppo agitato e avere troppi occhi puntati addosso lo avrebbero solo messo sotto pressione ulteriormente."Ragazzi vi chiedo cortesemente di uscire, potete già andare a casa visto che è l'ultima dimostrazione".
Disse Key in modo calmo, la cosa giocava a suo favore e non poteva non essere felice di ciò.Un po' alla volta tutti salutarono l'artista uscendo dalla stanza, Hobi abbracciò Jimin.
"Fargli vedere chi sei mio piccolo artista".
Disse all'orecchio del suo amico, sciolse poi l'abbraccio, salutò anche lui Key per poi uscire lasciandoli soli.Sotto la maschera di Key si formò un piccolo ghigno, guardo Jimin che stava cercando di calmarsi, la stanza sembrava essere diventata più piccola dopo che tutti uscirono da essa.
-Bene ciliegina, incantami-.
Pensò Key.
"Inizia quando te la senti".
Disse in tono calmo, non aveva nessuna fretta di uscire da lì, aveva fatto perfino uscire le sue due guardie del corpo, gli aveva detto che potevano aspettarlo al di fuori della porta.Jimin aveva il cuore che batteva all'impazzata, sentiva il suo sguardo bruciante su di sé, le mani avevano iniziato a sudare, cercò con tutto se stesso di darsi un contegno, voleva dimostrargli veramente chi era.
Deglutì la saliva, fece un respiro profondo e si appoggiò il violino sulla spalla, presa l'archetto, le mani stavano iniziando a tremare.
Key notando la sua difficoltà si avvicinò, si mise dietro di lui."Devi rilassarti. Non ti giudicherò".
Disse tentando di calmare la sua agitazione.Peccato che la sua vicinanza stava rendendo le cose più complicate, l'agitazione la stava facendo aumentare.
Jimin cercò di sfiorare le corde del suo violino intonando la melodia che tanto amava, quella che l'artista aveva udito in precedenza.
Purtroppo essendo così agitato sbagliò la pressione sulle corde riproducendo un suono fastidioso.
Key mise la mano al di sopra di quella di Jimin, quel gesto fece balzare il cuore in gola al povero biondino che temeva di rischiare l'infarto."Sei più bravo di quello che pensi".
Sussurrò Key vicino all'orecchio del biondino, con la sua voce calda, il suo tocco leggero sulla mano di Jimin, lo stava guidando, lo stava aiutando a dare la giusta pressione.Jimin pensava di star per morire, il suo tocco, la sua voce, era impossibile gestire tutto ciò, in quel momento non stava pensando che era il suo idolo, quel ragazzo stava facendo impazzire mente corpo, non si soffermava nemmeno a pensare se fosse ammirazione o altro, o meglio, era quasi certo che al momento l'ago della sua bilancia pendesse sulla seconda opzione.
Key era a pochi centimetri di distanza da Jimin, il suo petto era cinque centimetri dall'aderire alla sua schiena, il suo viso a dieci centimetri dal profilo del biondino, le loro mani strette una sull'altra per portare a termine la musica.
Jimin non si rese nemmeno conto che si era sciolto, che in realtà stava suonando da solo, Key lo aveva aiutato inizialmente, ma ora sembrava solo avergli dato la giusta sicurezza per terminare la sua dimostrazione."Hai visto? Io non sbaglio mai Jimin".
Disse Key a bassa voce contro l'orecchio del ragazzo, il suo fiato caldo si scontrò con la pelle fredda dell'opposto provocandogli un brivido.
Era ovvio che sapesse il suo nome visto che si erano presentati tutti alla prima lezione, però era la prima volta che lo pronunciava.- Mi vuoi morto?-
Pensò Jimin deglutendo, tornando a respirare solo quando lo sentì allontanarsi da lui.Quando si guardarono gli fece un applauso contenuto.
"È stato un piacere Jimin, alla prossima lezione"."La ringrazio Signor Key".
Fece un debole sorriso ancora stordito, seguì dopo un piccolo inchino, mise via tutto e uscì dalla stanza con notevole fretta,la situazione era strana e aveva bisogno di aria.Key lo seguì con lo sguardo, sorrise, la maschera era molto utile anche in quel caso.
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Key "Il violinista" Jikook
RomanceATTENZIONE: QUESTA STORIA È FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DI IMMAGINAZIONE, NE FATTI, NE PERSONAGGI SONO REALI Un famoso violinista si nasconde dietro una maschera, nessuno conosce la sua identità e tanto meno il suo volto, chiunque però conosce la sua musi...