[CORRETTO]
All monsters are humans.
12. Murderous instincts.
Era veramente molto vicino a me, riuscivo a sentire il suo respiro sfiorarmi la pelle del viso, e quando ormai era a un millimetro di distanza il campanello di casa suonò, rovinando tutto.
Al diavolo, stupido campanello.
***
Mi alzai di scatto dal divano, rossa in viso, nell'udire il suono del campanello.
Lanciai un'occhiata a Luhan. Aveva abbassato la mano, quella che aveva posato sulla mia guancia, sulla sua gamba, e teneva gli occhi chiusi respirando lentamente e a fondo, come per calmarsi.
"Vai ad aprire." sembrava quasi arrabbiato mentre pronunciava quelle parole, con voce bassa e apparentemente calma. Rimasi a guardarlo qualche altro secondo, cercando di capire a cosa pensasse, mentre il campanello continuava a suonare all'impazzata. Poi distolsi lo sguardo dal suo viso e uscii di fretta dal salone, attraversando il breve corridoio che portava all'ingresso e aprendo la porta.
"Ci si rivede!" entrò in casa come un tornado la mia amica Jessica, quella che proprio un paio d'ore prima avevo lasciato alla fermata dell'autobus nel bel mezzo di una discussione. Si tolse le scarpe, posandole all'ingresso, e si diresse verso il salotto senza che io potessi fare o dire qualcosa per fermarla.
Dopo un momento di confusione, nel quale ero rimasta a guardare fuori dal portone di casa con lo sguardo perso nel vuoto e la fronte aggrottata, sbattei la porta e le corsi dietro per cercare di fermarla in modo che non vedesse Luhan. Non ero ancora sicura che potesse interagire con altre persone al di fuori di me e mio padre.
"Jess! Come mai qui?" esclamai, arrivandole di fronte e bloccandole in passaggio, alzando la voce apposta e sperando che Luhan capisse che doveva andarsene dal salotto.
"Sono venuta a fare visita alla mia migliore amica, non posso?" mi fece un sorriso infossando la testa nelle spalle per poi scansarmi e riprendere a percorrere il corridoio.
Era già troppo tardi quando riuscii a raggiungerla.
"Oh, ciao." si bloccò sull'ingresso del salone, sorridendo a Luhan e lanciandomi uno strano sguardo. Ne avrebbe fatta una delle sue, me lo sentivo. "Tu devi essere Luhan, giusto? Io sono Jessica, la migliore amica di Kelsey. Sai, lei mi ha parlato molto di te, e devo dire che aveva ragione quando diceva che sei carino." continuò poi, avvicinandosi al divano e sedendocisi con le gambe accavallate e le braccia abbandonate sullo schienale. Mi misi una mano sul volto, arrossendo di colpo e maledicendo la ragazza bionda per ciò che aveva detto.
"Davvero lo ha detto?" riuscivo a sentire lo sguardo di Luhan su di me mentre pronunciava quelle parole, e anche non guardandolo sapevo che aveva uno dei suoi soliti sorrisi stampato sul volto. Sicuramente mi avrebbe presa in giro quando Jess se ne fosse andata, e non potei far altro che imprecare mentalmente ancora contro quest'ultima.
Mi tolsi la mano dal viso, guardando tutto men che loro per cercare di distrarmi, ma quando la mia amica parlò di nuovo fui costretta a voltarmi, inarcando un sopracciglio.
"Hey, aspetta un secondo.. Perchè quel cuscino che tieni in mano è completamente distrutto?" esclamò la ragazza bionda spalancando gli occhi, e io guardai stupita Luhan che tutt'a un tratto sembrava aver perso la sua spavalderia.
"Ah.. questo.. è stato un incidente.." si grattò la nuca imbarazzato, nascondendo il cuscino dietro la schiena. Gli avrei chiesto spiegazioni più tardi, sicuramente. "In ogni caso, piacere di conoscerti Jessica." cambiò argomento, tendendole la mano e sorridendo. Li guardai, scettica: quei due non mi piacevano insieme. Avrebbero combinato un casino se mai li avessi lasciati soli, quindi decisi che forse era meglio stroncare una possibile amicizia sul nascere.
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All monsters are human.
FanfictionIl padre di Kelsey, una sedicenne dolce e simpatica, è un guaritore di mostri, e a causa di questo suo strano lavoro deve andare in America per un anno intero. Per questo Kelsey è costretta a prendersi cura di una creatura per metá umana che suo pad...