Revenge.

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[CORRETTO]

All monsters are humans.

23. Revenge.


"Ridammelo!" saltellai sulle punte dei piedi, le braccia protese verso l'alto e un'espressione arrabbiata in volto.

Quella mattina Luhan si era svegliato prima di me ed aveva avuto la splendida idea di andare a ficcanasare in camera mia. Mentre curiosava tra i miei cassetti aveva trovato - purtroppo - il mio diario segreto, ormai non più definibile in quel modo.

"Caro diario, oggi, per l'ennesima volta, Luhan mi ha fatta arrossire come una scema. Non riesco ancora a capire come faccia ad essere sexy e dolce allo stesso tempo..." lesse ad alta voce, facendomi morire dall'imbarazzo.

"Smettila! Ridammi il mio diario!" continuai a saltellare per riprendermelo, senza ottenere alcun risultato data la statura dell'idiota.

"Altrimenti? Arrossirai come una scema?" mi prese in giro, guardandomi mentre sorrideva sotto i baffi e tenendo il mio diario aperto in aria, dove io non potevo arrivare.

"Ti odio!" gridai dopo qualche altro minuto, stanca di provarci, e misi il broncio incrociando le braccia al petto.

"Beh, questo è diverso da ciò che hai detto ieri sera mentre dormivi.." fece una finta smorfia contrariata, continuando a farsi beffe di me. Spalancai gli occhi, nel panico. Era risaputo ormai che parlo spesso nel sonno dicendo cose che non vorrei dire, e avevo paura di cosa avrebbe potuto essere quella volta.

"Luhan, ti amo" cercò di imitare la mia voce usando un tono acuto e allargando gli occhi, come se potessero trasformarsi in cuoricini.

"Non avrei mai detto una cosa del genere!" negai, in una vana speranza di riuscire a salvarmi da quella situazione fin troppo imbarazzante. Luhan sorrise sghembo, per poi mettere le sue mani sui miei fianchi, lasciando che il mio diario cadesse per terra, dimenticato da tutto e da tutti.

"Dai Kels, ammettilo. Ormai è evidente che anche io ti piaccio." la sua voce era diventata bassa e roca, come d'altronde accadeva spesso nell'ultimo periodo.

"N-non è vero." balbettai, evitando il suo sguardo e cercando di allontanarlo poggiandogli le mani sul petto e spingendolo.

"Dillo.." chinò il suo viso ancora di più, avvicinandolo al mio. Cercai di pensare velocemente ad una scusa accettabile, ma quando non la trovai mi ritrovai a sospirare.

"Mi piaci." Luhan mise una mano accanto all'orecchio con un sorriso trionfante stampato in volto.

"Come? Non credo di aver sentito bene.." abbassai ancora di più la testa, cercando di mascherare con la frangetta il viso completamente rosso.

"Mi piaci. Tanto." quella volta il tono della mia voce si era alzato. Luhan usò due dita per sollevare la mia testa, in modo che lo guardassi direttamente negli occhi.

"Dillo di nuovo..." sussurrò, improvvisamente serio, guardandomi fisso negli occhi. Esitai.

"Lu.." rialzai lo sguardo su di lui, titubante, trovando due gemme d'oro colato che mi osservavano quasi pregandomi. Sospirai. "Ti amo." lo accontentai alla fine, e dentro di me era come se un enorme masso fosse sparito improvvisamente, lasciandomi libera di respirare. E lì mi resi conto che mi piaceva sin dalla prima volta in cui i nostri occhi si erano incrociati, mi era piaciuto sin da quel momento e l'avevo ammesso solo troppo tempo dopo.

Inaspettatamente, le mie parole furono seguite da un dolce bacio da parte sua, del quale rimasi stupita.

"Ancora..." mormorò staccandosi, per poi poggiare la fronte sulla mia e chiudere gli occhi, i nostri nasi che si sfioravano.

All monsters are human. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora