[CORRETTO]
All monsters are humans.
21. The truth.
[Luhan's point of view]
Aprii lentamente gli occhi, sentendo un leggero dolore alla testa a causa della forte luce e del fatto che la notte prima avevo pianto per ore. Abbassai lo sguardo quando sentii qualcosa di soffice e caldo muoversi quasi impercettibilmente sul mio petto, e sorrisi dolcemente: Kelsey stava dormendo serenamente tra le mie braccia.
Alzai lentamente un braccio e lo portai all'altezza del suo viso, spostando delicatamente una ciocca di capelli che le era caduta sul viso.
E' così dannatamente bella..
Con il dito tracciai il contorno del suo viso, il mio tocco era leggerissimo per non svegliarla, e ammirai estasiato i suoi lineamenti. Mi ero ripromesso di non cadere più in quella trappola mortale chiamata amore, ma a quanto pare sono stato abbastanza idiota da innamorarmi di nuovo.Ma è davvero amore?
Sospirai, ricordando tutto il dolore che avevo provato in quel giorno di tanto tempo prima, il giorno in cui cambiai, il giorno in cui il mio cuore smise di battere per qualcuno. Scossi la testa, chiudendo gli occhi per qualche secondo, e mi girai a pancia in su portandomi una mano sul viso. Girai il capo quando percepii un lieve movimento accanto a me e sorrisi. Con un piccolo mugolio, Kels aprì quei suoi occhioni color oceano, e mi sorrise leggermente, ancora mezza addormentata. Si fece più vicina a me e si accoccolò tra le mie braccia, permettendomi così di inspirare un po' del suo delizioso profumo.
"Buongiorno.." sussurrai con voce un po' roca, accarezzandole dolcemente i capelli.
"Lu.. come stai?" mormorò lei di risposta, la voce soffocata nella mia spalla. Era preoccupata.
"Molto meglio, grazie a te." le sorrisi, trovando semplicemente adorabile il modo in cui si preoccupava per me ogni volta. Mi spostai in modo da stare sdraiato con la testa di Kelsey sul mio petto. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, finché lei non tirò fuori quello che era accaduto la sera prima.
"Lu, ieri sera.. cosa è successo ieri sera?" la sua voce era insicura, aveva paura di chiedere qualcosa di troppo. La rassicurai, accarezzandole la schiena, ma non risposi alla sua domanda. Non me la sentivo di parlarne.
Probabilmente lei lo capì, perché la sentii sospirare sul mio petto.
"C-che ne dici se ti preparo la colazione?" mi alzai dal letto, infilando le pantofole e guardandola. Non aveva una bella espressione, sembrava.. affranta, in qualche modo. E mi sentivo male sapendo che ero io la causa di quello.
"Va bene.." annuii leggermente, uscendo dalla camera e dirigendomi in cucina. Preparai dei veloci pancakes e ci spalmai sopra la nutella, poi la chiamai dicendole che era pronto.
"Woah.. sembra squisito!" esclamò, alzando un pollice in su in segno d'approvazione. Risi alla sua infantilità, poi mi sedetti di fronte a lei e cominciammo a mangiare. Chiacchierammo di cose a caso per qualche minuto, dopodiché tra di noi cadde il silenzio. Finimmo la nostra colazione senza dire niente e, dopo aver messo a lavare tutti i piatti, ci dirigemmo in salotto per guardare un po' di TV."Luhan.." mi girai verso la vocina che mi aveva chiamato, abbassando la testa per guardare in faccia Kels. Sapevo già cosa voleva, l'avevo capito dal suo tono serio. Sapevo di non poter tenermi dentro tutto ancora per molto, avrei dovuto raccontarglielo prima o poi, ma più tempo guadagnavo e meglio era.
"Dimmi.." mi schiarii silenziosamente la voce dopo aver parlato, sentendo che era ancora roca.
"Senti, i-io non voglio forzarti, ma ho bisogno di sapere.. Come posso aiutarti se ti tieni tutto dentro?" sentivo il suo sguardo implorante su di me, ma non osavo alzare gli occhi.
Sono proprio un egoista. Lei cerca di aiutarmi in tutti i modi, e io che faccio? Mi chiudo in me stesso.
"Devo proprio?" non volevo riportare alla mente tutti quegli orribili ricordi. Lei annuì, determinata a sapere tutto del mio passato.
"E va bene, allora." sospirai, alzandomi in piedi e posizionandomi davanti a lei, che mi guardava stranita. Mi passai una mano sul viso, e feci un piccolo sorriso. "Prima di tutto, piacere di conoscerti. Mi chiamo Lu Han e sono nato il 20 Aprile del 1995 nella città di Beijing Haidian, in Cina." mi presentai, improvvisando un inchino. Kels spalancò la bocca, sorpresa.
"Tu sei.. cinese?" esclamò, sembrava un pesce con quell'espressione. "Come diavolo ci sei finito qui in Corea?"
"Mi sembrava di avertelo detto.." sorrisi, in segno di scuse. "Mi sono trasferito qui 5 anni fa, insieme alla mia famiglia, per motivi di lavoro." le spiegai poi, sedendomi sul tappeto rosso davanti a lei e guardandola negli occhi.
"Ecco perché il tuo coreano è perfetto.." si mise un dito sul mento, come se stesse riflettendo. Ridacchiai a quella scena, era buffa. "Okay, continua." fece un segno con la mano come a dire di proseguire, e io annuii.
"Vedi Kels, prima che tutto questo mi accadesse ero un ragazzo normale. Avevo degli amici a cui volevo bene, dei genitori fantastici e una ragazza che amavo da morire.." abbassai lo sguardo sui miei piedi, cominciando a raccontare.
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All monsters are human.
FanfictionIl padre di Kelsey, una sedicenne dolce e simpatica, è un guaritore di mostri, e a causa di questo suo strano lavoro deve andare in America per un anno intero. Per questo Kelsey è costretta a prendersi cura di una creatura per metá umana che suo pad...