Come previsto da Hobi aveva dovuto aiutare Jimin con la valigia, era andato a casa sua e lo aveva trovato letteralmente in panico, l'armadio era stato praticamente svuotato al di sopra del suo letto.
Aveva trovato l'amico che brontolava davanti a quella montagna di vestiti insoddisfatto e indeciso su cosa portare via, stava facendo svolazzare un po' a caso gli abiti scartandoli, se lo avesse lasciato fare la valigia sarebbe rimasta vuota.
Infine visto che il nostro biondino non sarebbe mai uscito a prendere una decisione e a completare la sua valigia aveva lasciato l'arduo compito al suo amico che lo portò a termine egregiamente dopo solo tre quarti d'ora.
Avevano optato per un volo che sarebbe partito per le 20:00, avevano cenato poco prima e ora erano pronti per partire.
Il volo notturno era stata una delle scelte migliori che potessero fare , le 15 ore di volo fortunatamente non furono pesanti per i due ragazzi, la maggior parte di esse le avevano trascorse dormendo e le restanti a guardare una guida sui locali da visitare, anche se probabilmente avrebbero solo visto locali ristoro visto la loro poca permanenza.
Erano arrivati in tarda mattinata a New York, avevano tutto il tempo di passare in hotel per il check-in, farsi una doccia e uscire per pranzo, potevano addirittura concedersi una bella passeggiata per poi rientrare e prepararsi per il concerto che si sarebbe tenuto quella sera.
Avendo prenotato l'ultima fila sarebbero entrati anche per ultimi, quindi nessuna pressione e nessuna fretta, avevano solo una carica di pura emozione per il viaggio stesso, ma soprattutto per la grande opportunità di poter assistere al concerto del loro idolo.
Non smettevano di sorridere mentre passeggiavano tra le vie del centro, non riuscivano ancora a crederci di essere circondati dai colori, delle luci sgargianti degli insegne luminose e dal caos frenetico di New York.
L'inglese di Jimin e Hobi era abbastanza buono, non avrebbero avuto difficoltà a farsi capire.
Erano usciti da circa mezz'ora dall'hotel, erano alla ricerca di un locale carino dove poter pranzare.
Avevano trovato una paninoteca, la cosa che gli aveva attratti maggiormente erano i mega hamburger che avevano visto sfilare grazie alla vetrata del locale stesso, erano troppo invitanti per non essere provati.
Entrarono sorridendo e furono accolti con l'ospitalità in quel piccolo locale molto rustico.
Quella fu la seconda scelta migliore che potessero fare, uscirono da quelle mura con la pancia piena soddisfatti, al momento il viaggio stava procedendo molto bene.
Il tempo che avevano a disposizione era ancora abbastanza, non potevano non sfruttarlo al meglio, ci stava perfettamente una gradevole passeggiata tra uno dei più famosi parchi verdi, Il Central Park.
La sua bellezza era paragonabile solo alla sua immensità di verde, immerso nella natura, si trovava come in un mondo parallelo, il caos non ne faceva parte come nemmeno la frenesia.
Una volta dentro ci si ricaricava solo di tranquillità, di aria pulita, proprio quello che stavano facendo i due ragazzi distesi a pancia in su sul manto soffice dell'erba, si godevano i raggi del sole e la pace di quel luogo.
In una zona poco distante e più isolata una porzione del central Park era stata recintato momentaneamente, su ogni angolo c'era appostata una guardia di sicurezza, al centro invece era stata posizionata una tenda di medie dimensioni.
Nessuno poteva sapere che all'interno di essa c'era l'artista che si stava rilassando prima del suo concerto, amava quel posto, sicuramente se avesse saputo che a poca distanza c'era il suo Jimin lo avrebbe apprezzato ancora di più.
Si trovavano nello stesso posto senza saperlo, poche ore dopo sarebbero stati nello stesso luogo ma solo uno di loro due era a conoscenza di ciò.
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Key "Il violinista" Jikook
RomanceATTENZIONE: QUESTA STORIA È FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DI IMMAGINAZIONE, NE FATTI, NE PERSONAGGI SONO REALI Un famoso violinista si nasconde dietro una maschera, nessuno conosce la sua identità e tanto meno il suo volto, chiunque però conosce la sua musi...