He's back.

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"Forse... forse non sei più solo un migliore amico per me."
L'altalena era ormai ferma da un pezzo, il bicchiere di plastica del
frappè ormai vuoto era a terra e il silenzio regnava sovrano tra i due
ragazzi. Kris non riusciva a comprendere il significato delle sue
parole- o forse lo aveva fatto, ma non voleva crederci.
Il suo migliore amico.. innamorato di lui? Non aveva mai pensato ad
una simile eventualità, non lo reputava possibile. Da quanto tempo lo
era? Come aveva fatto a nasconderlo così bene? Perchè lui era stato
così stupido da non accorgersene?
Erano tante le domande che gli affollavano la mente in quel momento ma
era come paralizzato, non riusciva a dire o fare nulla. Lo guardava
dall'alto, le labbra schiuse, gli occhi appena sgranati, le mani
immobili lungo i suoi fianchi. In quel momento riusciva a capire tante
cose, a partire dagli strani comportamenti di Yixing in determinate
circostanze. Capiva perchè quelle rare volte che, dopo la sua partenza
per l'America, lo chiamava per sentirlo, per raccontargli come andava,
come si trovava, delle ragazze che incontrava, la sua voce sembrasse
così stanca, così distante. Capiva troppe cose, e avrebbe preferito
non capirle.
"Lay..." mormorò allora dopo qualche secondo, o minuto, non lo sapeva.
Poi si bloccò. Cosa poteva dirgli? 'Mi dispiace, ma non sono sicuro di
poter ricambiare i tuoi sentimenti'? Probabilmente lo avrebbe solo
fatto star male.
Il ragazzo riccio non osava alzare gli occhi dalle sue mani,
continuava a giocherellare con l'anello che portava al pollice.
Sembrava che non lo avesse neanche sentito, in realtà, e Kris pregava
fosse così perchè non sapeva davvero che fare. Si sentiva come se
qualsiasi cosa fosse uscita dalle sue labbra non sarebbe stata quella
giusta, e avrebbe rovinato tutto.
"Sai, Kris..." Lay parlò, ancora a sguardo basso. Kris lo guardò. "Non
ti ho detto questo perchè pretendo una risposta, voglio che tu lo
sappia. So che sei al cento per cento etero, e poi prima mi hai
definito il tuo migliore amico, quindi continuerò a rimanere tale-"
rise piano, ma non era una risata vera. Sembrava come sforzata. "Mi
dispiace se in qualche modo ti ho turbato, mi dispiace. Ho voluto solo
provare, tua sorella mi ha pregato così tanto di farlo..."
"Mia sorella?" lo interruppe il più alto, aggrottando la fronte. Lei
sapeva tutto, quindi? Ora si spiegavano tutte le volte che si
arrabbiava dopo essere venuta a sapere che era finito di nuovo con
qualche ragazza. Kris sospirò, inginocchiandosi davanti al ragazzo per
riuscire a guardare i suoi occhi. "Da quanto tempo va avanti questa
cosa, Lay?"
Lay scosse la testa, rivolgendogli un occhiata e inclinando la testa
all'indietro per guardare il cielo, senza rispondergli. Kris non ne
era sicuro, ma gli sembrava di aver visto i suoi occhi lucidi. "Lay"
lo richiamò toccandogli la mano.
"M-mi dispiace.. io.." farfugliò quindi il ragazzo, rinunciando a
nascondersi e guardandolo, le labbra che tremavano mentre cercava di
sorridere. Il più alto gli si avvicinò ancora, preoccupato, e gli posò
le mani sulle guance, togliendo con i pollici le lacrime che
continuavano ad uscire dai suoi occhi. "N-non lo so p-perchè sto
p-piangendo, davvero.." rise appena, premendosi i palmi delle mani
sulle palpebre e iniziando a singhiozzare.
Kris odiava vederlo piangere. Era capitato davvero poche volte, ma in
ogni occasione si sentiva male, e sapere che in quel momento la causa
del suo malessere era proprio lui stesso lo lacerava. Quindi, in un
gesto istintivo, fece pressione sui talloni e si alzò appena,
allungando le braccia fin dietro il collo del ragazzo e stringendolo
in un abbraccio. Gli accarezzò i capelli con una mano, e con l'altra
scese a sfiorargli appena la schiena coperta solo da una leggera
maglietta.
"Kris..." il ragazzo continuava a singhiozzare, cadendo in ginocchio
dall'altalena e stringendo la giacca del più alto tra le dita, come
per paura che da un momento all'altro potesse scomparire.
Passarono attimi, secondi, minuti, forse ore- Kris ne aveva perso il
conto, fatto sta che continuò a tenerlo tra le sue braccia anche dopo
che riuscì a farlo calmare sussurrandogli frasi rassicuranti
all'orecchio e accarezzandolo. Lay, dal canto suo, credeva di trovarsi
in un sogno dal quale non voleva essere svegliato. Non riusciva ad
aprire gli occhi, quindi si limitava a stringerlo come se da quello ne
dipendesse la sua intera vita.
Kris aveva abbracciato parecchie volte il suo amico, ma quella volta
c'era qualcosa di diverso. Vuoi per l'atmosfera, vuoi per la strana
situazione in cui si trovavano, stava bene tra quelle braccia. Lay era
caldo e accogliente, non avrebbe voluto staccarsi.
Sospirò. "Lay-ah.." sussurrò piano al suo orecchio, provocandogli dei
brividi. Lay annuì leggermente, facendogli capire che lo stava
ascoltando.
Il più alto si fermò un attimo. Non sapeva di preciso cosa volesse
dirgli, ma aveva preso la sua decisione, che fosse giusta o no. Non
gli era mai stato del tutto indifferente quel ragazzo, quindi perchè
non provare?
"Lay.. fammi innamorare di te."

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