[CORRETTO]
All monsters are humans.
20. Thunders and fears.
Quella mattina mi ero svegliata prima del solito. O meglio, non avevo dormito quasi per niente. Ero stata tutta la notte a pensare alla lite tra me e Luhan, quindi non avevo occhio.
Mi alzai dal letto ed eseguii la mia solita routine: fare la doccia, vestirsi, rifare il letto, preparare la borsa. Quando scesi in cucina per fare colazione Luhan era già lì, a bere il suo caffè tranquillamente, mentre leggeva un libro. Alzò gli occhi per guardarmi quando aprii la porta scorrevole della cucina ed entrai, senza neanche degnarlo di un'occhiata.
"Buongiorno.." mi salutò con tono dolce, come faceva ogni mattina. Feci finta di non sentire e andai verso il frigo, afferrando il cartone del latte per versarlo dentro una tazza e metterci i cereali dentro. Ero ancora arrabbiata con lui per quello che aveva detto la sera prima.
Mi sedetti sul bancone della cucina, proprio davanti a lui, con le gambe penzoloni e lo sguardo perso nel vuoto mentre mangiavo continuando ad ignorare la sua esistenza. Il ragazzo sospirò pesantemente e chiuse il libro che stava leggendo, ma non prima, ovviamente, di aver messo il segnalibro tra le pagine.
"Kelsey, non dirmi che sei ancora arrabbiata.." soffiò, ma io rimasi ferma nella mia posizione senza rispondere, continuando a mangiare come se niente fosse, spostando invece lo sguardo verso la finestra dietro di lui e guardando le persone che già a quell'ora della mattina gironzolavano per la città.
"Lo vedi? Questo tuo atteggiamento infantile dimostra che avevo ragione!" sospirò nuovamente, appoggiando il libro sul tavolo e alzandosi.
Il mio sguardo saettò verso la sua figura in un nanosecondo, l'odio più profondo visibile sul mio viso. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Scesi con un balzo dal bancone e misi la tazza vuota dentro il lavandino, afferrai lo zaino e uscii di casa sbattendo la porta con collera, giusto per fargli capire quanto ero infuriata.
"Ehy, Kels, che ti succede? Sei strana oggi" chiese per l'ennesima volta da quando avevo messo piede a scuola quell'impiccione di Lay, mentre mi seguiva verso il mio armadietto. A dir la verità, non avevo proprio nessuna espressione che potesse far trapelare il mio stato d'animo. Ero completamente inespressiva, con lo sguardo costantemente perso nel vuoto, e quello non era da me. Forse era proprio per quel motivo che il mio amico mi faceva tutte quelle domande.
"Niente, Lay-ah.. sono solo un po' stanca." sospirai, guardandolo e abbozzando un sorriso mal riuscito.
"Ti prego, sorridi!" mise un dito su ognuno dei due angoli della mia bocca e li mosse verso l'alto in modo che 'sorridessi'. Rincuorata dal comportamento del mio migliore amico, feci un sorriso più ampio del precedente, per accontentarlo e rassicurarlo.
"Questa è la mia Kels!" sorrise a sua volta, mostrandomi le sue dolcissime fossette, quelle che io tanto adoravo e in cui amavo affondare le dita.
"Hey, Kelsey!" mi girai, guardandomi intorno per capire chi mi avesse chiamata, e vidi Hana camminare mano per mano insieme a Tao verso di noi.
"Hana!" corsi verso di lei, abbracciandola forte e scompigliando poi i capelli al panda. "E' nuova?" le chiesi poi, notando la borsa che portava sulla spalla. Aveva un non so che di familiare.
"Sì, gliel'ho comprata io ieri. E' Gucci." rispose Tao al posto suo, gonfiando il petto orgoglioso e facendo ridacchiare la ragazza accanto a lui.
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All monsters are human.
FanfictionIl padre di Kelsey, una sedicenne dolce e simpatica, è un guaritore di mostri, e a causa di questo suo strano lavoro deve andare in America per un anno intero. Per questo Kelsey è costretta a prendersi cura di una creatura per metá umana che suo pad...