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Si erano goduti un buon pasto, della buonissima aria pulita unita alla tranquillità.
Come cena avevano optato per il servizio in camera, una consumazione leggera per non rischiare di appesantire lo stomaco e creare l'effetto sonnolenza post pasto.
La doccia con tutta calma, era bellissimo non avere fretta, avevano calcolato i tempi in modo perfetto.
Forse era proprio questo pensiero che gli fece sobbalzare, la perfezione non esisteva, ecco perché misero un po' di pepe sulla loro calma, accelerarono con la vestizione, avevano optato per un abbigliamento casual, pantalone elegante ma non troppo, abbinato ad una camicia.
Vestiti e profumati scesero giù nella hall, avevano una strana sensazione, uscirono dall'hotel convinti già di trovare un taxi come avevano visto costantemente da quando erano arrivati, né circolavano così tanti che non avrebbero mai pensato di trovare il deserto assoluto, di non vederne nemmeno uno nelle vicinanze.
Peccato che i due non avevano collegato che non era una sera come tante, loro erano arrivati fin lì per un motivo ben preciso, c'era il concerto dell'artista di fama mondiale come potevano non aver pensato a ciò, erano stati così stupidi da non averli meno sfiorato il pensiero.
Infatti di taxi nemmeno l'ombra, avevano perfino provato a chiamarne uno, ma erano tutti giustamente occupati, ai due ragazzi stava iniziando a salire il panico.
C'erano diversi mezzi di trasporto per spostarsi, peccato che non combaciassero con il loro orario, Jimin si guardò intorno cercando la soluzione a quel problema, la trovò sottoforma di un negozio per il noleggio di bici.
Prese per mano il suo amico trascinandolo con sé verso di esso, in fretta e furia noleggiarono un tandem.
Carichi di adrenalina sfrecciarono per stradine fino ad arrivare alla loro destinazione, quella sfaticata venne ripagata con l'entrata anticipata, avevano giusto dieci minuti per risistemarsi nei bagni e poi accomodarsi ai loro posti.
Entrarono nella sala, arrestarono subito il loro cammino, spalancarono occhi e bocca estasiati da quella maestosità.
I colori predominanti erano il rosso e l'oro, le comode poltroncine rosse erano disposte in varie altezze, quelle più in alto ti davano in modo di poter godere lo spettacolo a 360°,ma erano anche le più costose, ma nonostante tutto anche le ultime file erano leggermente rialzate dal suolo, andavano in graduazione per permettere a chiunque una buona visuale.
Si ripresero dallo shock momentaneo quando la sicurezza gli invitò a procedere ed accomodarsi nei loro posti, lo spettacolo sarebbe iniziato a breve.
Si sedettero ammirando questa volta l'ampiezza del palcoscenico, quell' eleganza la meritava tutta il loro idolo, lui portava tale bellezza dentro di sé.
Le luci lentamente divennero sempre più soffuse fino a spegnersi, rimasero accese solo quelle puntate sul palcoscenico.
Ma niente era paragonabile alla sua di bellezza, racchiuso in un abito rosso bordeaux, al di sotto una camicia nera e la sua fidata maschera, lui rappresentava l'eleganza in ogni sua forma.

"Wow".
Erano entrambi meravigliati per quella vista, erano stati bravi a contenersi, avevano dovuto farlo per non venire buttati fuori dopo tutta quella fatica.

Ma quando la musica iniziò a riempire l'atmosfera anche i più piccoli sussurri si mutarono all'istante, nessun suono era degno di occupare lo stesso spazio di quella melodia.
Lo spettacolo fu così avvolgente che quando terminò tutti si sentirono svuotati, la musica gli aveva totalmente riempiti che era impossibile non sentirci così dopo che il silenzio era calato nella sala.
Il destino si diverte, avvicina le persone così tanto da essere certi in un loro incontro, poi succede che si sfiorano senza notarsi.
Fu quello che successe, il pubblico iniziò ad uscire invitato dalle guardie di sicurezza che gli indicavano le uscite, l'artista nel frattempo restava nel palco per precauzione, per evitare che finisse tra la folla uscendo per dirigersi nei camerini, la porta era adiacente.
Jimin e Hobi essendo gli ultimi raggiunsero le porte quando ormai il teatro era completamente vuoto, fu allora che Key coperto dalle guardie scese dal palco per dirigersi nel suo camerino.
Né Jimin ne Key si accorsero che erano a poca distanza, le guardie possenti coprivano totalmente la visuale dell'artista.
I due mondi si erano avvicinati ma non erano entrati nuovamente in contatto, avevano viaggiato in parallelo.
Ma due magneti possono veramente stare distanti tra loro, no, assolutamente no, ecco perché all'uscita del teatro ogni partecipante venne fermato dalle guardie di sicurezza per consegnarli un invito speciale per farsi fare un autografo dall'artista, queste cose succedevano di rado, ma ogni tanto l'artista aveva piacere di ringraziare ulteriormente chi continuava a seguirlo.
Fortuna volle che quell'incontro era per il giorno successivo nel primo pomeriggio, i due ragazzi avevano il volo sempre in tarda serata, quindi potevano benissimo partecipare.

Key "Il violinista" JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora