[CORRETTO]
All monsters are humans.
5. His smile.
Lavoravamo a quello stupido progetto ormai da due ore, avremmo finito prima se io fossi riuscita a capire qualcosa di ciò che c'era scritto sul nostro libro. Jess era un genio, aveva una pazienza infinita - solo Dio sa quanto - e si offrì per spiegarmi tutto quanto da capo, quindi la lasciai fare cercando di prestare più attenzione possibile.
Stavo finendo uno degli esercizi che mi aveva dato da fare per vedere se avevo capito, quando il silenzio che era calato tra di noi fu interrotto dalla sua voce.
"Non hai mai paura?" alzai la testa guardandola confusa, non capivo a cosa si riferisse. "Di Lu Han intendo... mi hai detto che è più forte rispetto a un normale essere umano, se volesse, potrebbe liberarsi senza fatica o addirittura farti del male.." riuscivo a vedere quella nota di preoccupazione nei suoi occhi, quindi le sorrisi rassicurante.
"Lu Han non lo farebbe mai." dissi, riabbassando lo sguardo e continuando l'esercizio che avevo iniziato.
"Come fai a saperlo? Lo conosci da pochissimo, non sai se puoi fidarti." mi guardava in un modo strano, gesticolando nervosamente. Sbuffai e le presi i polsi, fermandola, e piantando i miei occhi nei suoi.
"Ascolta, lo conosco abbastanza da sapere che non è il tipo di persona che fa del male agli altri. Non dopo quello che ha passato. Ora calmati e riprendiamo a fare 'sta cosa, che prima ci sbrighiamo meglio è." parlai lentamente e scandendo bene le parole, con un tono serio. Jess mi guardò un momento, poi alzò gli occhi al cielo esasperata e prese a controllarmi tutti gli esercizi.
Finimmo quella ricerca dopo tre estenuanti ore di lavoro ininterrotto, e accompagnai Jess alla porta.
"Ci vediamo domani!"
"A domani, bionda." la salutai con un bacio sulla guancia, per poi richiudere la porta e risalire in camera per mettere a posto il casino che avevamo fatto. Rimisi i libri al loro posto sulla mensola sopra la scrivania e spensi il computer, per poi buttarmi a peso morto sul letto con le braccia spalancate e lo sguardo rivolto al soffitto. Ripensai alla conversazione avuta con Jessica riguardo a Lu Han... ero più che sicura che non mi avrebbe fatto mai del male, ormai tra di noi c'era un legame forte, un legame strano che molti non comprenderebbero. E poi non c'era nessun motivo per cui lui avrebbe dovuto farlo, infondo mio padre ed io lo stavamo solo aiutando.
Sospirai, mi sarebbe venuto il mal di testa a furia di scervellarmi su quel ragazzo. Guardai l'ora sull'orologio che portavo al polso e decisi che era ora di preparare la cena, stavo morendo di fame. Mi alzai svogliatamente dal letto e trascinai i piedi scalzi fino alla camera di Lu Han, bussando piano e aprendo di poco la porta per infilare la testa nella stanza. Cercai con lo sguardo il ragazzo castano e, quando i nostri sguardi s'incrociarono, arrossimmo all'istante entrambi ripensando a ciò che era accaduto quasi tre ore prima.
"Hey, hai fame? Sto andando a preparare la cena." chiesi una volta che mi fui ripresa, con voce bassa e stranamente roca.
"No, non ho fame." scosse leggermente la testa, guardandosi i piedi, ed io inarcai un sopracciglio guardandolo attentamente. Qualcosa non andava. Decisi di fare qualche passo dentro la stanza, per poi accovacciarmi davanti a lui e cercare il suo sguardo.
"Sicuro di stare bene? Non sembri granché in forma."
"E' tutto apposto." non voleva guardarmi negli occhi e non capivo se fosse per l'imbarazzo o per altre cose. Lo guardai un'ultima volta, poi feci spallucce e mi rimisi in piedi scompigliandogli i capelli.
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All monsters are human.
FanfictionIl padre di Kelsey, una sedicenne dolce e simpatica, è un guaritore di mostri, e a causa di questo suo strano lavoro deve andare in America per un anno intero. Per questo Kelsey è costretta a prendersi cura di una creatura per metá umana che suo pad...