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Jimin aveva chiesto a Jungkook che la sua vita non venisse stravolta, voleva continuare a lavorare al bar, a studiare violino, così da poter migliorare sempre di più, l'artista comprese perfettamente ciò che voleva, non si sarebbe mai intromesso nei suoi desideri, voleva solo fare parte di essa.
In tutto ciò però c'era una cosa in cui lui era stato irremovibile, per ottenerla aveva dovuto combattere con il biondino, ma infine cedette accettando, perché comprendeva le sue motivazioni.

Era passata una settimana dalla diretta, la rivelazione aveva creato diverso scalpore, infatti il nostro violinista in erba aveva già iniziato a convivere con i vari flash dei paparazzi, spuntavano ovunque, si mimetizzavano, come se fossero in missione segreta.
Fortunatamente tutto quella nuova situazione veniva alleggerita dalle persone che lo circondavano.
Le persone a lui care avevano preso di buon grado quel rapporto appena nato, i suoi genitori addirittura in una videochiamata avevano ringraziato l'artista personalmente intrufolandosi nella videata, grazie a lui vedevano più spesso il figlio che si rifugiava tra le loro mura nelle ore più improbabili, erano la via di fuga dai giornalisti che erano riusciti già a venire a conoscenza della sua abitazione.
Avevano messo in imbarazzo Jimin cogliendo l'occasione per invitare l'artista a pranzo, sottolineando che poteva addirittura venire con il loro figlio in tarda notte per non venire scoperti, quindi in quell'attimo fuggente, in quel brevissimo lasso di tempo lo avevano invitato perfino a dormire insieme, avrebbe voluto sparire quando se ne uscirono con tutta quella leggerezza.
Quella scena invece non fece altro che far sorridere il corvino, provò anche una leggera invidia, lui aveva fama, ma nulla era paragonato a quel bellissimo rapporto, era grato però di poterne beneficiare indirettamente, Jimin era stata una ventata d'aria fresca, molto velocemente si era trasformato in profumo di casa.

"La volete finire di litigare?"
Esordì Jimin togliendo il sacchetto di patatine dalle mani di Hobi.

"Dillo a lui, il pacchetto lo aveva adocchiato prima io".
Brontolò di rimando il migliore amico.

"Ma sono stato più veloce io ad afferrarlo".
Ghignò l'ospite che ormai faceva parte della quotidianità di Jimin.

"Vorrei mandarvi a casa ma tanto nessuno dei due se ne andrà. Uno perché ormai è più qui che a casa sua e uno perché sta prendendo le sue stesse orme per sicurezza ".
Sbuffò Il biondino sedendosi sulla sedia della scrivania, si girò verso di loro e ridacchiò, aprì il sacchetto di patatine incriminato.
"Le ho sempre sottovalutate, queste patatine sono eccezionali".

"Lo so".
Dissero in coro i due.

"Taehyung, ho sentito Kook, tra un ora ci aspetta per cena".
Allungò le mani verso un cassetto della sua scrivania lanciando al nominato e all'amico due sacchetti di patatine, le aveva nascoste, ma le aveva prese apposta per loro.
Ricevette due sorrisi enormi come ringraziamento, sembravano esattamente due bambini a cui era stato regalato un sacchetto di caramelle.
Taehyung era stata la condizione irremovibile, voleva una persona fidata al fianco di Jimin, qualcuno che potesse proteggerlo in sua assenza.
Entrambi rimasero sorpresi per quella richiesta, un po' meno l'amico nonché guardia del corpo dell' artista, sapeva che non sarebbe stato tranquillo sapendolo da solo dopo la loro live, aveva accettato senza problemi l'incarico.
Non si aspettava di legare facilmente con lui e con il suo migliore amico, con il secondo non faceva altro che bisticciare ma era sempre in tono scherzoso.
Una settimana poteva sembrare poco come lasso di tempo ma calcolando che passavano diverse ore al giorno insieme era stato abbastanza per instaurare un buon rapporto.

"Vengo pure io".
Sbucò fuori Hobi deciso, non era una domanda ma un affermazione o un avviso.

"Non penso proprio".
Controbatté il biondino.

Ma da quella prima volta ne seguirono molte altre, il duo si era trasformato in un assortito quartetto, Jimin aveva il suo artista e Hobi aveva trovato la sua guardia del corpo.
Nessuno di loro si sarebbe mai aspettato qualcosa del genere, una mancata audizione aveva portato qualcosa di prezioso nella vita di due ragazzi.
Ma forse era stata solo la passione in comune ad unire quei fili solitari, ad intrecciarli a son di note creando una melodia invisibile agli occhi ma sensibile al cuore.

THE END


Key "Il violinista" JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora