All Monsters Are Human.
Capitolo 26 - Kris è a Seul!
[Nel capitolo precedente..]
"Ehy sorellina!" una voce profonda dall'altro capo del telefono mi fece spalancare gli occhi e sorridere in maniera decisamente spropositata.
"Kris?" gridai, saltando in piedi per la sorpresa.
"Che, non riconosci più la voce del tuo amato fratellone?" rispose scherzosamente, fingendosi offeso.
"Oppa!" gridai di nuovo, super contenta di sentirlo dopo un tempo indefinito.
"Come mai telefoni così all'improvviso?" chiesi una volta che riuscii a calmarmi e a smettere di saltellare.
"Oh, niente, volevo solo avvisarti.." lasciò in sospeso la frase, mandandomi in confusione.
"Avvisarmi di cosa?" mi accigliai, tornando a sedermi di nuovo sul divano.
"Di prepararti perchè tra qualche giorno arrivo a Seoul!"
~ ~ ~ ~ ~
Appena tre giorni erano passati dalla fatidica telefonata da parte del mio fratellone che mi avvisava di star venendo a farmi visita, ed erano tre giorni che giravo come una pazza per casa mettendo a posto qualsiasi cosa fosse fuori posto, come se dovesse bussare alla porta da un momento all'altro. La routine era la seguente: scuola, pranzo, compiti, giro completo della villetta per almeno quaranta volte.
Quella notizia mi aveva scombussolato l'esistenza in un certo senso, che fosse ansia o semplicemente impazienza quella che provavo, non ne avevo idea.
"Kels.." la voce annoiata del mio quasi ragazzo, alias Lu Han, in quel momento bellamente seduto sul mio letto, mi chiamò cercando di distogliermi dai miei compiti per l'ennesima volta.
"Mh?" risposi ancora io con voce assente, picchiettando la matita in un punto a caso della pagina del libro di matematica su cui ero ferma da mezz'ora, sbuffando innervosita. Non ci capivo un accidenti, era scritto tutto in arabo.
"Hai finito di studiare? Mi sto annoiando~" si lamentò con voce da bambino, scalciando i piedi sul letto e mettendo il broncio. Mi fermai, distogliendo lo sguardo dal libro e guardandolo scettica.
"Sei serio Lu?" dissi solamente, facendogli capire che se avesse continuato ad infastidirmi non avrei finito più. Riportai gli occhi sul libro, ignorando il suo sbuffo, e potei immaginarlo mentre metteva il broncio e incrociava le braccia al petto.
"Ma non puoi farli dopo?" continuò imperterrito, come se non avesse sentito ciò che gli avevo detto, e a quel punto stavo cercando in qualsiasi modo di trattenermi dallo strozzarlo. "Domani mattina arriva tuo fratello quindi non andrai a scuola, voglio passare del tempo con te dato che poi non mi sarà possibile.." aggiunse, abbassando la voce come per paura di farsi sentire, e mi voltai verso di lui.
Sospirai, chiudendo stancamente gli occhi e passandomi una mano sul volto. Quei tre giorni erano stati una vera tortura per me, ma ripensandoci meglio e ripercorrendo tutti i giorni uno per uno, non ricordavo un singolo momento che avevo dedicato a Lu Han. Mi sentivo in colpa, sapevo di essermi concentrata troppo su cose inutili, ma era più forte di me. Non vedevo mio fratello da tantissimo tempo, e sapere che sarebbe venuto a trovarmi e che avrei potuto riabbracciarlo, invece di parlargli e sentire la sua voce solo per telefono, mi aveva scombussolata.
Mi alzai silenziosamente, andando verso il ragazzo che sedeva al centro del mio letto con la testa rivolta verso il basso e salii sul materasso, gattonando fino a lui. Mi sedetti sui talloni e gli circondai la vita con le braccia, poggiando poi il mento sulla sua spalla e chiudendo gli occhi. Sorrisi quasi istintivamente quando sentii le sue braccia circondare a loro volta la mia vita poco dopo.
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All monsters are human.
FanfictionIl padre di Kelsey, una sedicenne dolce e simpatica, è un guaritore di mostri, e a causa di questo suo strano lavoro deve andare in America per un anno intero. Per questo Kelsey è costretta a prendersi cura di una creatura per metá umana che suo pad...