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Dopo aver suonato diversi brani dal vivo Key si limitò a farsi sostituire da uno dei suoi cd per godersi finalmente appieno la festa che aveva organizzato, non vedeva l'ora di confondersi tra gli allievi.
Il maestro aveva esaudito una sua richiesta, gli aveva fornito la stessa identica divisa dei ragazzi, proprio quella che stava indossando in quel momento nel suo camerino, sorrise allo specchio cambiando poi anche la sua solita maschera con una uguale a quella fornita a tutti gli ospiti.
Tutti stavano ballando, sembravano fondersi insieme mentre si lasciavano condurre solo dalla melodia, ma uno di loro non sarebbe mai riuscito a mescolarsi, era così maledettamente visibile per Key, come se avesse un riflettore personale puntato su di sé.
Key avanzò verso la sua figura fino a quando non si trovò davanti a lui, gli afferrò una mano e gli fece fare una giravolta, osservando a 360° la sua bellezza, Jimin lo lasciò fare ignaro di chi fosse, convinto che fosse il suo migliore amico, ma lui era occupato ad assaggiare i diversi stuzzichini tenendo la maschera leggermente sollevata per avere libera solo la bocca.
Tutti si erano calati nella parte di somigliare un po' di più all'artista.
Jimin non si sorprese nemmeno quando l'opposto lo attirò a sé, gli mise una mano sul suo fianco mentre con l'altra stringeva la sua, erano molto vicini ma giustificò quel comportamento con il poco alcol che avevano bevuto entrambi.
Tutta quella consapevolezza svanì quando alzò lo sguardo incastrandolo con i suoi occhi, deglutì la saliva ora certo che non era il suo migliore amico quello che lo stava stringendo in quel momento.

"Key?"
Sussurrò Jimin titubante, ora decisamente in imbarazzo, ma avrebbe mentito se avesse detto che non gli piaceva quel contatto.

"Non allontanarmi".
Sussurrò l'artista sull'orecchio del biondo che sentì un brivido scorrergli lungo tutta la schiena, scosse leggermente la testa con l'intento di fargli capire che non era sua intenzione.

E poco dopo la mezzanotte scattò, era giunto il momento della sorpresa, la botola venne aperta lasciando cadere milioni di petali di fior di loto essiccati.
Ed era semplicemente meravigliosa quella pioggia di petali delicati che ricadevano accarezzando ogni presente, uno di questi finì tra i capelli di Jimin, Key lo prese, poi prese la mano del biondo aprendola verso l'alto, appoggiò il petalo sul palmo.

"Tu sei il mio fior di loto, la mia rinascita".
Disse Key chiudendo il petalo nella sua mano, lasciò senza parole il biondo e subito dopo lo salutò, la serata stava per finire e lui era grato di aver ballato con la persona che occupava costantemente i suoi pensieri, non immaginava che era lo stesso anche per Jimin, ma non era solo, Jungkook, Key, erano veramente la stessa persona?

Key "Il violinista" JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora